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13.03.2017

Bucarest — Il premier romeno, Sorin Grindeanu, ha spiegato oggi ai deputati perché il governo ha emanato i due decreti legge – 6 e 9 del 2017 — tramite cui sono eliminati i tetti alle spese delle autorità pubbliche e sospese le sanzioni per il superamento dei limiti approvati. Grindeanu ha risposto alle accuse del PNL (all’opposizione) che ha criticato aspramente i provvedimenti dei due atti normativi ed ha chiesto che siano bocciati urgentemente. Stando ai liberali, tramite questi decreti legge si possono stanziare ingenti somme ai clienti politici del PSD, al governo, e vengono cancellati articoli fondamentali della legge sulla responsabilità fiscale. Il premier ha chiesto ai parlamentari di lasciare da parte le poste in gioco politiche e di lavorare insieme per il benessere dei cittadini. Egli ha sottolineato che la Romania ha bisogno di sviluppo, nel contesto in cui più del 60% delle case dell’ambiente rurale non hanno il bagno in casa e l’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari è carente. Ambo i decreti legge sono passati dal Senato e giungeranno alla Camera dei Deputati, che ha il potere decisionale in questo caso.

13.03.2017
13.03.2017

, 13.03.2017, 16:58



Bucarest — Il Senato della Romania ha votato oggi una serie di modifiche alla Legge sull’espiazione delle pene e delle misure detentive. Esse prevedono, tra l’altro, che uno spazio carcerario inferiore a 4 mq per persona sia ritenuto inadeguato, e nel caso dei detenuti incarcerati in queste condizioni sia diminuita la pena di tre giorni al mese. Il progetto di modifica della Legge è stato sostenuto da tutti i partiti parlamentari. Il PNL e l’USR (all’opposizione) sostengono di aver votato le modifiche, ma ritengono che per la soluzione della situazione nei penitenziari romeni c’è bisogno di nuove prigioni e di misure alternative, come gli arresti domiciliari o l’introduzione dei braccialetti elettronici per i detenuti. Il progetto di legge sarà inviato alla Camera dei Deputati, che ha il potere decisionale in questo caso.



Bucarest – Il Consiglio Supremo di Difesa si riunirà il 21 marzo. Lo ha reso noto lAmministrazione Presidenziale. Sullagenda: il mandato della Romania al vertice NATO di Bruxelles, che si terrà dal 24-25 maggio e questioni relative alla dotazione dellesercito. Saranno valutati lattività delle istituzioni nel campo della sicurezza nel 2016 e i loro obiettivi per il 2017. Alla seduta saranno affrontati anche altri argomenti di interesse per la sicurezza nazionale. Alla precedente riunione del 31 gennaio, il Consiglio ha dato il via libera ai budget delle istituzioni nel campo della sicurezza nazionale inclusi nel progetto del bilancio statale 2017.



Bucarest – I magistrati dellAlta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania hanno rinviato al 28 marzo il verdetto nel fascicolo “Il Gala Bute”, in cui è processato lex ministro dello Sviluppo romeno, Elena Udrea, accanto ad altri sette imputati. Le accuse sono di presa di tangenti, abuso dufficio e tentativo di uso di documenti o false dichiarazioni per lottenimento illegale di fondi europei. In essenza, i procuratori accusano gli imputati di aver adoperato illegalmente fondi pubblici per finanziare un evento sportivo organizzato da una società commerciale, e che tramite il contratto concluso con questa sono stati acquistati servizi con fondi europei, sebbene la legge non lo avesse permesso. Al precedente termine, il 1 marzo scorso, i procuratori hanno chiesto per Elena Udrea una pena detentiva verso il limite massimo previsto per legge, ritenendo che abbia avuto il maggior contributo ai reati. La Direzione Nazionale Anticorruzione ha chiesto anche che lex ministro dellEconomia, Ion Ariton, riceva una pena detentiva in questo fascicolo. Nei confronti dellex ministro e deputato Elena Udrea sono stati aperti più fascicolo penali.



Bucarest – Il procuratore generale della Romania, Augustin Lazăr, ha dichiarato, oggi, che non intende dimettersi, come gli aveva suggerito il ministro della Giustizia, Tudorel Toader. Lazar ha respinto categoricamente questidea e ha detto che non vuole essere coinvolto in polemiche pubbliche. Toader aveva annunciato che nelle prossime due settimane avrebbe fatto unanalisi dellattività del Pubblico Ministero e non ha escluso la revoca di Lazăr e del procuratore-capo del DNA, Laura Codruţa Kovesi.



Bucarest — Il capo della diplomazia romena, Teodor Melescanu, ha discusso, oggi, con ambasciatori degli stati della zona Asia — Pacifico accreditati a Bucarest, dell’ampliamento e della diversificazione della cooperazione bilaterale in diversi settori – energia, IT e comunicazioni, agricoltura e industria agroalimentare. Stando al MAE di Bucarest, Melescanu ha sottolineato l’importanza data dal governo alla promozione dei rapporti della Romania con gli stati di questa zona. Si tratta di Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Iran, Giappone, Malesia, Pakistan, Turchia e Vietnam.



Bucarest — L’Ambasciata di Romania a Roma e il Consolato a Catania, sono intervenuti presso le autorità italiane dopo che la stampa ha segnalato la situazione delle romene sottoposte ad abusi al posto di lavoro in Italia, precisa il MAE di Bucarest. Il Consolato romeno a Catania avrà un incontro con il prefetto di Ragusa questa settimana. Le precisazioni giungono dopo che un reportage pubblicato domenica sul settimanale britannico The Observer segnalava che circa 7.500 romene che lavorano nell’agricoltura nella Provincia di Ragusa sono vittime di numerosi abusi, comprese minacce e aggressioni sessuali, che restano impuniti. I reporter della pubblicazione hanno parlato con dieci romene che lavorano nelle serre di Ragusa e tutte hanno descritto lo sfruttamento e le aggressioni sessuali come qualcosa di quotidiano. Le romene affermano che sono obbligate a lavorare 12 ore al giorno nonostante le temperature molto alte, senza acqua, senza essere pagate in tempo e sono costrette a vivere in capanne isolate in condizioni di degrado e di scarsa igiene. Mentre lavorano, devono far fronte, spesso, alla violenza fisica, alle minacce con armi e ai ricatti inclusivamente contro le loro famiglie.



Chişinău — ll Presidente della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), il socialista filorusso Igor Dodon, effettua, venerdì e sabato, una visita a Mosca, la seconda a meno di tre mesi dall’investitura. Egli ha annunciato che parteciperà ad un forum degli imprenditori moldavi e russi, al quale sarà esaminato il potenziale investizionale e le possibilità di partenariato. Dodon potrebbe svolgere colloqui anche con esponenti politici di Mosca. Gli analisti, citati dai corrispondenti Radio Romania a Chişinău, dicono però che la posta in gioco della visita sembra esclusivamente elettorale e mira ad assicurarre il sostegno russo ai socialisti alle politiche dell’anno prossimo. A gennaio, Dodon aveva dichiarato a Mosca di prendere in considerazione la cancellazione dell’accordo di associazione all’UE e un approfondimento dei rapporti con l’Unione Eurasiatica, come anche la federalizzazione della Moldova, come soluzione per garantire la pace nella regione separatista pro-russa Transnistria (est).



XXX — La romena Simona Halep, n.4 mondiale, si è qualificata nel terzo turno del torneo di tennis di Indian Wells (USA), con un montepremi di quasi 7 milioni di dollari. Nella prossima partita incontrerà la francese Kristina Mladenovic (26 WTA). Un’altra romena, Irina Begu (32 WTA), è stata eliminata nel terzo turno, essendo sconfitta da Karolina Pliskova (3 WTA). Nel doppio maschile, la coppia romeno-olandese Horia Tecău/Jean-Julien Rojer si è qualificata nel secondo turno e incontrerà i britannici Andy Murray e Daniel Evans. Nel secondo turno si sono qualificati anche Florin Mergea/Aisam-Ul-Haq Qureshi (Romania/Pakistan), che giocheranno contro la coppia Gilles Muller/Sam Querrey (Lussemburgo/USA). D’altra parte, la squadra campione della Romania e dell’Europa al pallamano femminile, CSM Bucarest, ha sconfitto, domenica, in trasferta, la danese Team Esbjerg per 25-20 nella sua ultima partita nel Gruppo principale 2 della Champions League. Nei quarti, le romene incontreranno la squadra ungherese Ferencvaros Budapest.(traduzione di Adina Vasile e Gabriela Petre)


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