12.11.2018 (aggiornamento)
Parlamento Europeo – Sessione plenaria del Parlamento Europeo, che dovrebbe pronunciarsi domani a Strasburgo su una risoluzione riguardante lo stato di diritto in Romania. Sempre domani, a Bruxelles, sarà pubblicato anche il rapporto del Meccanismo di Cooperazione e Verifica per il 2018. Secondo i media, la bozza della risoluzione critica il Parlamento e il Governo di Bucarest, mentre il rapporto del Meccanismo di Cooperazione e Verifica farà delle raccomandazioni dure alle autorità di Bucarest sulla situazione della giustizia.
România Internațional, 12.11.2018, 20:03
Economia – Secondo un rapporto del FMI, gli incrementi salariali nel settore pubblico, ma anche quelli delle pensioni, andrebbero rivalutate in base ai possibili effetti negativi sulla sostenibilità fiscale e sulla crescita economica a lungo termine. Una delegazione del Fondo, guidata da Jaewoo Lee, si è trovata a Bucarest, dal 6 al 12 novembre, per discutere le più recenti evoluzioni macroeconomiche. Jaewoo Lee ha dichiarato che l’attività economica in Romania resta a quote alte, mentre la disoccupazione sta registrando minimi storici. Lee ha sostenuto che la struttura delle spese pubbliche sostiene gli elementi rigidi a scapito degli investimenti pubblici. Secondo il rappresentante del FMI, un consolidamento fiscale creerebbe lo spazio di manovra per la politica fiscale, diminuendo la vulnerabilità dell’economia verso possibili shock interni o dall’estero.
Inflazione – Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso annuo dell’inflazione è sceso a ottobre al 4,3% dal 5,03% registrato a settembre, nelle condizioni in cui sono aumentati i prezzi per i generi non alimentari, alimentari e per i servizi. L’inflazione massima del 2018, cioè il 5,41%, è stata registrata a maggio. La Banca Centrale di Romania mantiene al 3,5% le previsioni sull’inflazione per la fine dell’anno, mentre quelle della Commissione Europea la indicano al 4,3%.
Legge offshore – Il presidente Klaus Iohannis ha promulgato la Legge offshore, che regolamenta lo sfruttamento del gas naturale nei perimetri romeni nel Mar Nero. La normativa è stata adottata dalla Camera dei Deputati a ottobre, dopo averla riesaminata su richiesta del presidente Iohannis, il quale l’aveva criticata, sostenendo che non conteneva provvedimenti chiari, in grado di sostenere il partenariato tra lo Stato e gli investitori. La legge ha provocato polemiche tra lo Stato romeno e le aziende petrolifere, nonchè all’interno della coalizione governativa PSD-ALDE, soprattutto a causa della modalità di tassazione delle compagnie impegnate nell’estrazione del gas dal Mar Nero.
Presidenza – Il presidente Klaus Iohannis ha discusso a Bucarest con il presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, Luca Jahier, su temi riguardanti il semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE, che partirà dal 1 gennaio. Affrontati anche aspetti riguardanti il futuro dell’UE, il quadro finanziario plueriennale nel dopo 2020, nonchè argomenti sociali e culturali. Il presidente Iohannis ha sottolineato che, durante il semestre di presidenza romena, Bucarest si propone di ottenere risultati concreti per i cittadini europei e di contribuire al consolidamento del progetto europeo. Dal canto suo, Jahier ha menzionato che nei prossimi incontri strategici, come il Vertice di Sibiu in programma il 9 maggio 2019, il Comitato Economico e Sociale Europeo avrà un ruolo attivo.
Fiera Gaudeamus – Dal 14 al 18 novembre, Bucarest ospiterà la 25esima edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, l’unica emittente al mondo ad aver concepito un progetto del genere. Nel 2018, la fiera sarà dedicata al Centenario della Grande Unione, con uno stand rappresentativo di circa 600 volumi dedicati a questo momento storico e una cinquantina di eventi tra presentazioni di libri, dibattiti, film e letture pubbliche. In chiusura della fiera, saranno conferiti anche i premi di Gaudeamus 2018.
Traffico – Una classifica della compagnia olandese Tom Tom piazza Bucarest in terza posizione a livello mondiale e la prima in Europa come ingorghi nel traffico. Lo riferisce la Bloomberg, precisando che, a livello mondiale, le città più congestionate sono Bangkok, Mexico City, Bucarest, Jakarta e Mosca. La classifica della Tom Tom ha analizzato i dati sul traffico in 390 città di 48 Paesi di 6 continenti.