13.12.2017
Bucarest – La bara contenente le spoglie di Re Michele I è arrivata oggi in Romania ed è stata deposta al Castello Reale Peles di Sinaia. Le cerimonie sono state riservate alle autorità: il presidente Klaus Iohannis, il premier Mihai Tudose, il presidente del Parlamento della confinante Moldova, Andrian Candu, nonchè alle a tutte le altre alte cariche istituzionali e al corpo diplomatico accreditato a Bucarest. Durante le cerimonie il pubblico non ha avuto accesso al castello, però numerose persone hanno voluto dare un saluto all’ultimo Re della Romania lungo la strada che collega l’aeroporto di Bucarest alla città di Sinaia. Da stasera fino a sabato, la bara sarà deposta al Palazzo Reale di Bucarest, dove sono attesti tutti coloro che vogliono rendere un ultimo omaggio al Re, scomparso il 5 dicembre, in Svizzera, all’età di 96 anni.
Bucarest – Le commissioni riunite bilancio-finanza del Parlamento di Bucarest hanno analizzato le bozze della Finanziaria e della previdenza per il 2018. Entro questo fine settimana dovrebbe essere pronto anche il rapporto finale di modo che, da lunedì, le bozze possano essere dibattute in plenaria. Nella variante inviata dal Governo, il budget è costruito su una crescita economica del 5,5%, mentre gli incassi supplementari saranno distribuiti verso i settori della Sanità, Istruzione e Investimenti. L’Esecutivo ha previsto risorse anche per l’aumento dello stipendio minimo e delle pensioni. D’altra parte, la costruzione del bilancio di stato è contestata dall’opposizione, secondo cui gli incassi sono sopravvalutati, mentre il tasso di cambio supererà le previsioni del Governo. I partiti dell’opposizione hanno inoltrato più di 4000 emendamenti.
România Internațional, 13.12.2017, 16:41
Chisinau – Il Governo della Moldova (stato ex sovietico, a maggiornaza romenofona) ha approvato oggi un ddl sul cambiamento della denominazione della lingua ufficiale dal moldavo in romeno nella Costituzione. Il presidente filorusso Igor Dodon ha definito come inammissibile la modifica della denominazione della lingua ufficiale e si è detto convinto che lemendamento non riunirà i voti necessari per essere adottato dal Parlamento.
Bucarest – Uno studio della Coalizione dei Diritti dei Migranti e dei Rifugiati (CDMir) indica che quasi 16.000 medici romeni hanno lasciato il Paese per lavorare all’estero, specialmente nell’UE. D’altra parte, il numero dei dipendenti del settore ricerca e sviluppo è diminuito negli ultimi 20 anni del 30%. Lo studio della CDMir ha analizzato la migrazione della manodopera altamente qualificata in tre settori: sanità, ricerca – sviluppo e tecnologia dell’informazione.
Bucarest – La Confederazione degli Operatori e Trasportatori Autorizzati di Romania (COTAR) ha sospeso le manifestazioni di protesta annunciate per oggi a livello nazionale. All’inizio della settimana, la COTAR annunciava che circa 35.000 trasportatori protesteranno contro la pirateria e contro l’evasione fiscale nel settore. I rappresentanti della confederazione hannno annunciato che tutte le loro richieste sono state risolte. Secondo loro, anche se i trasporti stradali realizzano il 4,7% del PIL, le autorità dello stato tollerano la pirateria, di modo che il numero dei trasportatori illegali è quasi uguale a quello degli autorizzati.