13.06.2016
România Internațional, 13.06.2016, 14:19
Il presidente Sergio Mattarella ha cominciato una visita ufficiale di due giorni a Bucarest, su invito del collega romeno Klaus Iohannis. Sullagenda dei colloqui, tra laltro, lo sviluppo dei rapporti bilaterali politici, economici e culturali, ma anche questioni come la migrazione e il controllo ai confini esterni dellUe. Sergio Mattarella parteciperà, domani, a Bucarest, al Forum economico “Gli investimenti italiani in Romania – un percorso europeo nelleconomia globale”. LItalia è il secondo partner commerciale della Romania, linterscambio tra i due Paesi ammontando a 13 miliardi di euro. Stando allambasciatore dItalia a Bucarest, Diego Brasioli, lItalia è uno dei Paesi Ue che sostengono ladesione della Romania allArea Schengen. In Italia vivono oltre 1.200.000 romeni, mentre gli italiani stabiliti in Romania sono circa 20.000.
D’altra parte, il capo dello stato ha ricevuto a Bucarest il presidente del Parlamento della Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), Andrian Candu. Per l’occasione, ilpresidente Iohannis ha ribadito il sostegno della Romanai per il percorso europeo della R.Moldova.
XXX- L’alleanza nord-atlantica resta accanto alla Romania ed aprezza il fatto che ospita il sistema antimissile nella località di Deveselu. L’affermazione appartiene al rappresentante permanente degli Stati Uniti alla NATO, l’ambasciatore Douglas Lute, secondo cui, nel caso in cui qualsiasi paese minaccerà la base di Deveselu o la sovranità della Romania, sicuramente la NATO adotterà misure di difesa. L’ambasciatore Lute ha precisato che in questo momento non ci sono minacce contro la sicurezza della Romania. Le dichiarazioni sono state fatte nel contesto in cui , alla fine del mese di maggio, il leader del Kremlino, Vladimir Putin ha minacciato la Romania che potrebbe trovarsi nel raggio di azione dei missili russi, a causa della collocazione dello scudo americano antimissile. L’impianto di Deveselu che include un radar sofisticato, intercettarori balistici ed equipaggiamenti moderni di comunicazione, e’ stato inaugurato il 12 maggio.
Vienna — Il ministro romeno degli esteri, Lazar Comanescu, ha dichiarato a Vienna, che l’adesione di Bucarest contribuirebbe al rafforzamento dello spazio Schengen. Nell’incontro avuto con il suo omologo austriaco Sebastian Kurtz, sono stati afforntati temi come i rapporti bilaterali, la situazione della comunità romena in Austria o fascicoli dell’agenda europea, come gli sviluppi registrati nelle zone vicine ai confini orientali dell’UE e la crisi dei rifugiati. L’incontro si è svolto in occasione della riunione ministeriale che segna 20 anni dall’adozione del Trattato sul Divieto Totale dei Test Nucleari. Il documento prevede l’obbligo dei paesi parte di non effettuare test con armi nucleari e di adottare tutte le misure necessarie per prevenire o vietare azioni del genere sul loro territorio. La Romania ha firmato il trattato nel 1996 e lo ha ratificato nel 1999.
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha confermato la decisiome della Procura Generale di riavviare il processo di inseguimento penale nel “Dosier della Rivoluzione “, in cui sono indagati gli avvenimenti che hanno portato al crollo del regime comunista, nel dicembre del 1989. Nel mese di aprile, Bogdan Licu,in quel periodo procuratore generale ad interim, aveva annunciato la riapertura dell’inchiesta , con la motivazione che la soluzione di archiviazione data nell’ottobre del 2015 dalla Procura Militare e infondata e illegale, basandosi su ricerche incomplete e sulla trascurazione di documenti essenziali. Egli ha precisato che nel fascicolo non è stata decisa la prescrizione della responsabilità penale. Ricordiamo che, a causa dei ritardi registrati nel “Dossier della Rivoluzione” la Romania è stata condannata dalla CEDO. Secondo la Corte, l’importanza del caso per la società romena avrebbe dovuto motivare le autorità a risolverlo con celerità Secondo le statistiche ufficiali, nel dicembre del ’89, oltre 1.100 persone hanno perso la vita, mentre 3000 sono state ferite.
Bucarest — Nel mese di aprile,in Romania, gli investimenti stranieri diretti sono cresciuti con 112 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, arrivando a 887 milioni di euro nei primi quattro mesi dell’anno. L’annuncio arriva dalla Banca Nazionale romena, secondo cui, l’anno scorso gli investimenti stranieri diretti hanno superato i tre miliardi di euro, con il 25% in più rispetto al 2014.