12.09.2014
Bucarest — Le forniture di gas dalla Russia verso la Romania sono state diminuite del 5%, senza che Bucarest abbia ricevuto una spiegazione da parte di Mosca. Lo ha dichiarato il ministro con delega all’Energia, Răzvan Nicolescu. Dopo una seduta cui hanno partecipato i rappresentanti delle grandi compagnie nazionali operanti nel settore energetico, il ministro ha affermato che non esiste il rischio che d’inverno la popolazione della Romania subisca le conseguenze dell’interruzione nell’approvvigionamento con gas, a prescindere dagli sviluppi nella zona. Anche Austria, Polonia e Slovacchia hanno reso noto che le forniture di gas dalla Russia sono diminuite rispetto alle quantità negoziate e previste nei contratti firmati. A differenza della maggior parte degli stati comunitari, la Romania è dipendente in minor misura dalle forniture russe. Negli ultimi mesi, dicono gli specialisti, la Romania ha importato dalla Russia solo il 10-15% del fabbisogno di gas.
România Internațional, 12.09.2014, 16:29
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha salutato l’adozione da parte dell’UE di un pacchetto di sanzioni contro la Russia, fatto che, secondo Bucarest, riflette la gravità delle azioni illegali della Russia in Ucraina. La diplomazia romena sostiene che è necessario che le misure restrittive adottate dall’UE siano implementate interamente, finché la Russia sarà disposta a contribuire alla soluzione pacifica della crisi in Ucraina. Le nuove misure prevedono fondamentalmente la restrizione dell’accesso sui mercati europei di capitale per le grandi compagnie petrolifere e di difesa russe. Anche Washington ha istituito nuove sanzioni nei confronti di Mosca. In replica, la Russia definisce le sanzioni inspiegabili e annuncia di aver preparato nuove misure di ritorsione nei confronti dei Paesi occidentali, tra cui restrizioni alle importazioni di macchine e di prodotti dell’industria leggera. D’altra parte, l’UE stanzierà all’Ucraina otto miliardi di euro, come sostegno alle riforme promosse dalle autorità di Kiev. Lo ha reso noto il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, incontrando oggi a Kiev il presidente ucraino, Petro Poroshenko.
Bucarest — Il premier romeno, Victor Ponta, ha salutato l’aumento delle pensioni del 5% a cominciare dal 1 gennaio prossimo. La misura è stata annunciata dal ministro del lavoro, Rovana Plumb, la quale ha aggiunto che il suo ministero e quello delle finanze stanno preparando parallelamente nuove regolamentazioni per l’aumento delle pensioni basse, sempre dall’anno prossimo. L’aumento delle pensioni fa parte di un ampio pacchetto di misure tramite cui il governo di centro-sinistra si è prefisso di controbilanciare le decisioni ingiuste prese negli anni passati, ha aggiunto ancora il ministro del lavoro.
Bucarest — La prossima settimana, membri del Governo romeno e rappresentanti della Banca Centrale svolgeranno colloqui a Bruxelles con i rappresentanti del FMI e della CE. Secondo un comunicato reso pubblico dal rappresentante del FMI per la Romania e la Bulgaria, Guillermo Tolosa, i colloqui punteranno sui recenti sviluppi dell’economia e sullo stato dell’implementazione delle politiche concordate con la Commissione Europea e il FMI in settori-chiave. Sarà discusso anche il piano delle autorità romene per la seconda manovra di bilancio del 2014. Il premier Victor Ponta ha precisato che i ministri che andranno la prossima settimana a Bruxelles svolgeranno colloqui tecnici con rappresentanti dei creditori internazionali. Negoziati ufficiali di valutazione dell’accordo di tipo preventivo concluso con il FMI, la CE e la Banca Mondiale avranno luogo, a Bucarest, a fine novembre.
Bucarest — La direzione del Partito Socialdemocratico, il principale membro della coalizione al governo a Bucarest, si è riunita oggi ad Alba Iulia (centro del Paese), in un congresso straordinario, ed ha validato la candidatura del suo leader, il premier Victor Ponta, alle elezioni presidenziali del prossimo novembre. L’Alleanza Cristiana-Liberale che include i partiti Nazionale Liberale e Democratico-Liberale (l’opposizione di centro-destra) ha inoltrato una mozione di sfiducia contro il governo Ponta, rimproverandogli di incoraggiare il trasformismo tramite l’ordinanza d’urgenza che permette ai sindaci di cambiare partito senza perdere il mandato. Nei sondaggi sugli intenti di voto, Ponta e il leader liberale, Klaus Iohannis, sono considerati favoriti e potrebbero arrivare nel secondo turno, che sarebbe vinto dal socialdemocratico. Hanno annunciato le candidature anche l’ex premier liberale Calin Popescu-Tariceanu, il capo del Partito Movimento Popolare (l’opposizione filo-presidenziale), Elena Udrea, e l’eurodeputata Monica Macovei che si è dimessa di recente dal Partito Democratico-Liberale.
Bucarest — Al via da oggi a Bucarest e Chişinău il più ampio progetto di scambio culturale tra i teatri nazionali delle capitali romena e moldava. All’insegna dell’elemento linguistico comune, ciascuna compagnia teatrale terrà spettacoli nella sede dell’altra. Il teatro nazionale di Bucarest presenterà a Chişinău spettacoli rappresentativi del proprio repertorio, scelti dalla drammaturgia romena e internazionale. Il più importante teatro della Moldova confinante offre invece al pubblico di Bucarest spettacoli del repertorio classico mondiale e della drammaturgia contemporanea della Moldova. Le tournee sono sostenute dall’Istituto Culturale Romeno ed hanno come partner media la Società Romena di Radiodiffusione.
(traduzione di Gabriela Petre)