13.12.2014
Bucarest — In Romania, la bozza della Finanziaria e quella della Previdenza Sociale 2015 andranno, il prossimo venerdi’, al dibattito del Parlamento, dopo la loro approvazione nella seduta di governo. Le bozze non prevedono nuove tasse e imposte, bensi’ solo le misure economiche e sociali annunciate, come il calo dei contributi sociali o l’esenzione dall’imposta sull’utile reinvestito. Lo ha ribadito il premier Victor Ponta, precisando che i principali ordinatori di crediti riceveranno nel 2015 più soldi che quest’anno. Tra i Ministeri che beneficeranno di maggiori stanziamenti, quelli dell’Istruzione, della Sanità e dell’Agricoltura. Il Ministero della Difesa beneficerà dell’aumento pari al 3% del Pil, promesso nel contesto delle tensioni in Ucraina, dopo che la Romania potrà ottenere nel Consiglio Europeo una deroga dal deficit di bilancio convenuto nell’ambito dell’Unione. La futura Finanziaria è stata costruita su una crescita economica del 2,5%, un tasso inflazionistico annuo del 2,2% e un deficit di bilancio dell’1,8%. Dopo l’esame nelle Commissioni Budget-Finanze, la Finanziaria sarà votata nella plenaria.
România Internațional, 13.12.2014, 18:22
Bucarest — In Romania, la bozza della Finanziaria e quella della Previdenza Sociale 2015 andranno, il prossimo venerdi’, al dibattito del Parlamento, dopo la loro approvazione nella seduta di governo. Le bozze non prevedono nuove tasse e imposte, bensi’ solo le misure economiche e sociali annunciate, come il calo dei contributi sociali o l’esenzione dall’imposta sull’utile reinvestito. Lo ha ribadito il premier Victor Ponta, precisando che i principali ordinatori di crediti riceveranno nel 2015 più soldi che quest’anno. Tra i Ministeri che beneficeranno di maggiori stanziamenti, quelli dell’Istruzione, della Sanità e dell’Agricoltura. Il Ministero della Difesa beneficerà dell’aumento pari al 3% del Pil, promesso nel contesto delle tensioni in Ucraina, dopo che la Romania potrà ottenere nel Consiglio Europeo una deroga dal deficit di bilancio convenuto nell’ambito dell’Unione. La futura Finanziaria è stata costruita su una crescita economica del 2,5%, un tasso inflazionistico annuo del 2,2% e un deficit di bilancio dell’1,8%. Dopo l’esame nelle Commissioni Budget-Finanze, la Finanziaria sarà votata nella plenaria.
Bucarest- Il Consiglio dei Rappresentanti Unionali ha deciso il ritiro dell’Unione Democratica Magiari di Romania dal governo. Il presidente dell’Unione Democratica Magiari di Romania, Kelemen Hunor, ha dichiarato che l’Unione tiene cosi’ conto del messaggio trasmesso dalla comunità magiara alle ultime elezioni presidenziali in Romania. Hunor ha precisato che l’Unione deve compiere sforzi sostenuti affinchè, alle politiche del 2016, entri a far parte del Legislativo. Kelemen Hunor ha pure affermato che il ritiro dal governo non può essere considerato una misura contro i socialdemocratici (al governo) o a favore dei liberali (all’opposizione).
Bucarest — Domani si riunirà il Comitato Esecutivo Nazionale del Partito Socialdemocratico (numero uno della coalizione al governo), occasione in cui il premier romeno, Victor Ponta, leader del PSD, presenterà la nuova formula governativa. Nel nuovo Gabinetto saranno cooptati, dopo l’annuncio sul ritiro dal governo dell’Unione Democratica Magiari di Romania, l’Unione per il Progresso della Romania e il Partito Conservatore, ma anche il Partito Liberal-Riformatore dell’ex premier liberale Călin Popescu Tăriceanu, ancora non registrato ufficialmente in tribunale. Lunedi’, il Governo Ponta IV chiederà la fiducia al Parlamento. La revisione della Costituzione e la modifica della legislazione elettorale sono i temi centrali del futuro programma della coalizione al governo. Il capo del Governo ha annunciato che desidera che gli eletti locali e i parlamentari possano ottenere, attraverso la revisione della Costituzione, al massimo due mandati consecutivi. Inoltre, a livello parlamentare, la coalizione desidera l’ultimazione, l’anno prossimo, del sistema di voto per corrispondenza oppure elettronico. In generale, il programma di governo per il periodo 2015-2016 dovrebbe avere 15 direzioni principali, con accento sul contrasto dell’evazione fiscale e sui fondi europei.
Bucarest — Lanciato in Romania il concorso per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2021. Le città che vogliono parteciparvi hanno a disposizione dieci mesi per preparare e inoltrare la loro candidatura. Lo ha reso noto a Bucarest, il ministro della Cultura romeno, Csilla Hegedüs. Stando alla decisione della Commissione Europea e del Parlamento Europeo, la Romania, assieme alla Grecia potranno designare ciascuna una città per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2021. Le città romene che hanno annunciato finora l’intento di partecipare al concorso sono 8: Cluj-Napoca, Sfântu Gheorghe, Braşov, Timişioara, Arad, Iaşi, Bucureşti e Craiova. Nel 2007, Capitale Europea della Cultura è stata la città romena di Sibiu.
(traduzione di Adina Vasile)