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13.05.2024

Sindacati: manifestazione di protesta per la riduzione della fiscalità sul lavoro/UE: il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, in visita in Romania

13.05.2024
13.05.2024

13.05.2024, 16:50

Proteste – Il Blocco Nazionale Sindacale e 29 federazioni affiliate hanno protestato davanti alla sede del Governo di Bucarest contro la riduzione della fiscalità sul lavoro. I protestatari sollecitano la riduzione delle tasse e delle imposte sul lavoro, considerate troppo alte rispetto agli stipendi, nonchè il rispetto per il lavoro e per coloro che lavorano. Il segretario generale del Blocco, Horaţiu Raicu, ha detto che, in Romania, circa il 43% dello stipendio lordo di un dipendente va al bilancio dello Stato. Secondo Raicu, la Romania ha uno dei più alti oneri fiscali sul costo del lavoro dell’Unione Europea. I manifestanti lamentano inoltre il fatto che gli stipendi insufficienti e la tassazione elevata collocano la Romania al terzo posto  tra i Paesi con i più bassi tassi di occupazione nel 2023, dopo l’Italia e la Grecia. Secondo Eurostat, solo il 69% dei romeni di età compresa tra i 20 ei 64 anni ha un posto di lavoro.

 

UE – Il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, effettua una visita di due giorni in Romania. Nell’ambito dell’incontro con il primo ministro Marcel Ciolacu, sono stati esaminati temi come il futuro della Politica Agricola Comune, la situazione degli agricoltori alla luce delle sfide generate dalla guerra in Ucraina o la sicurezza alimentare. “Nella futura Politica Agricola Comune, il Governo romeno sostiene il continuo stanziamento di importanti risorse finanziarie al settore agricolo europeo, per la tutela degli agricoltori, nonchè per il mantenimento della competitività sui mercati globali. È necessario semplificare le regole e i meccanismi di azione, affinché la Politica Agricola Comune possa adattarsi facilmente agli eventi geopolitici e climatici imprevisti”, ha sottolineato il premier romeno. Nel corso dell’incontro, è stato salutato “l’approccio equilibrato della Romania, Paese che è riuscito a soddisfare sia le necessità di transito dei cereali sia le richieste degli agricoltori”, nel contesto degli effetti prodotti dalla guerra in Ucraina. All’incontro ha partecipato anche il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Florin Barbu. Domani,  il commissario europeo visiterà il porto di Costanza (sud-est), per esaminare la situazione dei trasporti di prodotti agricoli dall’Ucraina. Wojciechowski concluderà il suo viaggio in Romania visitando alcuni progetti realizzati con finanziamenti UE.

 

Politica monetaria – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale di Romania ha deciso di mantenere il tasso di interesse della politica monetaria al livello del 7%. Il valore resta invariato rispetto al mese di gennaio dello scorso anno. Restano uguali anche i  livelli dei tassi di riserva minima obbligatoria per le passività in lei e in valuta estera degli istituzioni di credito. E’ stato anche analizzato e approvato il Rapporto sull’inflazione, edizione maggio 2024. Le previsioni aggiornate indicano una prospettiva di diminuzione del tasso annuo nei prossimi otto trimestri, ma a un ritmo molto più lento rispetto al 2023. Di conseguenza, il tasso d’inflazione annuo dovrebbe scendere al valore mirato dalla Banca Centrale solo a marzo 2026 e non a dicembre 2025, come anticipato precedentemente dalla Banca.

 

Fondi UE – Il ministro delle Finanze, Marcel Boloș, ha dichiarato che, dal suo ingresso nell’UE, la Romania ha ricevuto fondi per oltre 95 miliardi di euro, contribuendo con circa 30 miliardi di euro al bilancio comunitario, un saldo finanziario netto di 65 miliardi di euro. “Stiamo parlando di un’opportunità generata dai fondi provenienti da Bruxelles, per l’ammodernamento delle infrastrutture, nonchè di nuove opportunità per tutti i romeni. Il fatto di essermi avvicinato a questo settore sin dal momento dell’adesione mi ha reso un promotore convinto del fatto che i soldi europei possono davvero cambiare le vite”, ha sottolineato il ministro Boloș.

 

Traffico di persone – La Romania continua a trovarsi sulla mappa dei trafficanti di esseri umani, con circa 500 persone identificate come vittime ogni anno. Lo ha affermato il premier Marcel Ciolacu, al lancio della Strategia Nazionale contro la tratta di persone. La strategia elaborata per i prossimi 5 anni mira a ridurre l’impatto della tratta di esseri umani a livello nazionale attraverso il miglioramento delle attività svolte dalle istituzioni pubbliche, dalle strutture della società civile e dall’ambiente privato. Inoltre, si mira a migliorare la protezione e l’assistenza fornita alle vittime della tratta di esseri umani, l’efficacia del sistema giustiziario e la standardizzazione dei processi di raccolta dei dati. Secondo il segretario di stato nel Ministero degli Interni, Bogdan Despescu, la qualificazione ottenuta dalla Romania nell’ultima valutazione del fenomeno della tratta di esseri umani conferma il fatto che il paese si trova sulla strada giusta, ma che esistono ancora problemi da risolvere. Despescu ha precisato che la nuova strategia crea le condizioni per il rispetto delle raccomandazioni del Dipartimento di Stato americano e dell’Organizzazione per la Sicurezza e il Coordinamento in Europa. Entro la fine del 2028, le autorità intendono rendere operativo un sistema nazionale di lotta contro la tratta di esseri umani.

 

Morbillo – Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha dichiarato che la Romania continua a confrontarsi con un’epidemia di morbillo. Il ministro ha precisato che la malattia si manifesta soprattutto nelle regioni con un basso livello di copertura vaccinale. Rafila ha esortato i genitori a vaccinare i propri figli. Il morbillo è una malattia infettiva che si trasmette facilmente, soprattutto nei bambini non vaccinati, ma a volte l’evoluzione è grave e possono verificarsi complicanze. Secondo il Ministero della Salute, la copertura vaccinale con la prima dose a livello nazionale è del 78%, e con la seconda dose del 62%

 

Pallamano – Le squadre romene Gloria Bistrița e Dunărea Brăila hanno ottenuto un risultato storico per la pallamano femminile, dopo aver conquistato rispettivamente il 2° e il 4° posto nell’attuale edizione della EHF European League. Nella finale della competizione, Gloria Bistrita ha perso, ieri, contro lo Storhamar Handball Elite (Norvegia), con il punteggio di 27-29. Le romene erano qualificate all’ultimo atto della competizione, superando il Dunărea Brăila per 37-26.

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