11.06.2022
Corte Costituzionale – Marian Enache è stato eletto, oggi, presidente della Corte Costituzionale della Romania. Il voto è stato segreto ed è avvenuto dopo che tre nuovi giudici hanno prestato giuramento davanti al presidente romeno, Klaus Iohannis. Il mandato del presidente della Corte Costituzionale della Romania è di tre anni. Marian Enache è stato nominato giudice della Corte Costituzionale dal Senato nel 2016. Ė stato deputato socialdemocratico in diverse legislature e ambasciatore nella Repubblica di Moldova tra il 1993 e il 1996. I nuovi giudici, che hanno un mandato di nove anni, sono Mihaela Ciochină, Laura-Iuliana Scântei e Bogdan Licu. “Vi auguro di vegliare sul rispetto della Costituzione e di essere un fattore di equilibrio nella società romena”, ha detto il capo dello stato, alla cerimonia ufficiale di nomina.
România Internațional, 11.06.2022, 17:34
Sicurezza – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha avuto, ieri, a Bucarest, in occasione del vertice B9, un incontro con il collega lettone, Egils Levits. Sullagenda dei colloqui le prospettive di consolidamento della cooperazione bilaterale, il coordinamento su piano europeo e nei diversi formati di cooperazione regionale, come Bucarest 9 e lIniziativa dei Tre Mari, il cui prossimo vertice sarà ospitato dal presidente della Lettonia, a Riga, il 20 giugno del 2022. Klaus Iohannis ha ribadito limportanza per la Romania dellIniziativa dei Tre Mari, che ha molteplici implicazioni strategiche, dalla componente di sicurezza a quella economica, con accento sullinfrastruttura di trasporto e quella energetica. Allo stesso tempo, Iohannis ha ricordato la decisione della Romania di riprendere nel 2023 la partecipazione alla missione di polizia aerea della Nato nella zona baltica, valutata dal presidente lettone come un contributo alla garanzia della sicurezza alleata sul Fianco Orientale della Nato. Al Vertice B9 di Bucarest, Klaus Iohannis ha sottolineato che il futuro concetto strategico della Nato deve riflettere nel modo più adeguato e realistico possibile i nuovi parametri di sicurezza, concedere priorità alla difesa collettiva, definire la Russia una minaccia e consolidare lAlleanza su tutti i livelli. Il capo dello stato romeno ha parlato anche di una presenza rafforzata della Nato sul Fianco Orientale, soprattutto al Mar Nero, “il più esposto” alle minacce della Russia.
Schengen — Ė molto importante una prospettiva realistica sul calendario di adesione della Romania a Schengen. Lo ha dichiarato, ieri, il ministro romeno dell’Interno, Lucian Bode, al Consiglio “Giustizia e Affari Interni” di Lussemburgo. Bode ha sottolineato che la Romania ha compiuto sforzi notevoli e ha fatto investimenti significativi a tal fine. Accennando all’Ucraina, il ministro Bode ha sottolineato i notevoli progressi compiuti dalla Commissione Europea nel coordinamento dell’attuazione del piano a 10 punti per la gestione efficiente delle sfide generate dall’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina. Per quanto riguarda la solidarietà con la Repubblica di Moldova, il dignitario romeno ha valutato che è essenziale che questo stato sia sostenuto anche d’ora in avanti per poter far fronte alle sfide con cui si sta confrontando.
Estradizione – Lex ministra romena del Turismo, Elena Udrea, sarà rimpatriata dalla confinante Bulgaria dopo che un tribunale di Sofia ha deciso la sua estradizione. I magistrati bulgari hanno precisato in un comunicato che non esistono prove che i diritti e le libertà umane saranno violati al ritorno di Elena Udrea in Romania, come affermava lex dignitaria. Allo stesso tempo, la giustizia bulgara ha mostrato che non può mettere in dubbio il modo in cui i colleghi romeni hanno gestito il fascicolo di Elena Udrea, di cui lex ministra aveva affermato che sarebbe uno politico. Elena Udrea aveva lasciato il Paese lo scorso 7 aprile, prima della pronuncia della sentenza di condanna a sei anni di reclusione dallAlta Corte di Cassazione e Giustizia romena nel fascicolo “Il Galà Bute” per tangenti e abuso dufficio. In Romania, Elena Udrea è processata anche in altri due fascicoli.
Voucher sociali – Al via, da ieri, la distribuzione, attraverso le Poste Romene, delle prime carte di credito sulle quali saranno caricati i voucher sociali per un valore di 250 lei (cca 50 euro). I voucher saranno caricati alla fine del processo di distribuzione, a partire dal 20 giugno, secondo un messaggio postato dal premier Nicolae Ciucă sulla pagina di Facebook del Governo. Secondo il premier, circa tre milioni di persone – pensionati, persone con disabilità, famiglie a basso reddito e persone senza fissa dimora – beneficeranno di questi voucher ogni due mesi per lacquisto di cibo. Il valore totale degli aiuti ammonta a 3,1 miliardi di lei (cca. 626 milioni di euro) ed essi saranno concessi in 4 tranche, entro fine anno.
Diplomazia — Il presidente Emmanuel Macron arriverrà, martedi’, in Romania, per esprimere la solidarietà della Francia con i suoi alleati europei che sono più esposti alla guerra in Ucraina. Lo ha annunciato l’Amministrazione presidenziale francese. Macron visiterà le truppe francesi presso la base di Cincu (centro della Romania). In Romania è stato creato, lo scorso maggio, il Forward Presence Battle Group della Nato diretto dalla Francia, Paese che porta in Romania anche una componente di difesa antiaerea. Ė la terza visita del presidente francese in Romania e la prima dall’assunzione del suo secondo mandato, lo scorso aprile. Mercoledi’, Emmanuel Macron si recherà anche nella confinante Repubblica di Moldova, per esprimere il suo sostegno a questo Paese colpito dalla guerra in Ucraina. L’Eliseo ha precisato che una visita del presidente Macron in Ucraina avverrà in una data ancora da stabilire, in un momento in cui essa sarà “utile al presidente Zelensky”. Emmanuel Macron ha cercato di mantenere un dialogo con il presidente Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca lo scorso febbraio. La sua posizione è stata criticata ripetutamente da alcuni partner europei, che la considerano una minaccia agli sforzi di portare Putin al tavolo dei negoziati.
Ucraina — La prossima settimana dovrebbe arrivare il parere della Commissione Europea sulla concessione dello status di candidato Ue all’Ucraina. Lo ha annunciato, oggi, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Kiev, dopo un incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha sottolineato che una risposta affermativa rappresenterebbe un momento storico per l’Europa. In Ucraina, la situazione è ridiventata drammatica a Mariupol, porto sul Mar d’Azov, dove sono morti oltre 20.000 abitanti, e le condizioni sanitarie e alimentari precarie hanno fatto aumentare il rischio di epidemie, soprattutto di dissenteria e colera. Il sindaco della città ha lanciato un appello all’Onu e alla Croce Rossa per la creazione di un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili. Intanto continuano i combattimenti nell’est dell’Ucraina. Le autorità hanno ribadito l’appello a più aiuti militari da parte dell’Occidente, inclusivamente a una consegna più veloce di armi per far fronte alle truppe russe meglio dotate.
Rifugiati — Circa 8.200 cittadini ucraini sono entrati in Romania nelle ultime 24 ore. Nello stesso intervallo, nessun cittadino ucraino ha inoltrato domanda d’asilo, secondo il Ministero dell’Interno. Sono oltre 4.350 i cittadini ucraini che hanno sollecitato asilo in Romania dall’inizio del conflitto in Ucraina. Loro godono di tutti i diritti previsti dalla legislazione romena. Dallo scorso 18 marzo fino ad oggi, sono stati rilasciati oltre 38.300 permessi di soggiorno ai beneficiari di protezione temporanea. Il tasso di occupazione dei centri di accoglienza gestiti dall’Ispettorato Generale per le Immigrazioni è attualmente del 42%.