12.10.2023 (aggiornamento)
Difesa: riunione del Consiglio Supremo a Bucarest/NATO: Romania firma lettera di intenti di adesione all'Iniziativa Cross-Border Airspace
România Internațional, 12.10.2023, 18:24
Consiglio Supremo di Difesa – A Bucarest, il Consiglio Supremo di Difesa ha deciso la creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale, che svilupperà un piano d’azione congiunto per prevenire e combattere efficacemente i rischi generati dal traffico e dal consumo di stupefacenti per la sicurezza individuale e collettiva. Saranno istituiti gruppi di lavoro operativi anche a livello provinciale. Di conseguenza, l’Esecutivo valuterà la modifica e il completamento degli atti normativi nel campo delle sostanze vietate, al fine di eliminare le lacune legislative e limitare le possibilità di interpretazione speculativa dei provvedimenti legali. Viene inoltre prevista la garanzia di un quadro istituzionale sanitario adeguato, in grado di assicurare accesso alle cure e ai servizi per il recupero, accertamenti specifici e misure integrate di protezione contro i rischi connessi al consumo di stupefacenti. Sul tavolo del Consiglio anche la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero, alla luce degli ultimi sviluppi in Ucraina. In questo contesto, il Ministero della Difesa ha presentato una serie di misure concrete per aumentare la capacità di sorveglianza aerea, rilevamento e intervento nelle regioni romene in prossimità degli obiettivi ucraini presi di mira dagli attacchi russi.
NATO – La Romania ha firmato la lettera di intenti di adesione all’Iniziativa riguardante l’individuazione di soluzioni multinazionali per l’utilizzo da parte degli aerei NATO dello spazio aereo delle aree transfrontaliere (Cross-Border Airspace/CBA). La sua attuazione garantirà la coerenza delle misure prese dalla NATO nella regione del Mar Nero e sull’intero Fianco Orientale per dissuadere qualsiasi azione ostile nel campo aereo contro la sicurezza degli alleati, precisa il Ministero della Difesa. D’altra parte, Romania, Bulgaria e Grecia hanno stabilito un partenariato per la creazione di un corridoio di approvvigionamento con carburante, in grado di ricoprire le esigenze della NATO in tempo di pace o di guerra.Il progetto sarà finanziato con il sostegno dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico e si differenzia dai corridoi energetici finanziati dall’Unione Europea. All’inizio della settimana, a Varna, in Bulgaria, si è svolto un incontro tra i primi ministri dei tre Paesi coinvolti, nel quale sono stati esaminati progetti di infrastrutture di trasporto, nonchè alcuni progetti energetici realizzati sotto l’egida della Commissione Europea.
Droni Romania – Nuovi frammenti di droni sono stati ritrovati sul territorio della Romania, al confine con l’Ucraina, vicino alla città di Plauru (est). Le autorità hanno adottato misure di sicurezza nell’area, avvisando le strutture competenti per raccogliere prove e svolgere le indagini. Le forze del Ministero della Difesa continuano le missioni di monitoraggio dello spazio aereo e di ricerca nelle zone in cui possono comparire rischi. Ieri notte, le forze russe hanno continuato gli attacchi contro le infrastrutture portuali ucraine, vicino al confine con la Romania. È la quarta volta dall’inizio di settembre che sul territorio romeno sono ritrovati frammenti di un drone, simili a quelli utilizzati dall’esercito russo contro l’Ucraina.
Difesa – Romania, Bulgaria e Turchia lavoreranno insieme contro la minaccia delle mine galleggianti sul Mar Nero, emersa in seguito alla guerra in corso tra Russia e Ucraina. I tre paesi hanno discusso il problema durante la riunione dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles. Ai colloqui hanno partecipato il ministro della Difesa turco Yaşar Güler, il suo omologo bulgaro, Todor Tagarev e Simona Cojocaru, segretario di stato al Ministero della Difesa romeno. La settimana scorsa, il governo britannico ha affermato che la Russia potrebbe utilizzare mine marittime per colpire anche navi civili nel Mar Nero, posizionandole vicino ai porti ucraini. Kiev e Mosca si accusano a vicenda di aver piazzato mine al largo delle coste ucraine.
Inflazione – Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso d’inflazione annuo in Romania è sceso a settembre all’8,8% dal 9,4% rilevato ad agosto, nelle condizioni in cui i prezzi per i generi alimentari sono aumentati del 10,36%, per quelli non alimentari del 6,68%, mentre per i servizi del 12,10%. Il tasso d’inflazione dall’inizio dell’anno (settembre 2023 rispetto a dicembre 2022) è stato del 5,7%. La Banca Centrale ha annunciato all’inizio di ottobre che, secondo le valutazioni attuali, il tasso d’inflazione annuo continuerà a diminuire fino alla fine dell’anno, in linea con le ultime previsioni a medio termine. Ad agosto, la Banca aveva rivisto al rialzo, fino al 7,5%, la previsione relativa all’inflazione per la fine dell’anno e al 4,4% per la fine del 2024. D’altra parte, il Fondo Monetario Internazionale stima che il tasso dell’inflazione scenderà dal 7% al 4% entro la fine del 2024, valore superiore al target mirato dalla Banca Centrale.
Trasporto carburanti – Romania, Bulgaria e Grecia hanno stabilito un partenariato per la creazione di un corridoio di approvvigionamento con carburante, in grado di ricoprire le esigenze della NATO in tempo di pace o di guerra. Il progetto sarà finanziato con il sostegno dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico e si differenzia dai corridoi energetici finanziati dall’Unione Europea. All’inizio della settimana, a Varna, in Bulgaria, si è svolto un incontro tra i primi ministri dei tre Paesi coinvolti, nel quale sono stati esaminati progetti di infrastrutture di trasporto, nonchè alcuni progetti energetici realizzati sotto l’egida della Commissione Europea.
Giustizia – Il Governo ha approvato un ddl in base al quale le persone condannate in via definitiva che si sottraggono all’esecuzione della pena riceveranno fino a tre anni aggiuntivi di carcere. La bozza, che modifica e completa il Codice Penale, entrerà con la procedura d’urgenza nel circuito legislativo, ha dichiarato la ministra della Giustizia, Alina Gorghiu. Il provvedimento viene applicato nel caso di persone condannate in via definitiva che non si presentano entro sette giorni per eseguire la sentenza pronunciata dal tribunale. Speriamo di scoraggiare i latitanti, ha sottolineato la Gorghiu, precisando che le istituzioni competenti in materia non sono passive rispetto al problema. Sappiamo che si tratta di un tema delicato, che genera uno stato di insoddisfazione nella società, e vogliamo risolverlo definitivamente, ha affermato la ministra della Giustizia.