11.09.2014
Bucarest — Il partenariato strategico con gli USA è fondamentale per la Romania. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Titus Corlăţean, aggiungendo che per la diplomazia di Bucarest non è mai esistita e non esisterà altra alternativa oltre al fondamento euro-atlantico. A 13 anni dagli attentati negli USA, il ministro Corlăţean ha affermato che la Romania, affiancatasi subito alla lotta globale al terrorismo, non poteva stare lontana né dal punto di vista delle azioni militari, né in materia di intelligence.
România Internațional, 11.09.2014, 16:39
Bucarest — Il partenariato strategico con gli USA è fondamentale per la Romania. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Titus Corlăţean, aggiungendo che per la diplomazia di Bucarest non è mai esistita e non esisterà altra alternativa oltre al fondamento euro-atlantico. A 13 anni dagli attentati negli USA, il ministro Corlăţean ha affermato che la Romania, affiancatasi subito alla lotta globale al terrorismo, non poteva stare lontana né dal punto di vista delle azioni militari, né in materia di intelligence.
Bucarest — La Romania non sarà minacciata dal punto di vista militare o territoriale dal conflitto nella zona, ma subirà le conseguenze in campo economico, informatico, commerciale e geopolitico di un fenomeno di instabilità ai confini. Lo ha dichiarato oggi in un’intervista all’agenzia stampa MEDIAFAX, il direttore del Servizio Romeno di Informazioni (SRI), George Maior, precisando che le istituzioni operanti nel settore strategico vanno sostenute dalla classe politica di Bucarest per far fronte a queste sfide. D’altra parte, Maior ha detto che secondo le stime del SRI, negli ultimi 2-3 anni, l’evasione fiscale è diminuita in Romania, dal 22-27% del PIL al 18-20%. Il capo del Servizio Romeno di Informazioni ha precisato che la maggiore evasione si registra per l’IVA — del 12% del PIL, e per i contributi previdenziali — del 2,4%.
Bucarest — Le commissioni parlamentari per le comunità romene nel mondo hanno chiesto le dimissioni del ministro con delega ai romeni nel mondo, Bogdan Stanoevici, accusandolo di incompetenza. I membri delle Commissioni del Senato e della Camera rimproverano al ministro socialdemocratico che intende organizzare il Congresso Mondiale dei Romeni nel Mondo a novembre, senza consultare i parlamentari, come prevede il regolamento, e senza che i parlamentari adottino tramite voto nella plenaria riunita il budget dell’evento e la metodologia di designazione dei delegati. I parlamentari considerano un disastro l’organizzazione in estate del Festival della Diaspora.
Bucarest — In visita a Bucarest, il noto attore Jackie Chan sarà nominato ambasciatore culturale dei rapporti romeno-cinesi. Invitato all’apertura delle Giornate del Cinema Cinese, l’attore visita per la prima volta la Romania, Paese che conosce solo grazie ai suoi grandi atleti, partecipanti alle Olimpiadi, ai mondiali di calcio o ai tornei di tennis. Jackie Chan è Ambasciatore di Buona Volontà da parte dell’UNICEF, dopo che lungo il tempo ha promosso varie cause e azioni umanitarie, militando contro gli abusi nei confronti degli animali e sostenendo le azioni di sostegno alle vittime delle catastrofi naturali. Nel 2014 ricorrono 65 anni di rapporti diplomatici fra Cina e Romania.
Bruxelles — Tre persone famose del calcio romeno sono indagate dalla giustizia belga in una causa di corruzione. L’ex-impresario Ioan Becali, l’ex presidente del club Dinamo Bucarest, Cristian Borcea e l’ex calciatore Liviu Ciubotariu sono inseriti su una lista di circa 30 persone — già rappresentanti della società calcistica Standard Liegi, agenti, calciatori –, sospettati di riciclaggio di denaro, falso e uso di falso. Avviata dieci anni fa, l’inchiesta analizza tra l’altro il trasferimento di Ciobotariu nel 1999 dalla Dinamo alla Standard. Tra le persone coinvolte nella transazione si sono annoverati anche l’impresario Ioan Becali e Cristian Borcea, allora capo del club di Bucarest. Gli ultimi due sono incarcerati in Romania, dopo che, quest’anno, sono stati condannati, assieme ad altre sei persone, con accuse simili.