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14.11.2016

România Internațional, 14.11.2016, 16:12

Chisinau — Il leader del Partito Socialista, filorusso, Igor Dodon, ha vinto, col 52% dei voti, il secondo turno, di ieri, delle presidenziali in Moldova (repubblica ex sovietica, a a maggioranza romenofona). La sua sfidante, la pro-europea Maia Sandu, leader del Partito Azione e Solidarietà (PAS), si è aggiudicata solo il 48% dei suffragi. Lo rilevano i risultati comunicati, oggi, dalla Comissione Elettorale Centrale. Sempre oggi, Maia Sandu ha annunciato di contestare l’esito delle presidenziali alla Corte Costituzionale, in quanto, afferma lei, ci sarebbero numerose prove di brogli. Lo scrutinio è stato segnato da proteste, dopo che le schede elettorali sono finite in numerosi seggi all’estero. Queste elezioni sono state le prime alle quali, dopo 20 anni, i cittadini della Moldova hanno eletto direttamene il loro presidente. Finora, il capo dello stato è stato designato dal Parlamento. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha ribadito il sostegno della Romania alliter europeo della Moldova e alla continuazione dei progetti bilaterali.

Bruxelles – Il ministro romeno degli Esteri, Lazăr Comănescu, ha partecipato, oggi, accanto ai suoi colleghi dagli stati Ue, alla riunione del Consiglio Esteri di Bruxelles. Sullagenda: la situazione in Turchia, il Partenariato Orientale, le evoluzioni nel Vicinato Meridionale, con accento sul dossier siriano. Sempre oggi, accanto ai loro colleghi titolari della Difesa, i ministri hanno esaminato lo stadio di implementazione della Strategia Globale per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dellUe. In occasione del Consiglio Esteri, il ministro Lazăr Comănescu ha partecipato ieri ad una dicussione informale dei ministri degli Esteri sulla relazione transatlantica, nel contesto in cui la vittoria di Donald Trump alla Casa Bianca suscita preoccupazione in Europa. I ministri europei degli Esteri sono stati daccordo che lEuropa deve essere pro-attiva nei rapporti con la nuova amministrazione di Washington, gli Usa essendo una nazione importante per la soluzione delle problematiche ambientali e di sicurezza del mondo.

Bucarest – Militari dalla Romania, Bulgaria, Croazia e Georgia partecipano, da oggi, ad unesercitazione multinazionale per il perfezionamento dei genieri per le operazioni in ambienti ostili a guida della Nato. Fino al 18 novembre, le manovre si svolgono in poligoni nel sud-est della Romania. Lesercitazione è organizzata annualmente, per rotazione, nei 4 Paesi, ed è volta al perfezionamento dellUnità Multifunzionale Logistica Integrata di Genieri, che partecipa a varie missioni sotto mandato Nato, in diverse zone di conflitto.

Bucarest — Temperature molto basse in Romania. Nel nord-ovest, nord, centro ed est del Paese e in montagna, cielo piuttosto nuvoloso e nevicate sporadiche. Venti deboli e moderati, con intensificazioni temporanee, soprattutto nell’est, dove possono superare 55…60 km/orari, e in montagna, 80 km/orari. Minime fino a meno 10 gradi centigradi e massime fino ad 8 gradi. Negli ultimi giorni, quasi tre quarti del territorio del Paese è stato sotto allerta codice arancione e giallo per nevicate, bufere di neve e forti venti. Le intemperie hanno creato disagi nel traffico stradale, aereo e marittimo. Le raffiche di vento hanno provocato danni materiali nel sud, compresa la capitale, nell’est e nel centro del Paese.

Mosca – La nazionale di calcio della României giocherà, domani, a Groznîi, unamichevole contro la Russia, Paese che ospiterà i Mondiali 2018. La Romania ha giocato contro la Russia una sola volta prima, dopo lo smembramento dellUrss (1991): durante unamichevole a Bucarest, nel 2008, vinta dai romeni per 3-0. Venerdi, la nazionale romena di calcio ha perso per 0-3, in casa, lincontro ufficiale con la Polonia, con meno chance di qualificazione adesso ai Mondiali 2018. Con soli 5 punti, la Romania si piazza al 4 posto nel Gruppo E preliminare, dopo la Polonia (con 10 punti), il Muntenegro (7 punti) e la Danimarca (6 punti). La prossima partita ufficiale della nazionale romena si terrà a marzo, in casa, contro la Danimarca. (traduzione di Adina Vasile)