11.04.2016
România Internațional, 11.04.2016, 18:23
Bucarest -
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, avrà domani e dopodomani, consultazioni
con i leader dei partiti parlamentari sul tema delle legislazione nel campo
della sicurezza nazionale. Di recente, il capo dello stato ha dichiarato che la
legislazione va migliorata, e certi provvedimenti persino sostiuiti, in quanto
non rispondono più all’attuale contesto di sicurezza, a livello nazionale e
globale. Iohannis ha sottlineato che, nell’elaborazione di questa legislazione
si dve tener conto dei diritti e delle libertà dei cittadini. Dal canto suo, il
ministro della Giustizia, Raluca Prună, ha annunciato che,
domani, il Governo inizierà i dibattiti sulle leggi sulla sicurezza nazionale.
Bucarest – Il premier tecnocrate
romeno, Dacian Cioloş, ha dichiarato, oggi, davanti alla Camera dei Deputati,
che il Paese non si potrà ammodernare e non potrà combattere efficientemente la
corruzione senza una riforma dell’amministrazione pubblica centrale e locale.
Ciolos ha pure affermato che la Romania ha bisogno di un’amministrazione
efficiente, che funzioni in modo trasparente. Le dichiarazioni sono state fatte
a L’Ora del premier. In precedenza, Ciolos ha annunciato che, dopo le
elezioni locali di giugno, l’Esecutivo presenterà anche il pacchetto di
modifiche legislative per la riforma dell’amministrazione che chiarirà, tra
l’altro, lo statuto dei funzionari pubblici a livello locale e centrale e i
criteri di reclutamento. Il vicepremier e ministro dello Sviluppo Regionale,
Vasile Dîncu, ha precisato che i sindaci
che vinceranno le elezioni a giugno potrebbero seguire corsi di preparazione e
perfezionamento.
Bucarest – In Romania, partiti politici, alleanze
elettorali, organizzazioni dei cittadini delle minoranze nazionali e candidati
independenti possono deporre da oggi, fino al 26 aprile, le candidature per i
consigli locali, i comuni e i consigli provinciali. 126 partiti, alleanze e
unioni hanno iscritto presso l’Ufficio
Elettorale Centrale le denominazioni e i simboli politici con cui si
candideranno alle locali del prossimo 5 giugno. La campagna elettorale per le
amministrative inizia il 6 maggio e si concluderà il prossimo 4 giugno.
Bucarest – Minatori e dipendenti del Complesso
Energetico Oltenia (sud-ovest della Romania) hanno iniziato oggi una marcia di
protesta contro i licienziamenti di centinaia di dipendenti del complesso. I
manifestanti intendono percorrere oltre 300 km fino a Bucarest, dove
consegneranno ai governanti una lista di rivendicazioni. I sindacalisti
chiedono tra l’altro, l’elaborazione in regime d’urgenza di un programma di
efficientizzazione della capacità produttica e la retribuzione del personale in base ad indicatori di performance.
Alla metà dello scorso mese, la direzione del complesso aveva deciso di ridurre
o di interrompere l’attività nelle sue succursali, nei settori energetico e
minerario, processo che determinerà numerosi licenziamenti. Il Complesso
Energetico Oltenia ha registrato l’anno scorso perdite di 895 milioni di lei
(oltre 200 milioni di euro), del 30% maggiori rispetto al risultato negativo
registrato nel 2014.
Bucarest – Il Ministro
romeno della Cultura, Vlad Alexandrescu, ha annunciato l’avvio ufficiale di una
colletta a livello nazionale per l’acquisto dell’opera La Saggezza della
Terra del celebre scultore Constantin Brancusi. Alexandrescu ha menzionato che
è stato la prima persona ad aver donato soldi in questo scopo. I proprietari
dell’opera, parte di una collezione privata, hanno accettato, di recente,
l’offerta di 11 milioni di euro proposta dalla commissione di negoziato
designata dall’Esecutivo di Bucarest.
Degli 11 milioni, il Governo ha annunciato il pagamento dei primi 5,
mentre per il resto sarà organizzata una colletta pubblica, un azione che ha
generato opinioni divergenti. Realizzata nel 1907, La Saggezza della Terra,
assieme ad opere come Il Bacio o La preghiera, segnano il periodo di punta
della creazione di Constantin Brancusi.
Bucarest – Il tasso
dell’inflazione in Romania resta negativo nel mese di marzo al -3%, in calo,
dal 2,7%, a febbraio, informa l’Istituto Nazionale di Statistica. La Banca
Centrale ha rivisto al 1,4% le previsioni dell’inflazione per la fine
dell’anno, in aumento con lo 0,3% rispetto alla precedente previsione, mentre la Commissione Nazionale di Prognosi ha mantenuto la previsione per la
fine dell’anno al 1,8% e per l’anno prossimo al 2,5%. (traduzione di Octavian Cordos)