14.06.2015
Bucarest – Gli Usa e la Romania festeggiano, il 14 giugno, 135 anni di rapporti diplomatici, in cui ambedue i Paesi hanno compiuto sforzi per costruire, mantenere e consolidare la loro relazione e adesso godono dei frutti dei loro sforzi, grazie ad un florido partenariato strategico. Lo si legge in un comunicato dellAmbasciata americana a Bucarest, il quale precisa che gli Usa desiderano collaborare anche nel futuro con la Romania per “costruire uneconomia di classe mondiale” e per assicurarsi che “lo stato di diritto significa giustizia uguale per tutti”. Gli Usa intendono mantenere “uno dei migliori partenariati militari nel mondo attualmente”, per difendere la libertà contro le minacce regionali e globali, si mostra nel messaggio. Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta ha dichiarato che la Romania resta fermamente impegnata nel consolidamento dellalleanza privilegiata con gli Usa, ritenendo questo partenariato un segno della fiducia reciproca e una garanzia per la sicurezza, lo sviluppo e la prosperità futura di ambo gli stati.
România Internațional, 14.06.2015, 16:37
Bucarest – Il leader dellUnione Nazionale per il Progresso della Romania, una delle componenti del Governo di Bucarest, Gabriel Oprea, ha ammonito che il suo partito potrebbe ritirarsi dal governo se i socialdemocratici del premier Victor Ponta modificheranno i provvedimenti del Codice Penale e di Procedura Penale. Le dichiarazioni sono state fatte dopo che, venerdi, la coalizione governativa è sopravvisuta senza emozioni ad un mozione di sfiducia inoltrata dallOpposizione liberale e votata da solo 194 parlamentari, anzichè 278, quanti erano necessari affinchè passasse. La sfiducia è stata eclissata dallannuncio della scorsa settimana della Direzione Nazionale Anticorruzione che il premier Ponta è perseguito penalmente per falsità in documenti, evasione fiscale, riciclaggio di denaro, reati che avrebbe commesso quando era avvocato, nonchè per conflitto dinteressi collegato al suo incarico di premier.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, effettuerà, lunedi’ e martedi’, una visita ufficiale in Croazia, su invito della sua collega di Zagabria, Kolinda Grabar-Kitarović. Lo ha reso noto l’Amministrazione Presidenziale. Il capo dello stato romeno avrà colloqui anche con il premier Zoran Milanović e con il presidente del Parlamento croato, Josip Leko. Martedi’, Iohannis deporrà una corona di fiori al memoriale “La voce delle vittime croate — Il Muro del pianto”.
Bucarest — Un distaccamento delle Forze Aeree Romene, formato di 22 militari, piloti, personale tecnico e specialisti di pianificazione, con un aereo da trasporto Spartan, partecipano, dal 15 al 26 giugno, a Beja, in Portogallo, all’esercitazione multinazionale European Air Transport Training 15”. All’esercitazione prendono parte 550 militari da 11 Paesi europei (Romania, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo e Svezia), con 15 aerei da trasporto e da combattimento F-16 ed elicotteri. European Air Transport Training 15” mira all’esercizio e al consolidamento delle tattiche e procedure per l’esecuzione di missioni di trasporto aereo di giorno e di notte, di volo a bassa altitudine, atterraggio su piste brevi, coordinamento di azioni aeree con quelle delle forze terrestri e reazione degli equipaggi alle minacce suolo-aria e aria-aria.
Bucarest — Le associazioni civiche hanno commemorato, ieri sera, a Bucarest, 25 anni dalla cosiddetta “Marcia dei minatori” su Bucarest del 13-15 giugno 1990, che ha posto fine ad unampia manifestazione contro il governo di sinistra insediato dopo il crollo della dittatura comunista, a dicembre 1989. Nel contesto degli incidenti violenti nella capitale Bucarest, che lesercito era già riuscito a sedare, lallora presidente Ion Iliescu ha invocato un tenativo di putsch di estrema destra e ha chiesto alla popolazione di difendere le istituzioni democratiche. La marcia dei minatori della Valle del Jiu su Bucarest, dove hanno attaccato lUniversità, le sedi dei partiti politici allopposizione e le redazioni di una serie di giornali indipendenti, ha provocato sei decessi registrati ufficialmente e centinaia di feriti, mentre oltre mille persone sono state arrestate illegalmente. L’anno scorso, la Corte Europea per i Diritti Umani ha emanato una decisione che impone alla Romania di continuare le indagini nella causa sulla “Marcia dei minatori” su Bucarest di giugno 1990.
Bucarest — I romeni con crediti in franchi svizzeri hanno organizzato, oggi, a Bucarest, un comizio di protesta contro l’atteggiamento della classe politica e della Banca Centrale romena nella questione dei crediti in questa moneta. I protestatari affermano che, sebbene siano passati 5 mesi dall’esplosione del franco svizzero sulla moneta nazionale romena, il leu, le autorità non hanno fatto niente. Essi affermano inoltre che le banche continuano ad essere protette dall’assunzione di qualsiasi responsabilità e i clienti subiscono tutti i costi. I protestatari accusano le istituzioni bancarie e la Banca Centrale di disinformazione di massa dei clienti sui rischi di questo tipo di credito. Il portavoce della Banca Centrale romena, Dan Suciu, ha dichiarato che, il 1 gennaio del 2015, nel portafoglio delle banche commerciali romene c’erano 65 mila persone con crediti in franchi svizzeri, di cui oltre 36 mila hanno chiesto, fino all’inizio di giugno, la conversione o la ristrutturazione dei prestiti.
Skopje — Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, parteciperà, domani, ad Ocrida, in Macedonia, alla riunione ministeriale dell’Iniziativa centro europea. Stando al Ministero romeno degli Esteri, vi saranno esaminate le recenti evoluzioni nella regione, con accento sul processo d’integrazione europea. In occasione della riunione, il ministro romeno avrà incontri bilaterali con colleghi dagli stati partecipanti all’Iniziativa centro europea, forum di cooperazione regionale che conta 18 Stati membri: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Ungheria.
Bucarest — Bucarest ospiterà, lunedi’ e martedi’, per il secondo anno consecutivo, un convegno regionale sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile per i Parlamenti dell’Europa Centrale ed Orientale”. L’evento è organizzato dalla Camera dei Deputati del Parlamento romeno in partenariato con l’Unione Interparlamentare. Il convegno, cui saranno presenti parlamenari da Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Georgia, Serbia e Ungheria, mira a richiamare l’attenzione sul ruolo dei parlamenti nazionali e sulla loro importanza nell’implemntazione efficiente degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Bucarest — Celebrazioni commemorative, il 15 giugno, per i 126 anni dalla morte del sommo poeta romeno Mihai Eminescu (1850-1889), ritenuto l’ultimo esponente di spicco del romanticismo europeo. Numerose istituzioni culturali romene organizzano per l’anniversario convegni di critica letteraria, recital di poesia o spettacoli teatrali ispirati all’opera del poeta. Celebrazioni commemorative si terranno anche nella confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona) e nelle comunità romene all’estero. La data di nascita del poeta, il 15 gennaio, è stata proclamata, sia a Bucarest, che a Chisinau, Giornata della Cultura Nazionale.
Bucarest — La rappresentativa maschile romena di pallamano ha battuto, oggi, in casa, a Resita (nel sud-ovest), la rappresentativa italiana, per 44–25, in una partita dei preliminari degli Europei 2018. Con 4 vittorie in 4 partite, i romeni si sono collocati al primo posto nel gruppo, di cui ha fatto parte anche il Kosovo, e si sono qualificati nella prossima fase dei preliminari. Ieri sera, a Cluj, la nazionale femminile romena è stata batttuta per 24–28, dalla rappresentativa della confinante Serbia, vicecampione mondiale, ma si è qualificata per il torneo finale dei Mondiali di dicembre. Nella partita di andata dello spareggio di una settimana fa, le romene hanno battuto, in trasferta, per 32-26. La rappresentativa femminile romena è l’unica a non aver fallito alcuna partecipazione ai Mondiali di Pallamano.
Londra — La tennista romena Simona Halep, numero tre mondiale, è stata designata principale favorita del torneo WTA Premier nella città di Birmingham, che inizierà lunedi’, con un montepremi di 665.900 de dolari. La Halep è qualificata direttamente nel secondo turno, in cui incontrerà la vincitrice della partita tra la britannica Naomi Broady e la croata Ajla Tomljanovic. Sul tabellone principale si trovano altre due romene, Irina Begu (29 WTA), che giocherà nel round inaugurale con la slovacca Daniela Hantuchova e Monica Niculescu (61 WTA), che giocherà con la ceca Barbora Zahlavova-Strycova.
(traduzione di Adina Vasile)