13.12.2020
Governo — In vista della designazione di un premier, il presidente Klaus Iohannis avrà, lunedì, consultazioni con i rappresentanti dei partiti politici che formeranno il futuro legislativo di Bucarest. Le consultazioni inizieranno con il Partito Socialdemocratico (PSD), che ha ottenuto il maggior numero di voti, ma non ha la maggioranza. I socialdemocratici non hanno svolto negoziati con nessun’altro partito per creare una maggioranza e proporranno come premier il medico Alexandru Rafila, rappresentate della Romania all’OMS, a capo di un governo PSD di minoranza oppure di un governo di unione nazionale. Il PNL, l’Alleanza USR-PLUS e l’UDMR hanno negoziato per due giorni, senza raggiungere però un’intesa sulla divisione delle cariche nel governo e nel parlamento. Perciò, il PNL e l’USR-PLUS andranno alle consultazioni col presidente con proposte di premier diverse, mentre l’UDMR ha annunciato che prenderà una decisione lunedì mattina. La proposta dei liberali per la carica di premier è Florin Cîţu, che al momento ricopre la carica di ministro delle Finanze, mentre l’Alleanza USR-PLUS ha proposto Dacian Ciolos, che è già stato premier e commissario europeo per l’Agricoltura. Del futuro legislativo faranno parte anche membri dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni e delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese.
România Internațional, 13.12.2020, 19:00
Parlamento — In Romania, inizierà la procedura di assegnazione dei seggi parlamentari, dopo la ridistribuzione dei voti ottenuti dai partiti che non hanno superato la soglia elettorale del 5%. Dopo la soluzione delle contestazioni, l’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato i risultati finali ufficiali e solo cinque partiti faranno parte del nuovo parlamento. Nessun partito ha ottenuto la maggioranza per poter formare da solo il governo. Al primo posto, sia alla Camera che al Senato, si è piazzato il PSD, con circa il 29% sugli oltre 5,9 milioni di voti espressi allo scrutinio del 6 dicembre scorso. E’ seguito dal Partito Nazionale Liberale, con il 25%, dall’Alleanza USR-Plus, con il 15%, dall’Alleanza per l’Unità dei Romeni, col 9% e dall’UDMR con quasi il 6%.
Coronavirus — Lo stato di allerta istituito in Romania alla metà dello scorso maggio, nel contesto della pandemia, sarà mantenuto almeno per un altro mese ancora, a cominciare dal 14 dicembre. Resteranno in vigore le stesse restrizioni, inclusa la quarantena di notte. Le autorità hanno esortato i romeni a limitare le visite nel periodo delle feste, a evitare di andare a fare gli auguri e a non partecipare a feste di Capodanno. Quasi 13.400 decessi associati al COVID-19 sono stati registrati in Romania, dall’inizio della pandemia. Secondo il più recente bilancio, almeno 4.400 nuovi contagi sono stati accertati nelle ultime 24 ore, la maggior parte a Bucarest. Il numero elle persone contagiate dal COVID-19 dall’inizio della pandemia in Romania ha superato 556.000. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati al momento quasi 1.300 malati.
Cinema – “colectiv” di Alexander Nanau — un regista tedesco nato in Romania — è stato designato, ieri sera, il miglior documentario ai Premi dell’Accademia Europea del Cinema, nell’ambito di una cerimonia, a Berlino, organizzata online, senza pubblico. “colectiv” racconta la storia del primo anno dopo l’incendio scoppiato nel club Colectiv di Bucarest il 30 ottobre 2015. Tra gli altri cinque documentari selezionati si è annoverato anche un altro film romeno — “Acasă, my Home”, il lungometraggio di debutto di Radu Ciorniciuc. Il film racconta le vicende di una famiglia che ha vissuto per 20 anni nel Delta Văcăreşti di Bucarest, fino a quando è diventato zona protetta. La migliore pellicola europea del 2020 è stato scelto il film danese “Another Round”, di Thomas Vinterberg, un film drammatico, in cui quattro amici, docenti ad un liceo, vogliono provare la teoria secondo cui si vive e si lavora meglio se si riesce a mantenere un livello costante di alcol nel sangue. Insignito di vari premi, “colectiv” è la proposta della Romania agli Oscar 2021, alla sezione “Il miglior film in lingua straniera”. E’ la prima volta che un documentario è la proposta della Romania nella corsa per i premi dell’Accademia Americana del Cinema.