12.10.2021 (aggiornamento)
Coronavirus – Sono 16.743 i nuovi casi di contagio accertati in Romania in 24 ore, nonchè 442 decessi. 1667 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Si tratta dei valori più alti rilevati dall’inizio della pandemia. Le incidenze maggiori sono confermate nella Capitale e nella confinante provincia di Ilfov, con circa 15 casi ogni mille abitanti, seguite dalla provincia di Timiș (ovest), con oltre 10. Il responsabile della campagna vaccinale, Valeriu Gheorghiţă, ha dichiarato che in Romania sono necessari programmi di prevenzione, spiegando che l’educazione sanitaria deve iniziare sin dagli anni della scuola, di modo che la vaccinazione sia percepita come un’atto di normalità, in grado di proteggere dalle malattie. Valeriu Gheorghiţă ha ricordato che la Romania ha ricevuto finora oltre 20 milioni di dosi di vaccino anti-Covid, con un tasso di somministrazione pari al 60%.
România Internațional, 12.10.2021, 19:37
Coronavirus – Sono 16.743 i nuovi casi di contagio accertati in Romania in 24 ore, nonchè 442 decessi. 1667 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Si tratta dei valori più alti rilevati dall’inizio della pandemia. Le incidenze maggiori sono confermate nella Capitale e nella confinante provincia di Ilfov, con circa 15 casi ogni mille abitanti, seguite dalla provincia di Timiș (ovest), con oltre 10. Il responsabile della campagna vaccinale, Valeriu Gheorghiţă, ha dichiarato che in Romania sono necessari programmi di prevenzione, spiegando che l’educazione sanitaria deve iniziare sin dagli anni della scuola, di modo che la vaccinazione sia percepita come un’atto di normalità, in grado di proteggere dalle malattie. Valeriu Gheorghiţă ha ricordato che la Romania ha ricevuto finora oltre 20 milioni di dosi di vaccino anti-Covid, con un tasso di somministrazione pari al 60%.
Vaccino – Alle persone inoculate in altri Paesi con sieri anti-Covid non riconosciuti in Romania, come Sinovac o Sinopharm, prodotti in Cina, o Sputnik, in Russia, potranno essere somministrati nel nostro Paese, su richiesta, i vaccini approvati a livello europeo, almeno 30 giorni dopo aver completato il ciclo con quei tipi di vaccini. Lo ha annunciato sempre il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, precisando che la decisione è stata presa in seguito alle sollecitazioni ricevute in tal senso da persone vaccinate in altri paesi con sieri non autorizzati e non riconosciuti in Romania.
Inflazione – In Romania, il tasso annuo dell’inflazione è salito a settembre al 6,3%, dal 5,3% registrato ad agosto, nelle condizioni in cui i prezzi per i beni non alimentari sono aumentati dell’8,71%, per quegli alimentari del 4,26% e per i servizi del 3,75%. Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, i prezzi al consumo a settembre, in aumento rispetto al mese precedente, sono aumentati dello 0,8%. Il tasso di inflazione dall’inizio dell’anno (settembre 2021 rispetto a dicembre 2020) è del 5,6%. La Banca Centrale ha rivisto al rialzo al 5,5% le previsioni di crescita dell’inflazione entro la fine di quest’anno. La Banca Centrale sostiene che entro la fine del 2022, invece, l’indice dei prezzi al consumo scenderà al 3,4%. D’altra parte, rispetto ad agosto 2020, lo stipendio netto nominale medio è aumentato del 6,5%, fino al valore di 3.487 lei (circa 700 euro).
Politica – Il leader dell’USR, Dacian Ciolos, designato all’incario di premier, ha dichiarato oggi di aver avuto colloqui telefonici con i leader del PNL, dell’UDMR nonchè con i rappresentanti delle minoranze nazionali, e che domani pomeriggio avrà un primo round di negoziati per rifare la coalizione di governo. I liberali avevano dichiarato ieri che discuteranno con il premier designato solo dopo che Ciolos troverà una maggioranza nel Parlamento assieme al PSD e all’AUR, partiti insisme ai quali l’USR ha votato la sfiducia al governo PNL-UDMR. Ai sensi della Costituzione, il premier designato ha a disposizione 10 giorni per coagulare una maggioranza e proporre una squadra governativa.
Romania – Moldova – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il collega della confinante Repubblica di Moldova, Nicolae Popescu, hanno ribadito oggi a Bucarest la relazione speciale, di partenariato strategico, tra i due Stati. Il MAE romeno indica in un comunicato che i due ministri hanno analizzato l’andamento e le prospettive delle iniziative e dei dossier di interesse strategico bilaterale, compresi i progetti di interconnessione nel campo dell’energia e delle infrastrutture di trasporto. Aurescu e Popescu hanno salutato il recente completamento degli ultimi lavori al gasdotto Iasi-Chisinau, e hanno discusso delle interconnessioni di energia elettrica, importanti progetti strategici che consentiranno alla Romania e alla Repubblica di Moldova di avanzare nel rafforzamento della cooperazione nel campo della sicurezza energetica. Bogdan Aurescu ha ribadito il fermo sostegno della Romania al programma di riforma del governo filo-occidentale di Chisinau e al percorso europeo della Repubblica di Moldova.
Shoah – Il Presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa domani a Malmo, su invito del premier svedese Stefan Lofven, al Forum internazionale dedicato alla commemorazione dell’Olocausto e alla lotta contro l’antisemitismo. La presenza del presidente al Forum rientra negli iter avviati dallo Stato romeno per consolidare l’educazione sulla Shoah e conservare la sua memoria, combattere l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia, nonchè per promuovere i valori europei, della tolleranza e del rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, precisa la Presidenza in un comunicato. Il 9 ottobre, Klaus Iohannis ha firmato ieri una serie di decreti di conferimento di onorificenze in occasione della Giornata Nazionale di Commemorazione dell’Olocausto in Romania. Le onorificenze sono state conferite in segno di profondo rispetto per le sofferenze subite durante la Seconda Guerra Mondiale, per l’elevata condotta morale lungo la vita, nonchè per l’impegno nel mantenere viva la memoria delle vittime dell’Olocausto – una tragedia che l’umanità non deve mai più conoscere, sottolinea la Presidenza.