12.04.2016
România Internațional, 12.04.2016, 16:16
Bucarest – A Bucarest, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha svolto colloqui con i rappresentanti del Partito Social Democratico (PSD), Partito Nazionale Liberale (PNL) e Unione Democratica dei Magiari di Romania (UDMR) sulla legislazione legata alla Sicurezza Nazionale. Prima dellavvio dei dibattiti pubblici sul tema, il capo dello stato vuole ottenere il consenso dei partiti parlamentari. Il primo punto affronatato si riferisce a un pacchetto di leggi che riguardano la legge antiterrorismo, la legge sulle schede telefoniche prepagate e la legge sulla sicurezza cibernetica. Afforntati anche alcuni temi connessi alla sicurezza nazionale, allo statuto del personale militare e le leggi sul Servizio Romeno di Informazioni e Servizio di Informazioni Estere. I leaders dei tre partiti si sono pronunciati per equilibrio tra la necessità di sicurezza e il rispetto dei diritti e libertà fondamentali dei cittadini. La necessità di modificare le leggi sulla sicurezza è stata segnalata di recente dal capo dello stato secondo cui la legislazione non corriponde più allattuale contesto di sicurezza. Le consultazioni sulla sicurezza nazionale continueranno domani con i rappresentanti dell Unione Nazionale per il Progresso della Romania , dellAlleanza Liberali e Democratici e delle minoranze nazionali.
Bucarest — Secondo un rapporto pubblicato oggi, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) rivede in aumento a 4,2%, le stime sull’evoluzione dell’economia romena per quest’anno, da 3,9%, quanto valutato lo scorso ottobre. Secondo le previsioni del FMI, l’unico paese a livello europeo che avrà un incremento economico maggiore alla Romania, sarà l’Irlanda, con il 5%. Il Fondo ammonisce sul fatto che il vertice di crescita della Romania sarà seguito da un ribasso fino a 3,6%, registrando anche cosi un ritmo tra i piu alti dell’Europa, assieme all’Irlanda, Lettonia e Polonia.
Bucarest – La direzione del Partito Nazionale Liberale (PNL), principale forza di destra in Romania, ha proposto Marian Munteanu come candidato per la carica di sindaco di Bucarest. L’annuncio arriva da parte del copresidente dei liberali Alina Gorghiu. Marian Munteanu, rappresentante della societa’ civile, simbolo degli anni ’90, e’ uno dei leaders dei movimenti studenteschi del periodo e simbolo del movimento anticomunista. Il candidato anteriore, Ludovic Orban si e’ ritirato dalla corsa dopo essere stato messo sotto controllo giudiziario per uso di influenza per benefici indebiti. Le elezioni amministrative in Romania si svolgeranno il prossimo 5 giugno.
Bucarest – Nuova condanna da parte della Corte Europeea per i Diritti Umani (CEDO) per la Romania che deve pagare un risarcimento di 675 000 euro dopo che 45 persone hanno reclamato lassenza di un inchiesta nell “Dossier Rivoluzione”. Ogni reclamante dovrà ricevere 15.000 euro come danni. Anche a febbraio, la Romania era stata condannata nello stesso fascicolo. Lo stato doveva pagare 15 000 euro per ognuna delle 17 persone che hanno perso partenti durante la rivolta anti-comunista del 1989. Il tema principale reclamato nel 2014, momento dellavvio dei processi riuniti ora nel fascicolo soluzionato oggi dalla CEDO, riguarda la tergiversazione dellinchiesta da parte dei procuratori militari nel caso degli avvenimenti del dicembre 1989. In Romania, la scorsa settimana è stato riaperto il Dossier “Rivoluzione”, in cui sono indagati gli avvenimenti che hanno determinato il crollo del regime comunista. Secondo le statistiche ufficiali, nel dicembre 1989, oltre 1100 persone hanno perso la vita mentre più di tre mila sono state ferite.
Bucarest – Continua la marcia di minatori e dipendenti del settore energetico del Complesso Energetico Oltenia (sud-ovest della Romania) verso Bucarest. Quasi 60 persone, la maggiorparte rappresentanti dei sindacati, intendono percorrere a piedi 300 km, fino nella capitale, per protestare davanti al Governo. I partecipanti sono scontenti a causa delle riduzioni salariali e dei massicci licenziamenti programmati per quest estate, quando dovrebbero essere licenziate oltre 2 000 persone. I sindacalisti, tramite la marcia chiamata “della disperazione” sperano di ottenere anche la modifica delle regolamentazioni che riguardano il mercato energetico interno. Mentre quattro anni addietro generava entrate, il Complesso Energetico Oltenia è diventato una delle principali compagnie generatrici di perdite allo stato. La capacità di produzione ricopre quasi il 30% del fabbisogno interno, con prezzi di produzione pero che superano di tre volte le offerte del mercato.