13.10.2021 (aggiornamento)
Coronavirus – Il Centro Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo delle Malattie Trasmissibili di Bucarest informa che, nel periodo 4 – 10 ottobre, il 94% dei decessi causati dal nuovo coronavirus è stato associato a comorbidità, mentre il 73% dei casi confermati, nonchè oltre il 91% dei decessi sono stati rilevati tra persone non vaccinate. Intanto, le autorità annunciano oltre 15.700 nuovi casi di infezione in 24 ore e 390 vittime. Almeno 1.670 persone sono ricoverate nelle terapie intensive. Le incidenze più alte si verificano a Bucarest e nella confinante provincia di Ilfov, con oltre 15 casi per mille abitanti, seguite dalla provincia di Timiș (ovest), che supera 10. Il medico Adrian Marinescu dell’Istituto di Malattie Infettive Matei Balş di Bucarest anticipa l’intero mese di ottobre come molto difficile dal punto di vista dell’emergenza sanitaria, stimando però che, ulteriormente, la situazione migliorerà e che le feste invernali saranno tranquille. Gli specialisti continuano a chiedere alla popolazione di vaccinarsi.
România Internațional, 13.10.2021, 19:17
Coronavirus – Il Centro Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo delle Malattie Trasmissibili di Bucarest informa che, nel periodo 4 – 10 ottobre, il 94% dei decessi causati dal nuovo coronavirus è stato associato a comorbidità, mentre il 73% dei casi confermati, nonchè oltre il 91% dei decessi sono stati rilevati tra persone non vaccinate. Intanto, le autorità annunciano oltre 15.700 nuovi casi di infezione in 24 ore e 390 vittime. Almeno 1.670 persone sono ricoverate nelle terapie intensive. Le incidenze più alte si verificano a Bucarest e nella confinante provincia di Ilfov, con oltre 15 casi per mille abitanti, seguite dalla provincia di Timiș (ovest), che supera 10. Il medico Adrian Marinescu dell’Istituto di Malattie Infettive Matei Balş di Bucarest anticipa l’intero mese di ottobre come molto difficile dal punto di vista dell’emergenza sanitaria, stimando però che, ulteriormente, la situazione migliorerà e che le feste invernali saranno tranquille. Gli specialisti continuano a chiedere alla popolazione di vaccinarsi.
Pazienti Covid – L’Ungheria aiuterà la Romania nella cura di 50 pazienti affetti da COVID-19 che necessitano di ricovero nelle terapie intensive. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, citato dalla MTI, precisando che le 50 persone saranno curate in due ospedali ungheresi. Szijjarto ha ricordato che il suo paese ha già donato ventilatori e scorte di favipiravir, un farmaco antivirale usato per nella cura della malattia. D’altra parte, la Polonia ha inviato in Romania 50 concentratori di ossigeno, attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell’UE. Ieri sera, un aereo delle Forze Aeree Romene ha portato dall’Italia oltre 5.000 dosi di anticorpi monoclonali, somministrati nelle terapie contro il Covid. Gli aiuti rispondono alla sollecitazione di sostegno europeo sollecitato dallo Stato romeno per contrastare gli effetti generati dall’aumento esponenziale del numero di casi di coronavirus.
Politica – Il premier designato e leader dell’Unione Salvate Romania (USR), Dacian Cioloș, ha annunciato che non è stata presa alcuna decisione durante l’incontro con i rappresentanti del PNL, dell’UDMR e delle minoranze nazionali per formare una maggioranza governativa. Un nuovo incontro è previsto venerdi. Cioloș auspica di formare il prima possibile un governo in grado di gestire i problemi generati dalla pandemia e dall’aumento dei prezzi dell’energia. Per USR non esiste una formula di maggioranza diversa da quella assieme al PNL, all’UDMR e ai rappresentanti delle minoranze, ha sottolineato Cioloș. Da parte sua, il premier ad interim e leader liberale, Florin Cîţu, ha dichiarato a fine incontro che la responsabilità di trovare una maggioranza spetta a USR, PSD e AUR, che hanno votato la sfiducia inoltrata dai socialdemocratici, che ha rimosso il gabinetto da lui guidato. Dal canto suo, il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha dichiarato di aver constatato mancanza di fiducia, esortando alla rinuncia agli orgogli.
Parlamento – L’ex leader liberale, Ludovic Orban, si è dimesso oggi dall’incarico di presidente della Camera dei Deputati, a meno di un anno dall’elezione. Il gruppo devastante creato attorno al primo ministro liberale Florin Cîțu, con il sostegno del presidente Klaus Iohannis, è pronto a calpestare la democrazia in Romania, ha affermato Orban. Due settimane fa, dopo aver perso le elezioni per la leadership del PNL, Ludovic Orban ha annunciato di aver inviato le sue dimissioni al partito per essere a disposizione del nuovo leader, il primo ministro Florin Cîţu, nel frattempo sfiduciato. Il PNL non ha fatto pubblica una strategia per mantenere la leadership della Camera. Nessun partito ha la maggioranza per ottenere la carica ambita da tutti i partiti politici, che resterebbe vacante nel successivo periodo. Una variante sarebbe l’interim assunto a turno dai quattro vicepresidenti del Camera: Sorin Grindeanu (PSD), Alexandru Rafila (PSD), Florin Roman (PNL) e Cristina Prună (USR). La carica di presidente della Camera dei Deputati è fondamentale nell’attività parlamentare, visto il suo ruolo decisionale in materia di leggi riguardanti settori importanti, come quello della giustizia. Il Presidente della Camera viene eletto con la maggioranza dei voti dei deputati.
Shoah – Su invito del premier svedese Stefan Lofven, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha partecipato a Malmö al Forum internazionale dedicato alla commemorazione dell’Olocausto e alla lotta contro l’antisemitismo. I tentativi di negare o distorcere l’Olocausto stanno diventando più pericolosi e subdoli, essendo adoperati metodi come la diminuzione della responsabilità dei partecipanti all’Olocausto e dei loro collaboratori, la minimizzazione delle sofferenze causate dalla Shoah e la disumanizzazione delle vittime, ha sottolineato il capo dello stato romeno nel suo intervento. Klaus Iohannis ha annunciato che la Romania è impegnata in un processo globale di revisione dei programmi educativi sull’Olocausto per le giovani generazioni. Sono in corso, d’altra parte, azioni per inaugurare il Museo Nazionale di Storia degli Ebrei e dell’Olocausto in Romania. Un altro importante impegno assunto da Bucarest è l’istituzione di un premio nazionale annuale per le personalità romene e internazionali che contribuiscono all’educazione, alla ricerca e alla commemorazione dell’Olocausto, nonché alla prevenzione e alla lotta contro l’antisemitismo.
Film – La pellicola Titus & Mirabella della regista romena Melania Crişan ha vinto il premio al miglior film e al miglior cortometraggio romantico al Festival di Harrogate in Gran Bretagna. La coproduzione tedesco-romeno-inglese è una commedia sul primo incontro tra due strane persone che non hanno mai avuto una relazione romantica, ma che ne vogliono disperatamente una. Le riprese si sono svolte in Germania nel 2016, ma a causa della mancanza di fondi, la post-produzione è stata sospesa, ripresa poi nel 2019 e completata nel 2020. Finora Titus & Mirabella ha vinto sette premi in diversi festival cinematografici internazionali. Harrogate 2021 si è svolto sia in formato online che in presenza.