12.12.2021
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 716 nuovi contagi dal coronavirus in Romania, in calo rispetto al giorno precedente, nonchè 60 decessi, di cui 15 antecedenti. Anche il numero delle persone ricoverate negli ospedali scende a circa 4.000, di cui 722 nelle terapie intensive. Quattro atleti rientrati dal Sudafrica sono stati rilevati positivi alla variante Omicron, portando a 7 il numero dei contagi dal nuovo ceppo accertati in Romania. L’incidenza nazionale è da ieri inferiore a un caso per mille abitanti, tasso raggiunto oggi anche dalla capitale Bucarest, che aveva toccato la punta il 22 ottobre scorso, con il 16,54. Intanto, il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio. Ungheria, Austria, Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Bulgaria restano in zona rossa, mentre la Spagna, l’Italia, le Maldive e la Repubblica Dominicana sono in fascia gialla.
România Internațional, 12.12.2021, 14:52
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 716 nuovi contagi dal coronavirus in Romania, in calo rispetto al giorno precedente, nonchè 60 decessi, di cui 15 antecedenti. Anche il numero delle persone ricoverate negli ospedali scende a circa 4.000, di cui 722 nelle terapie intensive. Quattro atleti rientrati dal Sudafrica sono stati rilevati positivi alla variante Omicron, portando a 7 il numero dei contagi dal nuovo ceppo accertati in Romania. L’incidenza nazionale è da ieri inferiore a un caso per mille abitanti, tasso raggiunto oggi anche dalla capitale Bucarest, che aveva toccato la punta il 22 ottobre scorso, con il 16,54. Intanto, il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio. Ungheria, Austria, Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Bulgaria restano in zona rossa, mentre la Spagna, l’Italia, le Maldive e la Repubblica Dominicana sono in fascia gialla.
UE – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, parteciperà domani a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri. Nel corso della riunione, i ministri comunitari avranno uno scambio di vedute su temi di attualità riguardanti le evoluzioni in Ucraina, la situazione in Bielorussia, il dossier cipriota e l’Etiopia. I ministri discuteranno la situazione in Ucraina dalla prospettiva delle evoluzioni al confine orientale di questo Stato con la Russia, che desta notevoli preoccupazioni a livello europeo ed euroatlantico. Il Ministero degli Esteri romeno precisa che Bogdan Aurescu ribadirà la preoccupazione sulla situazione della sicurezza in prossimità dell’Ucraina e del Mar Nero, e sottolineerà la necessità dei preparativi per una reazione adeguata da parte dell’UE, che deve restare unita e ferma. I dibattiti sulla Bielorussia si svolgono nel contesto del deterioramento della situazione interna e della strumentalizzazione della migrazione da parte del regime di Minsk, al confine orientale dell’UE. L’agenda della riunione include anche temi riguardanti la relazioni dell’UE con l’Africa, l’Asia centrale e Venezuela.
UE – Agricoltura – Il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale romeno, Adrian Chesnoiu, partecipa a Bruxelles alla riunione del Consiglio UE Agricoltura e Pesca. La sua agenda include un incontro con il commissario Janusz Wojciechowski e bilaterali con i colleghi di Francia e Belgio. Tra i temi affrontati dal ministri nel corso della riunione si annoverano le possibilità di pesca, le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare e il piano di emergenza sulla sicurezza alimentare in tempi di crisi.
Premi EFA – Il lungometraggio Quo vadis, Aida? della regista bosniaca Jasmila Žbanić, che vede anche la Romania tra i co-produttori, trionfa alla 34/a edizione degli European Film Awards. I riconoscimenti del cinema europeo sono stati conferiti ieri sera a Berlino. La pellicola, che vanta sette nomination, si è aggiudicata le statuette per il miglior film, la regia e la migliore attrice con Jasna Duričić. Coproduzione Bosnia-Erzegovina, Austria, Paesi Bassi, Francia, Polonia, Norvegia, Germania, Romania e Turchia, Quo vadis, Aida? racconta la storia di un interprete ONU a Srebrenica, in Bosnia, quando l’esercito serbo assume il controllo della città, nel 1995. Il premio al miglior cortometraggio europeo è andato alla coproduzione Nanu Tudor/ My Uncle Tudor di Olga Lucovnicova, cineasta della Repubblica di Moldova che vive nel Belgio. A Berlino, Anthony Hopkins si è aggiudicato il premio come miglior attore europeo per The Father/ Nulla è come sembra, che ha portato anche la statuetta per la migliore sceneggiatura a Florian Zeller e Christopher Hampton.