11.07.2022 (aggiornamento)
Deficit – Nei primi cinque mesi del 2022, il deficit commerciale della Romania è salito a 2,7 miliardi di euro, di oltre il 40% in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica indicano che, in questo periodo, le esportazioni sono aumentate del 23,5%, fino ai 36,9 miliardi di euro, mentre le importazioni sono cresciute del 28,1%, arrivando ai 49,6 miliardi di euro. A maggio 2022, le esportazioni ammontavano a 7,9 miliardi di euro, mentre le importazioni erano indicate a 10,7 miliardi di euro, con un deficit di 2,7 miliardi di euro.
România Internațional, 11.07.2022, 19:54
Deficit – Nei primi cinque mesi del 2022, il deficit commerciale della Romania è salito a 2,7 miliardi di euro, di oltre il 40% in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica indicano che, in questo periodo, le esportazioni sono aumentate del 23,5%, fino ai 36,9 miliardi di euro, mentre le importazioni sono cresciute del 28,1%, arrivando ai 49,6 miliardi di euro. A maggio 2022, le esportazioni ammontavano a 7,9 miliardi di euro, mentre le importazioni erano indicate a 10,7 miliardi di euro, con un deficit di 2,7 miliardi di euro.
Corruzione – I procuratori anticorruzione hanno avviato un’indagine penale contro il deputato Adrian Chesnoiu, ex ministro dell’Agricoltura nell’attuale governo di coalizione, con l’accusa di aver istigato a consentire l’accesso di persone non autorizzate a informazioni non destinate ad essere pubblicate, come anche di abuso d’ufficio. Stando alla Direzione Nazionale Anticorruzione, mentre ricopriva l’incarico di ministro, Chesnoiu avrebbe indotto una persona a lui subordinata, in quel periodo membro di più commissioni d’esame, a fornire ad un collega, persona fidata del ministro, una parte degli argomenti per le prove scritte di quattro concorsi per incarichi pubblici. I rispettivi argomenti sarebbero arrivati ulteriormente a quattro candidati graditi di cui, in seguito alle prove scritte e orali, solo tre hanno promossi i concorsi, indicano gli inquirenti.
Partenariato Strategico Romania-USA – Il presidente Klaus Iohannis ha salutato il 25/o anniversario del Partenariato Strategico tra la Romania e gli Stati Uniti, valutando che il documento rimarrà uno dei fondamenti della politica estera e di sicurezza del Paese. Lo riferisce l’Amministrazione Presidenziale in un comunicato. Il capo dello stato sottolinea che un obiettivo comune assunto dai due Paesi è l’inclusione della Romania nel Programma Visa Waiver, ed entrambe le parti si impegnano per il suo raggiungimento. Da parte sua, il premier Nicolae Ciucă ha precisato che il Partenariato Strategico con gli USA, in tutte le sue dimensioni di cooperazione, è diventato una priorità per la Romania. Il Paese continuerà a consolidare la propria difesa e resilienza per affermarsi come un alleato solido e affidabile degli USA nella regione, pilone di stabilità per il Fianco orientale della NATO e dell’UE, ha puntualizzato il primo ministro romeno. Intanto, nove ex ambasciatori americani a Bucarest sottolineano, in una lettera, che il Partenariato Strategico con la Romania ha rappresentato uno dei migliori investimenti degli USA in Europa, e l’inclusione del nostro Paese nel Programma sarebbe un forte amplificatore. Gli ex ambasciatori fanno riferimento al ruolo decisivo della Romania nella difesa e nel rafforzamento del Fianco Est della NATO, nonchè nel consolidamento della stabilità e della sicurezza nell’intera regione del Mar Nero.
Inchiesta militare – La Sezione delle Procure Militari del Pubblico Ministero di Romania ha avviato di propria iniziativa un procedimento penale per indagare su reati contro l’umanità in connessione con l’invasione russa in Ucraina e le conseguenze delle operazioni militari contro la popolazione di cittadinanza romena che vive nel Paese confinante. L’attacco militare russo è generalizato e sistematico, è diretto contro obiettivi sia militari che civili, e dai dati risulta che sono stati bombardati scuole, ospedali, centri commerciali e che la popolazione civile dell’Ucraina è stata direttamente lesa, notano i procuratori militari. Le conseguenze dell’attacco sono particolarmente gravi, con numerosi decessi tra la popolazione civile, bambini compresi, e persone ferite, aggiungono i procuratori. Allo stesso tempo, in seguito al trauma psicologico provocato dall’attacco militare della Federazione russa, milioni di civili hanno lasciato il territorio dell’Ucraina, e attualmente hanno lo status di profughi in vari Paesi, la Romania compresa, afferma il Pubblico Ministero.
Profughi Ucraina – Il numero degli ucraini in arrivo nei Paesi UE è tornato ai livelli antecedenti all’invasione della Russia e più persone arriveranno e ripartiranno prima dell’inzio dell’anno scolastico. Lo ha dichiarato oggi la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, citata da Reuters. Dal 24 febbraio, quando Mosca ha attaccato l’Ucraina, confinante con la Russia all’est e con l’UE all’ovest, oltre sei milioni di ucraini sono entrati nei Paesi comunitari, indicava a fine giugno l’Agenzia europea della guardia di frontiera Frontex, precisando che circa 3,1 milioni sono già tornati nel loro Paese. Ylva Johansson ha spiegato che la Repubblica Ceca è il Paese con il numero più alto di rifugiati ucraini pro capite, seguita da Polonia, Estonia, Lituania, Bulgaria e Lettonia. Finora, in Romania sono entrati circa 1,5 milioni di cittadini ucraini. In visita a Kiev, il premier olandese, Mark Rutte, ha dichiarato oggi che la guerra potrebbe durare a lungo, e i Paesi occidentali hanno il dovere di continuare ad appoggiare l’Ucraina con tutti i mezzi possibili. In precedenza, le autorità ucraine hanno annunciato di preparare la riconquista delle città del sud, occupate dagli invasori russi. Un ordine firmato dal presidente Volodymyr Zelensky consentirà la mobilitazione di un gran numero di persone e di una quantità considerevole di mezzi da combattimento moderni, ricevuti dai partner esterni. Stando al ministro della Difesa, Oleksij Reznikov, un milione di ucraini parteciperanno al contrattacco ordinato dal capo dello stato.
Coronavirus – I nuovi casi di COVID-19 salgono anche in Romania. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, stima che si delinea una nuova ondata di contagi, con una possibile punta verso la fine dell’estate, quando potrebbero registrarsi 10.000 contagi giornalieri. Per fortuna, le nuove varianti del virus si manifestano in una forma più lieve della malattia, ha aggiunto il ministro, raccomandando l’immunizzazione anti-COVID con un’ulteriore dose, però in autunno, quando saranno disponibili i nuovi vaccini. Alexandru Rafila ha precisato che il nuovo vaccino anti-COVID dovrebbe arrivare in Romania a settembre. Attualmente, in Romania sono disponibili circa 8,5 milioni di dosi, cui si aggiungerà una quantità simile entro fine anno. Intanto, le autorità hanno raccomandato agli ospedali di prepararsi per un’eventuale ondata della pandemia e di riattivare i piani di azione.