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14.05.2022

G7 – I ministri degli Esteri del G7 si pronunciano per ulteriori pressioni economiche contro la Russia e per il suo isolamento internazionale. Riuniti a Wangels, in Germania, i partecipanti al vertice G7 hanno adottato una dichiarazione in cui si afferma che i confini che la Russia ha tentato di cambiare attraverso il suo intervento militare, non saranno mai riconosciuti. “Continueremo l’assistenza militare e di difesa all’Ucraina per tutto il tempo necessario, hanno sottolineato i partecipanti. Notando che l’attacco all’Ucraina è stato un atto non provocato e che gli ucraini sono in posizione di legittima difesa, i rappresentanti del G7 hanno esortato la Cina a non sostenere Mosca minando le sanzioni economiche internazional, mentre alla Bielorussia è stato chiesto di fermare lagevolazione dell’intervento della Russia e di onorare i suoi impegni internazionali. I ministri degli Esteri del G7 si sono espressi a favore dell’intensificazione delle azioni volte ad eliminare la dipendenza energetica russa.

14.05.2022
14.05.2022

, 14.05.2022, 16:38

G7 – I ministri degli Esteri del G7 si pronunciano per ulteriori pressioni economiche contro la Russia e per il suo isolamento internazionale. Riuniti a Wangels, in Germania, i partecipanti al vertice G7 hanno adottato una dichiarazione in cui si afferma che i confini che la Russia ha tentato di cambiare attraverso il suo intervento militare, non saranno mai riconosciuti. “Continueremo l’assistenza militare e di difesa all’Ucraina per tutto il tempo necessario, hanno sottolineato i partecipanti. Notando che l’attacco all’Ucraina è stato un atto non provocato e che gli ucraini sono in posizione di legittima difesa, i rappresentanti del G7 hanno esortato la Cina a non sostenere Mosca minando le sanzioni economiche internazional, mentre alla Bielorussia è stato chiesto di fermare lagevolazione dell’intervento della Russia e di onorare i suoi impegni internazionali. I ministri degli Esteri del G7 si sono espressi a favore dell’intensificazione delle azioni volte ad eliminare la dipendenza energetica russa.



NATO – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, partecipa alla riunione informale dei ministri degli Esteri della NATO a Berlino. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri, l’incontro assume un importanza particolare nella preparazione del Vertice dell’Alleanza, che si terrà a Madrid a fine giugno. Per l’occasione, Aurescu ribadirà il sostegno della Romania alla politica delle porte aperte della NATO, salutando l’intenzione di Finlandia e Svezia di aderire all’Alleanza, nel senso del consolidamento della sicurezza euro-atlantica. Nel contempo, il capo della diplomazia romena sottolineerà l’importanza della continuazione del processo di consolidamento a lungo termine della posizione di deterrenza e difesa della NATO sul suo Fianco Orientale, in particolare sul Mar Nero. Inoltre, il ministro romeno ribadirà la necessità della continuazione delle azioni di sostegno per aumentare la resilienza dell’Ucraina, nonché di altri partner, come la Georgia o la Repubblica di Moldova.



Ambasciata di Romania a Kiev – L’Ambasciata di Romania a Kiev ha ripreso la sua attività. Lo ha annunciato ieri a Bucarest il Ministero degli Esteri. Il capo della diplomazia, Bogdan Aurescu, ha precisato che la Romania è pienamente schierata assieme al suo partner, l’Ucraina, nella coraggiosa lotta per la libertà!. La Romania aveva deciso di sospendere l’attività dell’Ambasciata di Kiev alla fine di febbraio, nei primi giorni dell’invasione russa nel Paese confinante.



Ucraina – Il presidente finlandese, Sauli Niinisto, ha telefonato al suo omologo russo, Vladimir Putin, per discutere l’imminente candidatura del suo Paese alla NATO. ”La conversazione è stata semplice e diretta e si è svolta senza problemi. Evitare le tensioni è stato il punto centrale, ha precisato il capo dello stato finlandese. Niinisto ha detto a Putin che le richieste di Mosca del 2021, relative al congelamento dell’allargamento della NATO e poi l’invasione dell’Ucraina, hanno cambiato fondamentalmente l’ambiente di sicurezza della Finlandia. La fine della neutralità militare della Finlandia sarebbe un errore perché non vi è alcuna minaccia per il paese, ha affermato, dal canto suo, il presidente Putin. Daltra parte, la Russia ha interrotto le forniture di elettricità alla Finlandia, invocando bollette non pagate. Nei prossimi giorni, anche la Svezia dovrebbe annunciare la sua intenzione di aderire alla NATO. D’altra parte, gli Stati Uniti manterranno le truppe aggiuntive stanziate in Europa anche nei prossimi mesi – circa 100.000 soldati – per rispondere all’attuale clima di sicurezza e per sostenere una forte difesa degli alleati. Sul campo, le forze ucraine hanno continuato loffensiva nell’area di Kharkiv, ma nonostante alcuni progressi, Kiev si aspetta che il conflitto armato avviato dalla Russia, che continua ad attaccare nel Donbas, continui.



Comunismo – Nel suo messaggio in occasione della Giornata nazionale che onora la memoria dei martiri delle carceri comuniste, il premier romeno, Nicolae Ciucă, afferma che il modo migliore in cui possiamo rendere omaggio è di non dimenticare che il loro sacrificio sta alla base del percorso libero e democratico della Romania, di stato europeo ed euroatlantico. Il primo ministro sottolinea che i romeni hanno l’obbligo di consolidare questo percorso anche per le prossime generazioni. Nicolae Ciucă ha ricordato l’ondata di arresti politici della notte tra il 14 e il 15 maggio 1948, organizzata dal regime comunista opressivo, nonchè i decenni di comunismo, in cui altri milioni di romeni hanno subito la pressione della dittatura. Cittadini sottoposti a gravi violazioni delle libertà fondamentali o che hanno perso la vita nelle prigioni e nei campi di lavori forzati. Il premier ha sottolineato che la celebrazione di questa giornata va fatta con il pensiero che il destino democratico della Romania, sognato dai martiri, è diventato una realtà.



Proteste – I sindacalisti delle Poste Romene hanno protestato davanti alla sede del Governo, per richiamare l’attenzione sui problemi che stanno affrontando. Secondo un comunicato, tra le ragioni dell’azione di protesta si annovera lo stato di povertà dei dipendenti delle poste, in cui la maggior parte dei dipendenti ha uno stipendio netto mensile inferiore a 1.700 lei (circa 340 euro), operando in condizioni di lavoro duro e impegnativo. Il sindacato dei lavoratori delle Poste Romene reclama il rifiuto categorico del direttore generale di accettare qualsiasi negoziato sugli incrementi salariali, senza tener conto della costante crescita dei prezzi per energia, carburanti o generi alimentari. I dipendenti temono di perdere i posti di lavoro, ma anche l’intenzione del management aziendale di rimuovere dal Contratto Colettivo di Lavoro gli articoli che tutelano i diritti dei dipendenti.



Notte dei Musei – La Notte dei Musei propone stasera in Romania oltre 200 eventi culturali. A Bucarest resteranno aperti più di 60 obiettivi culturali e spazi non convenzionali nella più ampia manifestazione post-pandemia. Il Comune di Bucarest riapre le sue porte al grande pubblico con una serie di eventi durante i quali i visitatori potranno riscoprire la storia e l’architettura del palazzo in cui è ospitato, oltre a storie sulla città attraverso mostre o presentazioni di film. Alcune delle mete turistiche più gettonate della Romania – il castello di Bran, il castello Peles o la fortezza di Făgăraş – aprono stasera le porte ai turisti, offrendo numerose sorprese. La Notte dei Musei si svolge anche oltre confine. In Italia, ad esempio, dove vive un’importante comunità di romeni, l’Ambasciata di Romania, apre le porte per presentare la mostra dell’artista Luminiţa Ţăranu, residente in Italia da oltre 30 anni.




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