14.09.2015
Bruxelles — I ministri dell’Interno Ue hanno dato, oggi, il via libera finale al trasferimento, nei prossimi due anni, di 40 mila migranti richiedenti d’asilo da Italia e Grecia verso altri Paesi del blocco comunitario. Lo ha riferito DPA, menzionando, d’altra parte, che questi non sembrano aver trovato un terreno comune per un’intesa su altri 120 mila migranti. La decisione presa al Consiglio Giustizia e Affari Interni di Burxellesapre la strada verso l’istituzione di cosiddetti “hotspot” in Grecia e Italia per la registrazione dei rifugiati. Questa relocalizzazione si svolge su base volontaria. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato, oggi, che l’offerta della Romania sulla quota di immigrati è molto generosa e che non è normale che un Paese Ue sia obbligato a qualcosa che non può fare. Johannis ha sottolineato che la Romania non è “un Paese xenofobo, nè autistico, ne separatista”, bensi’ desidera contribuire alla soluzione della questione dei rifugiati. Il numero crescente di rifugiati crea problemi in Germania, la quale ha annunciato di reintrodurre temporaneamente i controlli ai confini. Simili decisioni sono state prese dalla Repubblica Ceca, dall’Austria e dalla Slovacchia.
România Internațional, 14.09.2015, 16:18
Bruxelles — I ministri dell’Interno Ue hanno dato, oggi, il via libera finale al trasferimento, nei prossimi due anni, di 40 mila migranti richiedenti d’asilo da Italia e Grecia verso altri Paesi del blocco comunitario. Lo ha riferito DPA, menzionando, d’altra parte, che questi non sembrano aver trovato un terreno comune per un’intesa su altri 120 mila migranti. La decisione presa al Consiglio Giustizia e Affari Interni di Burxellesapre la strada verso l’istituzione di cosiddetti “hotspot” in Grecia e Italia per la registrazione dei rifugiati. Questa relocalizzazione si svolge su base volontaria. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato, oggi, che l’offerta della Romania sulla quota di immigrati è molto generosa e che non è normale che un Paese Ue sia obbligato a qualcosa che non può fare. Johannis ha sottolineato che la Romania non è “un Paese xenofobo, nè autistico, ne separatista”, bensi’ desidera contribuire alla soluzione della questione dei rifugiati. Il numero crescente di rifugiati crea problemi in Germania, la quale ha annunciato di reintrodurre temporaneamente i controlli ai confini. Simili decisioni sono state prese dalla Repubblica Ceca, dall’Austria e dalla Slovacchia.
Ashgabat – Il ministro romeno degli Esteri, Bogdan Aurescu, ha effettuato, oggi, una visita ad Ashgabat, in Turkmenistan. Stando ad un comunicato del Ministero degli Esteri, durante la visita, la prima in questo Paese di un capo della diplomazia romena negli ultimi 7 anni, Aurescu ha svolto consultazioni con il vicepremier e ministro degli Esteri turkmeno, Raşid Meredov, e ha avuto un incontro con il presidente del Turkmenistan, Gurbangulî Berdîmuhamedov. Sull’agenda dei colloqui i rapporti tra i due Paesi, soprattutto la cooperazione economica nel settore dell’energia e dei trasporti. La visita del ministro romeno e’ avvenuta nel contesto degli iter diplomatici per il consolidamento delle azioni di politica estera della Romania nel vicinato orientale e nell’area dell’Asia Centrale.
Lubiana — Il ministro romeno della Difesa, Mircea Duşa, è stato ricevuto, oggi, dal presidente sloveno, Borut Pahor. Il ministro si è pronunciato, agli incontri ufficiali a Lubiana, tra cui quello con il collega, Andreja Katic, per l’intensificazione della cooperazione bilaterale, ma anche unilaterale, visto il contesto regionale di sicurezza. In uan conferenza stampa, Dusa ha affermato che, per la Romania la cooperazione in questa regione ha “un’importanza speciale” dato il bisogno di stabilità nei Balcani. Come soluzione del problema, ambo i Paesi sostengono l’adesione quanto più rapida dei Paesi della regione all’Ue e alla Nato.
Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha augurato, oggi, nel primo giorno dellanno scolastico, agli oltre 3 milioni di bimbi in età prescolare e alunni un anno buono, che li porti più vicini ai loro sogni professionali ed intellettuali. Iohannis ha partecipato a Târgovişte, città nel sud del Paese, allapertura dellanno scolastico 2015-2016, occasione in cui ha dichiarato che leducazione è un tema di dibattito nazionale e che leducazione che si concentra sullallievo non è uno slogan, ma un principio che deve portare a delle decisioni. Lui stesso professore, Klaus Iohannis ha sottolineato che un elemento importante delleducazione è la sua correlazione con il mercato del lavoro e con le realtà e le esigenze della società.
Bucarest — I ministri dell’Agricoltura dei 28 Paesi Ue hanno chiesto alla CE di poter fare i pagamenti ai farmer cosicchè questi continuino l’attività nel contesto di un’annata agricola difficile. L’annuncio è stato fatto, oggi, dal ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin. Il ministro spera che gli agricoltori romeni possano ricevere un anticipo pari al 50-70% e che siano state individuate le fonti per 850 milioni di euro, che possono essere pagati fino alla fine di ottobre.
Bucarest — L’ex presidente fondatore del Partito La Grande Romania, scrittore, eurodeputato e candidato alla presidenza della Romania, Corneliu Vadim Tudor, si è spento, oggi, a 65 anni. Vadim Tudor è stato ricoverato, oggi, in stato critico, all’Ospedale Militare di Bucarest. Ulteriormente, sono apparsi problemi cardiaci, sebbene fosse stato ricoverato per un edema polmonare.
Bucarest – La serie degli eventi nellambito del Festival Internazionale “George Enescu” continua, oggi, allla sezione Grandi Orchestre del Mondo, con il Coro e lOrchestra Filarmonica “George Enescu”. Nellambito della sezione Recital e concerti da camera si esibisce lorchestra di musica classica europea Les Dissonances. Ieri sera, a Bucarest, è stata interpretata lopera “Elettra”, di Richard Strauss. Lopera, ritenuta una delle più difficili, è stata inrepretata dallOrchestra statale di Monaco di Baviera, diretta da Sebastian Weigle, con la partecipazione del Coro Accademico di Radio Romania.
Chisinau – Gli organizzatori delle proteste antigovernative nella confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona) hanno esortato la popolazione alla non sottomissione civica e ad uno sciopero generale. I partecipanti alla protesta hanno adottato una risoluzione che chiede la formazione di un nuovo movimento politico e di un cosiddetto governo della fiducia popolare, al posto dellattuale Esecutivo. Tra i manifestanti si sono verificati anche degli incidenti, quando è stato cacciato via dalla piazza un gruppo di giovani che affermavano che lunica soluzione per superare la crisi in cui si tova la Moldova è la riunificazione con la confinante Romania.
XXX — La tennista romena Simona Halep ha consolidato il suo secondo posto nella classifica mondiale delle tenniste professioniste (WTA), resa pubblica oggi, dopo essere giunta nelle semifinali all’US Open, l’ultimo torneo di Grande Slam dell’anno. Al primo posto resta l’americana Serena Williams, e al terzo la russa Maria Şarapova, assente dal torneo di New York. Flavia Pennetta, la vincitrice del torneo US Open, si trova all’ottavo posto nella gerarchia mondiale. Altre 4 romene nella classifica mondiale sono Irina Begu (30 WTA), Monica Niculescu (39 WTA), Alexandra Dulgheru (52 WTA) e Andreea Mitu (79 WTA). (traduzione di Adina Vasile)