13.05.2014
Bucarest — Il Partito Nazionale Liberale (l’opposizione di centro-destra in Romania) ha inoltrato, oggi, al Parlamento la prima mozione di sfiducia contro il Governo presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. Il testo della mozione è stato firmato anche da parlamentari del Partito Democratico-Liberale, del Movimento Popolare (l’opposizione di centro-destra) e del Partito del Popolo Dan Diaconescu (populista). Loro accusano l’attuale Esecutivo di portare la Romania verso ciò che chiamano l’orizzonte buio e corrotto” degli anni 2001-2004, ma anche del periodo precedente la Rivoluzione anticomunista del 1989, quando il partito unico si era impossessato dell’intero Paese. I firmatari della mozione accusano il premier Ponta di corruzione, ipocrisia, atteggiamenti contro la giustizia e uso delle risorse pubbliche a scopi elettorali.
România Internațional, 13.05.2014, 15:30
Bucarest — Il Partito Nazionale Liberale (l’opposizione di centro-destra in Romania) ha inoltrato, oggi, al Parlamento la prima mozione di sfiducia contro il Governo presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. Il testo della mozione è stato firmato anche da parlamentari del Partito Democratico-Liberale, del Movimento Popolare (l’opposizione di centro-destra) e del Partito del Popolo Dan Diaconescu (populista). Loro accusano l’attuale Esecutivo di portare la Romania verso ciò che chiamano l’orizzonte buio e corrotto” degli anni 2001-2004, ma anche del periodo precedente la Rivoluzione anticomunista del 1989, quando il partito unico si era impossessato dell’intero Paese. I firmatari della mozione accusano il premier Ponta di corruzione, ipocrisia, atteggiamenti contro la giustizia e uso delle risorse pubbliche a scopi elettorali.
Bucarest — Il presidente romeno, Traian Basescu, ha affermato oggi che c’è un grosso rischio di federalizzazione dell’Ucraina confinante e che sono necessari negoziati tra il Governo di Kiev e i rappresentanti della minoranza russa dell’est e sud dell’Ucraina. Anche il premier Victor Ponta ha detto, dopo le consultazioni con il capo dello Stato, che le autorità romene hanno una posizione comune sulla situazione in Ucraina e Moldova, ma anche sul partenariato strategico con gli Stati Uniti. Sempre oggi, l’ambasciatore dell’Ucraina a Bucarest, Teofil Bauer, ha affermato che il suo Paese non si confronta con una guerra civile, ma con un’aggressione esterna. D’altra parte, la Russia ha dichiarato che le nuove sanzioni imposte dall’UE nei suoi confronti danneggeranno gli sforzi di pace in Ucraina ed ha chiesto all’Occidente di convincere Kiev di svolgere colloqui sulla futura struttura del Paese prima delle presidenziali anticipate del 25 maggio. Almeno sei soldati ucraini sono stato uccisi e otto sono rimasti feriti in un’imboscata dei separatisti, nei pressi della città di Kramatorsk.
Bucarest — La Romania si è piazzata al primo posto in Europa per quanto riguarda l’assorbimento dei fondi europei, aumentato nel 2013 quattro volte rispetto al periodo 2007-2012 e che continuerà ad aumentare. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato nel Ministero dei Fondi Europei (MFE), Alin Mitrică, stando al quale l’assorbimento si aggira sul 35% e tutti i programmi operativi e i finanziamenti sono ormai sbloccati. Alla fine del 2015, l’assorbimento per il periodo 2007 – 2013, sarà di circa l’80%, il che porterà la Romania tra i primi Paesi dell’UE, ha aggiunto Alin Mitrică.
Lussemburgo — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlăţean, ha effettuato oggi una visita a Lussemburgo, su invito del collega, Jean Asselborn ed ha incontrato anche il presidente della Camera dei Deputati, Mars Di Bartolomeo. Corlăţean ha sottolineato il potenziale di sviluppo delle relazioni economiche tra i due stati, tenuto conto che il Lussemburgo è il nono investitore straniero in Romania. Nell’agenda, dossier attuali tra cui le prospettive di superamento della crisi economico-finanziaria, la libera circolazione delle persone e della manodopera, l’adesione della Romania a Schengen e le prossime elezioni europee.
Chisinau — Il 27 giugno la Moldova firmerà l’Accordo di Associazione all’Unione Europea, incluso quello di libero scambio. Lo ha reso noto oggi a Chişinău, il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, il quale ha aggiunto, in merito alla politica della Russia, che l’UE è pronta ad aiutare la Moldova nel caso di pressioni dall’esterno. Van Rompuy ha svolto a Chisinau colloqui con i rappresentanti dell’amministrazione pro-occidentale dello stato ex-sovietico, a maggioranza romenofona: il presidente Nicolae Timofti, il premier Iurie Leancă e il presidente del Parlamento Igor Corman. La Moldova ha siglato l’Accordo di associazione allUE a novembre 2013, al Vertice del Partenariato Orientale di Vilnius. Analisti politici di Chişinău considerano che nel prossimo periodo aumenteranno le pressioni da parte della Russia per impedire la firma dell’Accordo di Associazione all’UE.
Bruxelles — Il 70% dei romeni si dichiarano ottimisti o molto ottimisti sul futuro dell’UE. Lo rileva l’eurobarometro “Europei 2014”, secondo il quale solo i polacchi e i maltesi sono assai fiduciosi nel futuro della costruzione europea. Al polo opposto si piazzano gli italiani e i greci, rispettivamente col 41 e col 37%. D’altra parte, quasi la metà degli europei considerano ormai superata la fase più difficile dell’impatto della crisi sui posti di lavoro. D’altronde, in 20 stati membri, la maggioranza dei cittadini afferma di attendere un miglioramento della situazione economica nel loro Paese d’origine nel prossimo anno.
Bucarest — La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha rinviato nuovamente, oggi, per mancanza di quorum, il voto sulla domanda di custodia cautelare nei confronti del deputato Florin Popescu, autosospesosi dal Partito Movimento Popolare (pro-presidenziale, all’opposizione). Popescu è accusato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione di aver chiesto tangenti nella campagna elettorale del 2012, quando era presidente del Consiglio Provinciale di Dâmboviţa (sud) e capo della filiale del Partito Democratico-Liberale (all’opposizione) della stessa provincia. Sempre per mancanza di quorum, la Camera si è trovata anche la scorsa settimana nell’impossibilità di votare la domanda di arresto di Popescu. Dall’inizio dell’anno, i senatori e i deputati hanno analizzato e bocciato, tramite voto segreto, altre tre simili domande sugli ex-ministri liberali Varujan Vosganian e Daniel Chiţoiu e sul deputato social-democratico Vlad Cosma.
Bucarest — I dipendenti delle Poste Romene sono scesi, oggi, in sciopero alla giapponese, scontenti delle condizioni di lavoro e del modo in cui è gestita attualmente la compagnia. I leader sindacali desiderano anche un aumento salariale del 20%. I dipendenti degli uffici postali non hanno interrotto il lavoro, ma hanno recato dei nastri bianchi al braccio. L’azione fa parte di una serie di proteste avviate la scorsa settimana. La direzione delle Poste Romene, compagnia la cui privatizzazione è fallita l’anno scorso, afferma che il mercato della corrispondenza classica è in continuo calo per cui ha dovuto ricorrere a tagli di personale. A fine marzo, i debiti della compagnia allo stato ammontavano a oltre 200 milioni di lei, pari a circa 45 milioni di euro.
Roma — La tennista romena Sorana Cîrstea, n. 27 mondiale, è stata eliminata dal turno inaugurale del torneo WTA di Roma, essendo battutta, per 6-3, 4-6, 6-1, dall’americana Christina McHale. Qualificatasi direttamente nel secondo turno, Simona Halep, n.5 mondiale e quarta favorita a Roma, incontrerà domani l’americana Madison Keys. La scorsa settimana, la Halep è arrivata nella finale del torneo di Madrid, ma ha perso la partita contro la russa Marija Sharapova. (traduzione di Gabriela Petre)