14.03.2024 (aggiornamento)
Tesoro romeno a Mosca: Europarlamento adotta risoluzione con cui chiede restituzione integrale / Inflazione: Romania, tasso annuo scende al 7,2% a febbraio
Newsroom, 14.03.2024, 19:40
Risoluzione UE su tesoro romeno a Mosca – Il Parlamento Europeo ha adottato, oggi, una risoluzione con la quale chiede alla Russia di restituire integralmente il tesoro nazionale della Romania, di cui si è appropriata illegalmente. Si tratta di un caso internazionale senza precedenti di appropriazione illegale di riserve auree e di oggetti del patrimonio e rappresenta una preoccupazione permanente per la società romena – sottolineano gli eurodeputati. Secondo la risoluzione, il Parlamento saluta gli sforzi sostanziali dell’Unione Europea per proteggere il patrimonio nazionale, culturale e storico, attraverso l’applicazione della legislazione e dei meccanismi di cooperazione che regolano la restituzione dei beni culturali e di patrimonio illegalmente sottratti ai paesi dell’Unione, nonché gli sforzi di lotta al traffico di beni culturali. Gli eurodeputati chiedono alla Commissione Europea e al Servizio Europeo per l’Azione Esterna di includere la restituzione del patrimonio nazionale romeno nell’agenda diplomatica bilaterale che regola le relazioni UE-Russia, non appena il contesto regionale consentirà la ripresa del dialogo politico tra le parti. Durante la Prima Guerra Mondiale, tra il 1916 e il 1917, la Romania inviò il tesoro nazionale (che comprendeva notevoli quantità di oro, oggetti di patrimonio, collezioni d’arte, gioielli, archivi) nella Russia zarista alleata, affinché fosse protetto in caso di occupazione del territorio nazionale da parte di truppe nemiche tedesche, austro-ungariche, bulgare e turche. Dopo che il regime bolscevico fondato da Vladimir Ilyich Lenin salì al potere, la Russia sequestrò il tesoro e si rifiutò di restituirlo e la maggior parte dei valori non sono stati restituiti fino ad oggi. La questione della restituzione del Tesoro della Romania è stata discussa per decenni, senza successo, da una commissione congiunta romeno-russa.
PNRR – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha annunciato, oggi, che i ministri coordinatori delle riforme si incontreranno la prossima settimana con Celine Gauer, responsabile della gestione del PNRR a livello europeo, per analizzare le tappe importanti della richiesta di pagamento numero 3. Il premier ha smentito che ci sarebbe un blocco riguardo al PNRR e ha sottolineato che il rapporto con la Commissione Europea funziona molto bene. In precedenza, il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, Adrian Câciu, aveva dichiarato che la richiesta di pagamento numero 3 del Piano nazionale di ripresa e resilienza non è bloccata. I chiarimenti sono arrivati in seguito alla notizia apparsa nello spazio pubblico sul blocco della richiesta di pagamento numero 3 del PNRR da parte della Commissione Europea a causa del mancato rispetto di alcuni traguardi legati, secondo l’USR (l’opposizione democratica), alle nomine effettuate alla direzione delle aziende energetiche e dell’agenzia che deve monitorare le aziende statali. Il traguardo stabilito nel PNRR è che queste istituzioni, senza eccezioni, operino nel rispetto dei principi della corporate governance. Oggi il Governo ha approvato le modifiche al bilancio pluriennale per le riforme e gli investimenti realizzati attraverso il PNRR.
Inflazione – Il tasso annuo dell’inflazione in Romania è sceso al 7,2% a febbraio, dal 7,4% del mese precedente – secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica. In media, i prezzi dei beni non alimentari sono quelli che sono aumentati di più, seguiti dalle tariffe dei servizi e dai prezzi dei prodotti alimentari. Nella lista degli aumenti dei prezzi degli ultimi 12 mesi, i servizi postali e i detersivi sono ai primi posti, seguiti da acqua, fognature, servizi igienico-sanitari, servizi e articoli cosmetici e sanitari.
Cooperazione giudiziaria – L’ex sindaco latitante di Baia Mare, Cătălin Cherecheş, verrà rimpatriato entro la fine di marzo, dopo che i giudici di Monaco di Baviera hanno approvato la sua estradizione. Cherecheş, condannato a 5 anni di carcere per tangenti, è fuggito dal Paese il 24 novembre 2023 subito dopo la pronuncia della sentenza, ma è stato catturato 4 giorni dopo in Germania. Il ministro della Giustizia romeno, Alina Gorghiu, ha dichiarato che l’anno scorso la Romania ha pagato oltre 2 milioni di euro per portare nel paese 803 latitanti, ma che sono ancora molti quelli che cercano di sottrarsi all’esecuzione della pena. In questo senso, il ministro romeno ha firmato una dichiarazione congiunta con il suo omologo italiano, Carlo Nordio, in vista di una più stretta cooperazione giudiziaria per il rimpatrio dei condannati. Gorghiu ha precisato che, attualmente, tra il 15 e il 20% delle richieste presentate dalla Romania vengono ancora respinte dai tribunali italiani e che, nel 2023, lo stato romeno ha portato dall’Italia 120 condannati latitanti, e dall’inizio di quest’anno altri due.
Lotta alla criminalità – La procura e la polizia romena hanno rinvenuto materiale pirotecnico, armi da fuoco letali e armi bianche nelle residenze di alcuni tifosi della squadra di calcio Rapid Bucarest, una delle più tifate del paese, in seguito alle perquisizioni effettuate giovedì a Bucarest e nelle province di Ilfov, Prahova (sud) e Iasi (nord-est). Secondo alcune fonti giudiziarie, nel caso è sospettato il presidente del club del Rapid, l’ex calciatore Daniel Niculae. Secondo un comunicato stampa della Procura presso il Tribunale di Bucarest, 17 persone sono state accusate del reato di costituzione di gruppo criminale organizzato, operazioni con articoli pirotecnici effettuate senza diritto, mancato rispetto del regime di armi e munizioni e distruzione . “È stato infatti constatato che nel corso del 2023 si è costituito a Bucarest un gruppo criminale organizzato, al quale si sono unite diverse persone e il cui scopo era quello di introdurre e utilizzare materiali pirotecnici negli stadi durante le partite di calcio, disturbare l’ordine pubblico tramite la distruzione dei beni e della superficie di gioco, mediante l’utilizzo di materiale pirotecnico, mettendo in pericolo l’integrità fisica di altre persone (steward, calciatori, vigili del fuoco, giornalisti).
Gaza, aiuti romeni – Il Comitato Nazionale per le situazioni di emergenza ha adottato una decisione con la quale la Romania concede assistenza internazionale, a titolo gratuito, al Regno hascemita di Giordania, consistente in attrezzature e materiali medici, necessari per l’attività sanitaria dell’ospedale da campo giordano nella Striscia di Gaza. Secondo la fonte, i prodotti e le attrezzature mediche donati provengono dalle scorte di emergenza sanitaria, gestite dall’Ispettorato generale per le situazioni di emergenza. Gli aiuti sono stati trasportati per via aerea con risorse nazionali messe a disposizione dal Ministero della Difesa.