14.04.2018 (aggiornamento)
Bucarest – La Romania ribadisce la condanna dell’uso delle armi chimiche in Siria ed è solidale con le azioni dei suoi partner strategici. Lo ha twittato oggi il capo dello stato Klaus Iohannis, in seguito all’attacco lanciato dagli Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia contro obiettivi siriani, in risposta al presunto uso di armi chimiche da parte del regime di Damasco contro i propri cittadini. Anche il Ministero degli Esteri romeno condanna fermamente l’uso delle armi chimiche in qualsiasi circostanza, simili atti essendo ingiustificati, e considera che le persone colpevoli ne diano conto, in seguito all’inchiesta. Il MAE romeno valuta, inoltre, che l’azione dei tre stati membri della NATO costituisce una ferma reazione alle atrocità che hanno provocato numerose vittime tra i civili a Douma, confrontata con le devastanti conseguenze di una guerra che deve finire quanto prima. La Romania è solidale con i suoi alleati e partner strategici, aggiunge il MAE in un comunicato, ribadendo che è essenziale che tutte le parti coinvolte nel dossier siriano continuino ad appoggiare attivamente gli iter dell’ONU destinati a por fine a questa crisi.
România Internațional, 14.04.2018, 19:30
Bucarest – Il Ministero degli Esteri romeno saluta l’ultimazione del rapporto dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, elaborato su richiesta della Gran Bretagna, in seguito all’incidente avvenuto il 4 marzo scorso a Salisbury. Il rapporto mette in risalto l’identità di risultati tra i prelievi esaminati nei laboratori designati dall’Organizzazione e quelli degli accertamenti condotti in Gran Bretagna in riferimento all’agente chimico tossico utilizzato per l’avvelenamento dell’ex spia Sergei Skripal e di sua figlia. In un comunicato, il MAE romeno definisce come opportuna la decisione delle autorità britanniche di trasmettere il rapporto a tutti gli stati membri dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, considerando che il documento conferma le valutazioni iniziali sulla gravità dell’incidente. Bucarest si pronuncia per l’adozione di misure ferme, in grado di prevenire la ripetizione di simili azioni che minacciano la sicurezza collettiva e violano gravemente il diritto internazionale. Lo scorso mese, per esprimere la solidarietà con gli alleati britannici, la Romania ha dichiarato persona non grata un diplomatico russo accreditato a Bucarest.
Bucarest – La Commissione Europea non è mai intervenuta nello svolgimento delle cause in Romania. Lo precisa il presidente Jean-Claude Juncker, rispondendo alla lettera rivoltagli lo scorso mese dalla premier romena Viorica Dăncilă, la quale sollecitava dei chiarimenti alla CE su una notifica del 2012, trasmessa all’allora ministro della Giustizia, in riferimento a certi fascicoli. Juncker precisa che le informazioni richieste sei anni addietro erano necessarie ai preparativi di una missione tecnica svoltasi a novembre 2012, e che Bruxelles non ha sollecitato delle informazioni relative a casi particolari. Juncker ricorda che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica sulla giustizia romena ha sempre comportato la cooperazione tra la Commissione Europea e le autorità di Bucarest.
Bucarest – Il gruppo ArcelorMittal ha confermato la possibile vendita degli stabilimenti siderurgici di Galaţi, nel sud-est della Romania, inclusi su una lista di altre cinque unità di produzione d’Italia, Macedonia, R.Ceca, Lussemburgo e Belgio, inoltrata alla Commissione Europea. Fino al 23 maggio, esperti europei valuteranno se la vendita delle sei aziende riuscirà o meno a riequilibrare la produzione d’acciaio del gruppo ArcelorMittal, interessato ad acquistare gli stabilimenti Ilva. La CE ritiene che, acquistando il complesso italiano, ArcelorMittal deterrà una posizione dominante sul mercato continentale dell’acciaio, situazione che potrebbe essere equilibrata solo se il gruppo rinuncia ad altri stabilimenti in Europa. Considerata il maggior produttore di acciaio nel mondo, la multinazionale ArcelorMittal conta 310.000 dipendenti in 60 Paesi. Preoccupati dell’arrivo di un altro imprenditore, che potrebbe procedere a ristrutturazioni, i sindacati dello stabilimento di Galati, dove lavorano circa 7000 operai, hanno sollecitato di discutere la situazione con la premier Viorica Dăncilă.
Bucarest – Il medico israeliano Herman Berkovits è stato nominato consigliere onorario della premier Viorica Dăncilă, secondo una decisione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, in cui si precisa che la sua attività non sarà retribuita. Berkovits è console onorario di Romania in Israele e medico privato del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nato nel 1947 a Târgu-Lăpuş, nel Maramureş (nord-ovest della Romania), Herman Berkovits ha seguito i corsi dell’Istituto di Medicina di Cluj-Napoca. Si è specializzato in pediatria e dirige la propria clinica di medicina pediatrica e generale a Gerusalemme.
Madrid – Il ministro per i romeni nel mondo nel Governo di Bucarest, Natalia Intotero, ha continuato la sua visita in Spagna incontrando autorità centrali e locali, rappresentanti delle associazioni dei connazionali e dei culti. I dati resi noti dall’Osservatorio Permamente dell’Immigrazione spagnolo alla fine del 2017 indicavano oltre un milione di romeni residenti in questo Paese, del 2,4% in più rispetto al 2016.
Bucarest – La squadra romena di pallamano femminile SCM Craiova si è qualificata nella finale di Coppa EHF, dopo aver finito in pareggio (18-18) la partita decisiva di semifinale disputata oggi in casa con le turche di Kastamonu. Le romene avevano vinto per 23-22 il match di andata, in trasferta. Sarà la prima finale contesa da SCM Craiova, alla sua seconda partecipazione europea. Domani, la squadra campione femminile di Romania, CSM Bucarest, si disputa in trasferta la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League con la francese Metz. Nella partita di andata, a Bucarest, la CSM ha vinto per 34-21. Le romene sono state le vincitrici di Champions League nel 2016.