11.05.2014
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha condannato i cosiddetti “referendum” convocati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, parti integranti dell’Ucraina sovrana e indipendente, e ha ribadito la sua posizione sulla loro illegalità. Il Ministero precisa in un comunicato che questi “referendum” sono contrari alla Costituzione dell’Ucraina e violano i principi fondamentali del diritto internazionale. Gli esiti di questi presunti referendum non possono essere considerati rilevanti e neanche sono in grado di produrre effetti giuridici, si legge nel comunicato. La loro organizzazione costituisce un atto provocatorio in più e rientra nella serie di azioni contro la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, facendo seguito anche all’annessione illegale della Penisola Crimea alla Federazione Russa, il 21 marzo scorso. Bucarest sollecita a Mosca di non riconoscere i cosiddetti “referendum” e i loro esiti, di rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e di ritornare nel quadro del diritto internazionale, anche tramite l’immediato ritiro dalla Crimea. L’UE e gli Stati Uniti non riconoscono le consultazioni organizzate nell’est dell’Ucraina dai separatisti filorussi. La situazione di questo Paese sarà esaminata domani a Bruxelles dai capi delle diplomazie dell’UE. La Romania sarà rappresentata dal ministro degli Esteri, Titus Corlatean.
România Internațional, 11.05.2014, 12:57
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha condannato i cosiddetti “referendum” convocati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, parti integranti dell’Ucraina sovrana e indipendente, e ha ribadito la sua posizione sulla loro illegalità. Il Ministero precisa in un comunicato che questi “referendum” sono contrari alla Costituzione dell’Ucraina e violano i principi fondamentali del diritto internazionale. Gli esiti di questi presunti referendum non possono essere considerati rilevanti e neanche sono in grado di produrre effetti giuridici, si legge nel comunicato. La loro organizzazione costituisce un atto provocatorio in più e rientra nella serie di azioni contro la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, facendo seguito anche all’annessione illegale della Penisola Crimea alla Federazione Russa, il 21 marzo scorso. Bucarest sollecita a Mosca di non riconoscere i cosiddetti “referendum” e i loro esiti, di rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e di ritornare nel quadro del diritto internazionale, anche tramite l’immediato ritiro dalla Crimea. L’UE e gli Stati Uniti non riconoscono le consultazioni organizzate nell’est dell’Ucraina dai separatisti filorussi. La situazione di questo Paese sarà esaminata domani a Bruxelles dai capi delle diplomazie dell’UE. La Romania sarà rappresentata dal ministro degli Esteri, Titus Corlatean.
Bucarest — Se la Romania vuole essere un attore politico importate dell’UE e della NATO, deve dimostrare di poter generare i valori di queste strutture in materia di sicurezza e vicinato. Lo ha dichiarato il Presidente della Camera dei deputati di Bucarest, Valeriu Zgonea, al termine della sessione inaugurale dell’Assemblea Parlamentare del Processo di Cooperazione nel Sud-Est Europeo, la cui presidenza è ricoperta dal Legislativo romeno. I presidenti di parlamenti partecipanti hanno espresso la preoccupazione per gli sviluppi in Ucraina, esprimendo il desiderio di aiutare questo Paese a diventare uno spazio di prosperità e sicurezza. La dichiarazione finale adottata in chiusura della riunione è volta a rafforzare la cooperazione tra i parlamenti nazionali. I dibattiti sono stati dedicati alla promozione regionale dei valori e dei principi europei, puntando sullo stato di diritto e sulla protezione dei diritti umani, soprattutto delle minoranze.
Bucarest — Il presidente Traian Basescu considera che la Romania sarà gravemente intaccata se in Ucraina scoppierà una guerra civile tra l’est e l’ovest, tramite il livello di rischio che verrà attribuito all’intera regione e non solo all’Ucraina. Il capo dello stato ha dichiarato a una tv privata che questo scenario è l’unico contrario all’ipotesi del Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, stando al quale la Romania non è esposta a rischi economici a causa della situazione nella confinante Ucraina. La Romania, ha sottolineato il presidente, ha avuto la stessa esperienza durante la guerra in Jugoslavia, quanto tutta la regione ha acquisito un altro statuto. Stando al Governatore della BC, la solvibilità e le riserve di liquidità del sistema bancario romeno dovrebbero essere in grado di attenuare l’impatto di qualsiasi problema che potrebbe derivare dall’esposizione delle banche austriache e francesi in Russia e Ucraina.
Bucarest — I dipendenti delle Poste Romene hanno protestato davanti alla sede del Governo di Bucarest contro il modo in cui è stata gestita la compagnia negli ultimi anni. I postini hanno chiesto le dimissioni dei dirigenti, crescite salariali a seconda del tasso inflazionistico, il pagamento degli straordinari e migliori condizioni di lavoro. I leader sindacali hanno annunciato che le proteste continueranno con uno sciopero alla giapponese il 13 maggio e con presidi agli uffici postali provinciali e a quello centrale di Bucarest il 15 maggio. Attualmente i debiti delle Poste Romene ammontano a 200 milioni di lei (circa 45 milioni di euro).
Copenaghen — Con 72 punti, i cantanti romeni Paula Seling e Ovi e la loro canzone “Miracle” si sono piazzati al 12esimo posto nella finale dell’Eurofestival svoltasi a Copenaghen. La finale, contesa da 26 Paesi, è stata aggiudicata da Conchita Wurst dell’Austria, con la canzone “Rise like a Phoenix”, che ha riunito 290 punti. Ai seguenti posti si sono piazzati i Paesi Bassi e la Svezia. All’edizione 2010 dell’Eurofestival, Paula Seling e Ovi avevano vinto il terzo premio, con la canzone “Playing with fire”.
Madrid — La tennista romena Simona Halep, numero 5 mondiale, è stata sconfitta nella finale del torneo di Madrid dalla russa Maria Sharapova per 6-1, 2-6, 3-6. Per essersi contesa la finale del torneo con montepremi di circa 3,7 milioni di euro, la romena incasserà un assegno di 342.600 euro e 650 punti WTA. Simona Halep sarà testa di serie nr. 4 al torneo che si terrà la prossima settimana a Roma.