11.07.2024
Ucraina: Bucarest firmerà accordo bilaterale sulla sicurezza con Kiev / Legge sulla latitanza: segnalazione all'esame della Corte Costituzionale
Newsroom, 11.07.2024, 17:16
Nato-Ucraina – La Romania firmerà oggi un accordo bilaterale sulla sicurezza con l’Ucraina. Lo ha annunciato mercoledì sera a Washington il presidente romeno Klaus Johannis, a margine del vertice della NATO che celebra il 75° anniversario dell’organizzazione. Il presidente ha chiesto un maggiore sostegno a Kiev nella guerra contro la Russia. Cinque presidenti e primi ministri alleati, tra cui il presidente Klaus Iohannis, hanno firmato, insieme al presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyj, una dichiarazione congiunta sul rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina. Sempre al vertice della NATO si concorderà ad alto livello un maggiore sostegno agli altri partner vulnerabili, colpiti dalla guerra e dal comportamento aggressivo della Russia. Uno è la Repubblica di Moldova. Nuovi mezzi di deterrenza e difesa per gli alleati, l’intensificazione degli investimenti difensivi, ma anche l’approfondimento della cooperazione con i partner dell’Asia-Pacifico, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud sono altri temi del vertice.
Difesa – Il ministro romeno della Difesa, Angel Tîlvăr, ha firmato mercoledì, a margine del vertice di Washington, la Lettera di intenti per la creazione di un corridoio di mobilità militare tra Romania, Bulgaria e Grecia, riferisce il Ministero della Difesa di Bucarest. Secondo la fonte, “questa iniziativa segna un progresso significativo nel rafforzamento delle capacità di difesa e deterrenza della NATO nella regione”. Il progetto mira a ottimizzare i corridoi di trasporto per soddisfare le esigenze di mobilità militare, creando vie di rifornimento (stradali e ferroviarie) tra gli Stati partecipanti, riducendo la burocrazia in tempo di pace e massimizzando l’efficienza in situazioni di emergenza e crisi.
Legge sulla latitanza – La Corte Costituzionale romena discute oggi la segnalazione dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia sulla cosiddetta legge sulla latitanza. La Corte Suprema ha deciso, alla fine dello scorso anno, di impugnare presso Corte Costituzionale la legge che prevede che le persone condannate in via definitiva che non si presentano alla polizia entro sette giorni per essere incarcerate saranno considerate latitanti e rischieranno una pena compresa tra 6 mesi e 3 anni. Secondo l’Alta Corte, questa legge violerebbe il diritto ad un giusto processo e il diritto alla libertà individuale. L’ex sindaco di sinistra di Bucarest Sorin Oprescu, l’ex capo della DIICOT (Procura antimafia) Alina Bica, il figlio del capo della Lega calcio professionistica Mario Iorgulescu e il nipote del re Carol II, Paolo di Romania, si annoverano tra le persone condannate in via definitiva in Romania, che sono riuscite a lasciare il Paese per sfuggire al carcere. Italia e Grecia sono i Paesi preferiti dai latitanti condannati.
Giornata dell’Amicizia Romania – Usa – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha salutato la Giornata dell’Amicizia tra la Romania e gli Stati Uniti, celebrata l’11 luglio. I recenti incontri ad alto livello, comprese le visite del presidente della Romania Klaus Iohannis a Washington, nel maggio e nel luglio 2024, hanno confermato la determinazione di entrambi gli Stati a sviluppare il partenariato fondato su valori democratici comuni, una stretta cooperazione nel campo della sicurezza e difesa, e relazioni economiche e commerciali diversificate. L’11 luglio 1997 ha avuto luogo un evento significativo nell’evoluzione delle relazioni tra la Romania e gli Stati Uniti, vale a dire la visita del presidente Clinton a Bucarest e il discorso pronunciato in quell’occasione, che ha posto le principali pietre miliari nello sviluppo delle relazioni tra la Romania e gli Stati Uniti e ha annunciato l’intenzione di istituire il Partenariato Strategico Romania-USA.
Inflazione – Il tasso annuo d’inflazione in Romania è sceso al 4,9% a giugno dal 5,1% a maggio, secondo i dati pubblicati oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica. Nel periodo analizzato i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dell’1%, dei prodotti non alimentari di poco più del 6% e dei servizi di quasi il 9%. Rispetto a giugno 2023, il tasso annuo di inflazione a giugno 2024, calcolato sulla base dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è stato pari al 5,3%. La Banca Centrale della Romania ha rivisto al rialzo le previsioni di inflazione per la fine di quest’anno al 4,9%, dal precedente 4,7%, e prevede che l’indicatore raggiungerà il 3,5% alla fine del 2025.
Strategia nel campo dell’AI – Il Governo di Bucarest approverà oggi la Strategia nazionale nel campo dell’intelligenza artificiale per il periodo 2024-2027. Ciò mira all’adozione delle tecnologie digitali nell’economia e nella società, in condizioni di rispetto dei diritti umani e di gestione dei rischi presentati dall’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Nella riunione di governo di oggi si discute in prima lettura anche un progetto di ordinanza urgente di modifica del Codice della strada. Il progetto è stato pubblicato mercoledì dal Ministero dell’Interno e prevede che i centri di medicina legale diano una risposta entro un massimo di 72 ore agli automobilisti a cui è stata sospesa la patente per uso di sostanze stupefacenti, dopo un test rapido nel traffico effettuato dalla polizia. La decisione arriva dopo il malcontento espresso attraverso una petizione online da quasi 200.000 automobilisti.
Migrazione – È stato lanciato a Bucarest l’Istituto di Politiche per la Migrazione, che ha lo scopo di correlare gli studi e le politiche pubbliche sviluppati a livello nazionale con gli sviluppi internazionali in materia di migrazione. Secondo i dati dell’Ispettorato Generale per l’Immigrazione, alla fine dello scorso anno, quasi 75.000 cittadini stranieri avevano il diritto di soggiornare in Romania per motivi di lavoro. Il 70% di coloro che sono venuti negli ultimi anni vogliono ottenere la cittadinanza romena. L’integrazione degli immigrati è una delle condizioni che la Romania deve soddisfare per poter aderire all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.