14.04.2021
Revoca ministro – Da un anno, la Romania sta attraversando un periodo difficile nella lotta alla pandemia e, per avere successo in questa lotta, serve fiducia nelle istituzioni dello stato. Lo ha dichiarato oggi il premier liberale Florin Cîțu, dopo aver revocato dall’incarico il ministro della Salute, Vlad Voiculescu (USR), puntualizzando che confida fortemenente nella coalizione governativa PNL, Alleanza USR-PLUS, UDMR, creata attorno a valori e idee, e non a persone. Il co-presidente di USR PLUS, Dan Barna, ha annunciato che il primo ministro Florin Cîţu ha perso il sostegno dell’Alleanza mentre l’altro co-presidente, Dacian Cioloş, ritiene inaccettabile il fatto che il primo ministro non abbia svolto consultazioni con i leader di quest’alleanza prima di inviare al presidente Klaus Iohannis la sollecitazione relativa alla revoca del ministro della Salute. Da parte sua, il vicepremier Kelemen Hunor, ha spiegato che l’UDMR, da lui presieduta, accetta la decisione e la coalizione deve andare avanti. Invece, dall’opposizione, il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, è del parere che la revoca di Vlad Voiculescu sia avvenuta troppo tardi per molti romeni che hanno perso la vita o rovinato la loro salute. Dopo la decisione del premier, il capogruppo dell’opposizione socialdemocratica alla Camera, Alfred Simonis, ha anunciato il ritiro della mozione semplice inoltrata contro Vlad Voiculescu, spiegando che, con la revoca del ministro, l’iniziativa ha generato effetti.
România Internațional, 14.04.2021, 15:15
Revoca ministro – Da un anno, la Romania sta attraversando un periodo difficile nella lotta alla pandemia e, per avere successo in questa lotta, serve fiducia nelle istituzioni dello stato. Lo ha dichiarato oggi il premier liberale Florin Cîțu, dopo aver revocato dall’incarico il ministro della Salute, Vlad Voiculescu (USR), puntualizzando che confida fortemenente nella coalizione governativa PNL, Alleanza USR-PLUS, UDMR, creata attorno a valori e idee, e non a persone. Il co-presidente di USR PLUS, Dan Barna, ha annunciato che il primo ministro Florin Cîţu ha perso il sostegno dell’Alleanza mentre l’altro co-presidente, Dacian Cioloş, ritiene inaccettabile il fatto che il primo ministro non abbia svolto consultazioni con i leader di quest’alleanza prima di inviare al presidente Klaus Iohannis la sollecitazione relativa alla revoca del ministro della Salute. Da parte sua, il vicepremier Kelemen Hunor, ha spiegato che l’UDMR, da lui presieduta, accetta la decisione e la coalizione deve andare avanti. Invece, dall’opposizione, il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, è del parere che la revoca di Vlad Voiculescu sia avvenuta troppo tardi per molti romeni che hanno perso la vita o rovinato la loro salute. Dopo la decisione del premier, il capogruppo dell’opposizione socialdemocratica alla Camera, Alfred Simonis, ha anunciato il ritiro della mozione semplice inoltrata contro Vlad Voiculescu, spiegando che, con la revoca del ministro, l’iniziativa ha generato effetti.
Covid – 19 – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 4.076 nuovi contagi dal Covid-19, 164 decessi associati e 1.521 ricoveri nelle terapie intensive. Intanto, sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i nuovi criteri relativi all’istituzione della quarantena in Romania, che prevedono un sistema a punti: 60 al minimo nelle grandi città e almeno 70 nelle località più piccole. Al momento, quasi 50 località sono in quarantena.
Proteste – Proteste sindacali oggi a Bucarest, organizzate simultaneamente dalle cinque principali confederazioni – Cartel Alfa, Blocco Sindacale Nazionale, Fratia (Fratellanza), Meridian e Confederazione dei Sindacati Democratici, in zone separate davanti al Palazzo del Governo, nel contesto delle restrizioni anti-pandemiche. Le rivendicazioni sono comuni: aumento del salario minimo a un livello dignitoso, pensioni eque, servizi pubblici di qualità, sblocco dei negoziati collettivi, tassazione equa e corretta applicazione della legislazione. I sindacalisti sono scontenti delle misure adottate dal Governo, al quale chiedono le dimissioni, nonché del costante rifiuto del dialogo sociale. Ricordando che, per gli assembramenti, è consentita la presenza di 100 persone al massimo, la Gendarmeria ha consigliato i partecipanti di seguire le misure sanitarie relative alla distanziamento fisico e di indossare la mascherina.
Ginnastica – La Romania invierà sei atleti, tre donne e tre uomini, ai Campionati europei di ginnastica artistica in programma dal 21 al 25 aprile a Basilea. Lo ha annunciato la Federazione Romena di Ginnastica. La competizione ha una doppia posta in gioco per le ginnaste romene: la qualificazione di altri due atleti ai Giochi Olimpici, uno nella prova maschile e uno in quella femminile, nonchè medaglie nel concorso individuale e nelle finali attrezzi. Finora solo due ginnasti si sono qualificati alle Olimpiadi di Tokyo: Marian Dragulescu (volteggio) e Maria Holbură (concorso individuale).