13.02.2017
Bruxelles – Nelle previsioni invernali pubblicate oggi, la Commissione Europea ha rivisto in rialzo le previsioni sullincremento delleconomia romena nel 2017 al 4,4 % con una conseguente diminuzione di fino fino al 3,7 nel 2018. Daltra parte, lEsecutivo comunitario prevede un impennata per tutte le economie dellUE nel 2017 e nel 2018, per la prima volta negli ultimi 9 anni, ammonendo pero su un “alto livello di incertezza”, collegato alla nuova amministrazione americana, alle elezioni nei paesi europei e alla Brexit.
România Internațional, 13.02.2017, 16:16
Bucarest – Il Parlamento di Bucarest ha dato via libera alla richiesta del presidente romeno, Klaus Iohannis, per organizzare un Referendum sulla lotta contro la corruzione. La decisione è stata presa allunanimità. Ricordiamo che il 24 gennaio, il presidente Iohannis ha avviato la procedura per lorganizzazione di un referendum, mentre il Legislativo ha avuto a disposizione 20 giorni per dare lavviso. Dopo questa scandenza, il capo mdello stato poteva avviare le azioni per la consultazione popolare anche in assenza di un punto di vista del Parlamento.
Bucarest — Il ministro romeno degli esteri, Teodor Melescanu ha ricevuto oggi l’ambsciatore della Russia a Bucarest, Valeri Kuzmin, con il quale ha parlato dei rapporti bilaterali, ma anche sulla necessità di evitare “una retorica inadeguata nelle dichiarazioni pubbliche”. Secondo un comunicato del ministero degli Esteri, Melescanu ha sottolineato l’importanza di un affronto pragmatico dei rapporti bilaterali, sottolineando “l’apertura della parte romena al dialogo”. L’autorità romena ha menzionato che gli impegni e le posizioni della Romania a livello esterno, specialmente quelli legati all’appartenenza della Romania alla comunità di valori europei ed euro atlantici, “sono elementi consuensuali a livello della società romena”. Di recente, il ministero russo degli Esteri ha accusato la Romania di mancanza di apertura al dialogo, mentre Kuzmin, in merito alla crisi provocata dalla modifica dei codici penali, che si tratta di un problema minore.
Bucarest – La Romania è costretta a ricorrere alle importazioni per assicurarsi il fabbisogno nazionale di energia elettrica. Lo affermano i dati forniti da Transelectrica – la Compagnia Nazionale di Trasporto dellEnergia Elettrica. Le temperature molto basse dellultimo periodo hanno determinato valori di consumo storici, per i gas naturali, come anche per lelettricità. Questa mattina, lelettricità prodotta a livello interno, di circa 8600 megawatts non ha soddisfatto la richiesta di oltre 9.100 megawatts. La più alta richiesta di energia è stata registrata pero il 10 gennaio con quasi 9800 megawatts. In Romania, la metà dellenergia elettrica viene generata dalle termocentrali a base di carbone e dalle idrocentrali.
Secondo i dati pubblicati dalle autorità di Bucarest sul sito fondi-ue.ro, la Romani ha perso tra il 2007 e il 2013, 3,2 miliardi di euro dei fondi stanziati dallUE. Le somme più alte sono state perse tramite il Programma Operativo Settoriale (POS) Trasporto – oltre 973 milioni di euro, seguito dal POS Ambiente – 946 milioni euro e POS Sviluppo Risorse Umane con oltre 850 milioni euro. Le autorità hanno aumentato il livello di assorbimento dei fondi europei nellesercizio finanziario 2007-2013 tramite la riduzione dello stanziamento dei fondi europei con 276 milioni di auro, a 18,8 miliardi di euro.