12.12.2020
Governo – Al via i negoziati ufficiali tra il Partito Nazionale Liberale (PNL), USR-PLUS (Unione Salvate Romania – PLUS) e UDMR (Unione Democratica Magiari di Romania) in vista della formazione di un futuro governo di centro-destra a Bucarest. E’ stata decisa la struttura del programma governativo e i colloqui proseguiranno domani. I negoziati si annunciano difficili, in quanto i liberali – ora al governo, che alle politiche del 6 dicembre si sono piazzati al secondo posto, non sono disposti a rinunciare ad alcuni ministeri, come le Finanze, la Giustizia, i Trasporti, lo Sviluppo e i Fondi europei, mentre l’USR-PLUS, terza forza al Parlamento, aspira ad alcuni di questi dicasteri. L’UDMR vorrebbe assumere la Salute, la Cultura o l’Ambiente, che ha già gestito in altri governi, ma anche altri ministeri. I negoziati dovrebbero concludersi entro lunedì, quando cominceranno le consultazioni convocate dal presidente Klaus Iohannis, per incaricare un primo ministro a formare il nuovo Governo. Le consultazioni avranno inizio con il Partito Socialdemocratico, che ha ottenuto il maggior numero di voti alle recenti elezioni. Nel futuro Parlamento accede anche l’Alleanza per l’Unione del Romeni (AUR), fondata un anno fa e arrivata quarta con oltre mezzo milione di voti. Il Parlamento sarà completato dai rappresentanti delle minoranze nazionali diverse da quella ungherese. Il PSD propone alla premiership Alexandru Rafila, il rappresentante della Romania presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre l’opzione dei liberali è il ministro delle Finanze in carica, Florin Cîțu.
România Internațional, 12.12.2020, 14:26
Governo – Al via i negoziati ufficiali tra il Partito Nazionale Liberale (PNL), USR-PLUS (Unione Salvate Romania – PLUS) e UDMR (Unione Democratica Magiari di Romania) in vista della formazione di un futuro governo di centro-destra a Bucarest. E’ stata decisa la struttura del programma governativo e i colloqui proseguiranno domani. I negoziati si annunciano difficili, in quanto i liberali – ora al governo, che alle politiche del 6 dicembre si sono piazzati al secondo posto, non sono disposti a rinunciare ad alcuni ministeri, come le Finanze, la Giustizia, i Trasporti, lo Sviluppo e i Fondi europei, mentre l’USR-PLUS, terza forza al Parlamento, aspira ad alcuni di questi dicasteri. L’UDMR vorrebbe assumere la Salute, la Cultura o l’Ambiente, che ha già gestito in altri governi, ma anche altri ministeri. I negoziati dovrebbero concludersi entro lunedì, quando cominceranno le consultazioni convocate dal presidente Klaus Iohannis, per incaricare un primo ministro a formare il nuovo Governo. Le consultazioni avranno inizio con il Partito Socialdemocratico, che ha ottenuto il maggior numero di voti alle recenti elezioni. Nel futuro Parlamento accede anche l’Alleanza per l’Unione del Romeni (AUR), fondata un anno fa e arrivata quarta con oltre mezzo milione di voti. Il Parlamento sarà completato dai rappresentanti delle minoranze nazionali diverse da quella ungherese. Il PSD propone alla premiership Alexandru Rafila, il rappresentante della Romania presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre l’opzione dei liberali è il ministro delle Finanze in carica, Florin Cîțu.
COVID-19 – Lo stato di allerta istituito in Romania da metà maggio, in seguito alla pandemia di COVID-19, sarà prorogato dal 14 dicembre di almeno un mese. Restano in vigore le attuali restrizioni, comprese quelle riguardanti gli spostamenti notturni. L’unica misura in più, applicata per evitare gli assembramenti sulle piste da sci, prevede la capienza di funivie dimezzata a 10 persone per cabina. Le autorità hanno rivolto alla popolazione l’appello di limitare le visite e di evitare i tradizionali assembramenti dei gruppi di auguratori a Natale e le feste di Capodanno. Oltre 13.200 decessi associati al COVID-19 si sono verificati in Romania dall’inizio della pandemia. Il bolletino diramato oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica indica altri 6.333 nuovi contagi in 24 ore, con oltre 1.100 a Bucarest, dove l’incidenza è tuttavia scesa sotto 7 su mille abitanti. Nonostante la curva epidemiologica in salita nella Capitale, nel Paese la situazione è sensibilimente migliorata. Nelle terapie intensive sono ricoverati quasi 1.300 pazienti.
Clima – Il presidente Klaus Iohannis ha richiamato l’attenzione che gli effetti dei cambiamenti climatici sono risentiti in maniera sempre più accentuata in Romania. Temperature sempre più alte d’estate, desertificazione in parecchie regioni, siccità che lede i campi coltivati e l’accesso al cibo. In un messaggio nel quinto anniversario dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, il capo dello stato sottolinea quanto sia imperativo assicurarci che gli effetti di questi mutamenti non diventino più accentuati e moltiplicati fino al punto in cui colpiscano drammaticamente la vita e la salute della popolazione. In tal senso, alla riunione del Consiglio Europeo svoltasi questa settimana, ho deciso, insieme ai leader comunitari, la riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, sottolinea il presidente Iohannis nel suo messaggio. Il capo dello stato spiega che, nei prossimi anni, le autorità metteranno in atto una serie di progetti che consentiranno la riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra, sostenendo allo stesso tempo la crescita economica. Il target principale assunto dall’Accordo di Parigi punta a limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguire con gli sforzi fino a 1,5ºC.
Tennis – La tennista romena Sorana Cîrstea (86 WTA) ha sconfitto oggi Katerina Siniakova (R.Ceca, 64 WTA) per 4-6, 6-3, 6-3, nella finale del torneo ITF di Dubai, con montepremi di 100.000 dollari. Sorana Cîrstea aveva vinto anche le precedenti tre partite giocate finora con la Siniakova: i primi turni di Eastbourne e Madrid nel 2017, e lo stesso primo turno agli US Open del 2019. Dopo la vittoria aggiudicata oggi a Dubai, la tennista romena sale alla 71/a posizione WTA.