12.01.2024
Proteste: continuano in Romania manifestazioni dei trasportatori/Politica monetaria: Banca Centrale mantiene tasso di interesse di riferimento al 7%
România Internațional, 12.01.2024, 16:54
Proteste – Continuano in Romania le proteste dei trasportatori. Decine di camion hanno circolato a bassa velocità sul raccordo della Capitale, ostacolando il traffico stradale, dopo simili proteste nei giorni scorsi su diverse strade di tutto il Paese. I trasportatori hanno iniziato proteste spontanee, a causa della crescita dei prezzi per le assicurazioni RCA, delle tasse e del carburante. D’altra parte, al valico di Nadlac, al confine con l’Ungheria, si è svolta una protesta spontanea organizzata dagli agricoltori, dove decine di macchinari agricoli hanno bloccato il traffico alla frontiera. Secondo il corrispondente di Radio Romania, i manifestanti chiedono aiuto al Governo per quanto riguarda la concorrenza sleale delle importazioni di cereali dall’Ucraina. I rappresentanti dei protestatari sono stati invitati al Governo, dove hanno discusso con il primo ministro Marcel Ciolacu. Secondo un comunicato dellEsecutivo, è stato stabilito un calendario di incontri puntuali con i ministeri e con le istituzioni in grado di risolvere i problemi esaminati durante l’incontro.
Politica monetaria – Il Consiglio di amministrazione della Banca Centrale di Romania ha deciso di mantenere il tasso di interesse della politica monetaria al 7% annuo. Si tratta dello stesso valore rimasto invariato anche durante lo scorso anno. Gli analisti si aspettavano che la Banca Centrale decidesse una diminuzione dell’indice, dato il rallentamento dell’economia e la drastica riduzione dei prestiti. D’altra parte, l’Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato che il tasso d’inflazione annuo è leggermente diminuito a dicembre fino al 6,61%, dal 6,72 rilevato a novembre. Inoltre, il tasso d’inflazione medio calcolato per il 2023 rispetto al 2022 è sceso dal 13,8 fino al 10,4%.
UE – La Romania ha una seria possibilità di ricoprire una carica importante a livello europeo. Lo ha affermato il primo ministro Marcel Ciolacu, riferendosi alla possibilità che il presidente Klaus Iohannis lasciasse a luglio la carica, prima della scadenza del mandato, per diventare presidente del Consiglio Europeo, dopo le possibili dimissioni dell’attuale presidente Charles Michel. Secondo uno scenario veicolato nei giorni scorsi, il presidente della Romania avrebbe serie possibilità di occupare l’alta carica europea, i leader dei paesi membri tentando di evitare in questo modo la nomina del premier ungherese, Viktor Orbán. Se Klaus Iohannis dovesse dimettersi prima della scadenza del suo mandato, secondo la Costituzione, in Romania, la carica più alta nello Stato sarebbe temporaneamente assunta dal presidente del Senato, il leader liberale Nicolae Ciucă. Nel 2024, in Romania si svolgeranno elezioni amministrative, politiche, europee e presidenziali.
Sanità – Più di 7.600 posti di lavoro del sistema sanitario sono stati sbloccati dal Governo di Bucarest e saranno sottoposti ai protocolli per l’organizzazione dei concorsi di assunzione nelle unità mediche che hanno carenza di personale. 2.500 sono destinati ai medici, mentre nei servizi di ambulanza potranno essere assunte altre 365 persone, ha annunciato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che non ci saranno problemi finanziari, soprattutto perché quest’anno il Ministero della Salute dispone di un budget superiore del 40% rispetto al 2023. Il sistema sanitario romeno si confronta con una grave carenza di personale specializzato.
Romeni all’estero – Secondo una legge recentemente promulgata dal presidente Klaus Iohannis, i romeni residenti all’estero avranno accesso online ai servizi consolari. La nuova normativa prevede che i documenti richiesti dai cittadini romeni potranno essere inviati ai beneficiari anche in formato elettronico o attraverso i servizi di spedizione. I documenti potranno essere ritirati anche di persona presso le rappresentanze diplomatiche o consolari. Inoltre, il personale consolare potrà utilizzare la firma elettronica.
Abitazioni – Negli ultimi 10 anni, i prezzi delle abitazioni nell’Unione Europea sono aumentati del 48%, mentre gli affitti del 22%. Le maggiori crescite sono state rilevate in Estonia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Austria, Repubblica Ceca e Lussemburgo. Al polo opposto si trovano Grecia, Italia e Cipro, paesi nei quali i prezzi sono calati. I maggiori aumenti degli affitti degli ultimi 14 anni si sono verificati in Estonia, seguita da Lituania e Irlanda. L’unico stato membro in cui gli affitti sono diminuiti è la Grecia. In Romania, il prezzo degli affitti è aumentato più di quello delle albitazioni una situazione riscontrata solo in altri cinque stati. D’altra parte, in 14 anni, la Romania ha registrato uno degli aumenti dei prezzi più bassi: per l’edilizia abitativa una crescita del 25% mentre per l’affitto di circa il 40%.
Calcio – Il difensore Radu Drăguşin ha firmato un contratto valido fino al 2030 con la squadra londinese del Tottenham Hotspur. Drăguşin è stato trasferito dal Genoa per 30 milioni di euro ed è diventato il calciatore romeno più caro della storia. Secondo la BBC, il romeno è il secondo giocatore acquistato dal Tottenham quest’inverno, dopo l’attaccante tedesco Timo Werner, arrivato dal Lipsia.