11.12.2021
Covid-19 – Resta relativamente costante la curva epidemiologica in Romania, con 931 nuovi casi di infezione riferiti oggi e 105 decessi, di cui 32 antecedenti. Sono due i contagi dalla variante Omicron accertati e alcuni probabili o sospetti. La Romania è ora in zona verde, con un caso per mille abitanti a Bucarest, dove l’incidenza è in calo. La Capitale aveva raggiunto la punta il 22 ottobre scorso, con un’incidenza del 16,54. Intanto, il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio. Ungheria, Austria, Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Bulgaria restano in zona rossa, mentre la Spagna, l’Italia, le Maldive e la Repubblica Dominicana sono in fascia gialla.
România Internațional, 11.12.2021, 16:44
Covid-19 – Resta relativamente costante la curva epidemiologica in Romania, con 931 nuovi casi di infezione riferiti oggi e 105 decessi, di cui 32 antecedenti. Sono due i contagi dalla variante Omicron accertati e alcuni probabili o sospetti. La Romania è ora in zona verde, con un caso per mille abitanti a Bucarest, dove l’incidenza è in calo. La Capitale aveva raggiunto la punta il 22 ottobre scorso, con un’incidenza del 16,54. Intanto, il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi a rischio. Ungheria, Austria, Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Bulgaria restano in zona rossa, mentre la Spagna, l’Italia, le Maldive e la Repubblica Dominicana sono in fascia gialla.
Giustizia – In materia di digitalizzazione, il sistema giudiziario di Romania non è per nulla inferiore ai sistemi di altri stati europei. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, presente ieri alla riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni a Bruxelles, l’ultima sotto presidenza slovena. I giudici, i procuratori e i cancellieri utilizzano su larga scala le comunicazioni elettroniche, il sistema elettronico di ripartizione dei fascicoli, le audizioni online o il fascicolo elettronico, ha spiegato Cătălin Predoiu, precisando che il processo di digitalizzazione continuerà. A Bruxelles, il ministro Predoiu ha incontrato la vicepresidente della Commissione Europea, Vera Jourova, e il commissario per la Giustizia, Didier Reynders, e ha svolto colloqui bilaterali con gli omologhi di Francia, Olanda, Italia e Germania. Cătălin Predoiu e Vera Jourova si sono pronunciati per la necessità di accelerare le riforme e di raggiungere risultati concreti in grado di consentire l’abolizione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica e la continuazione della valutazione della Romania esclusivamente nell’ambito del Meccanismo generalizzato comunitario Rule of Law sullo stato di diritto. Da parte sua, il commissario Reynders ha sottolineato l’obbligo di tutti gli stati membri di rispettare il principio del primato del diritto UE e le decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione.
UE – Agricoltura – Il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale romeno, Adrian Chesnoiu, parteciperà domani e lunedì a Bruxelles alla riunione del Consiglio UE Agricoltura e Pesca. Il ministro incontrerà il commissario Janusz Wojciechowski e avrà bilaterali con i colleghi di Francia e Belgio. I temi in agenda riguardano le possibilità di pesca, le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare e il piano di emergenza sulla sicurezza alimentare in tempi di crisi.
Expo Dubai – Il 10 dicembre, il Padiglione della Romania all’Expo Dubai ha celebrato la Giornata internazionale dei diritti umani con attività artistiche e creative. Sono stati presentati, tra l’altro, i mestieri tradizionali della minoranza rom, rivalorizzati in una maniera moderna. I visitatori hanno avuto modo di crearsi i propri gioielli, insieme agli artigiani rom. Presentato anche un concerto di pianoforte, con brani del repertorio romeno e universale. Il Padiglione della Romania all’Expo Dubai è sviluppato intorno al concetto New Nature, raccontando al pubblico internazionale la storia del suo rapporto con la natura sotto profilo culturale e scientifico.
Potere d’acquisto – Nel 2021, il potere d’acquisto pro capite dei romeni si aggira sui 7.500 euro, la metà della media europea. Uno studio Purchasing Power per l’Europa rileva che a Bucarest l’indice supera di quasi l’86% la media nazionale, ma è dell’8% inferiore rispetto alla media europea. I dati indicano che la Romania si piazza al 31/o posto tra i 42 Paesi inclusi nella classifica europea. Il più alto reddito medio netto pro capite si registra in Liechtenstein, Svizzera e Lussemburgo, mentre il contrario si osserva in Kosovo, Repubblica di Moldova e Ucraina.