11.03.2025 (aggiornamento)
Elezioni: Corte Costituzionale boccia la contestazione dell'estremista filo-russo Călin Georgescu contro la decisione dell'Ufficio Elettorale Centrale di respingere la sua candidatura alle presidenziali/ Difesa: presidente ad interim, Ilie Bolojan, NATO ha preparato scenari militari per qualsiasi situazione di sicurezza che possa intaccare i paesi membri/ UE: il ministro delle Finanze romeno, Tanczos Barna, al Consiglio Ecofin a Bruxelles

Newsroom, 11.03.2025, 19:26
Elezioni – I giudici della Corte Costituzionale della Romania (CCR) hanno bocciato la contestazione dell’estremista filo-russo Călin Georgescu, confermando la decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale (BEC) di invalidare la sua candidatura per le elezioni presidenziali di maggio. In precedenza, nell’adottare la decisione, l’Ufficio Elettorale Centrale ha invocato la delibera della Corte Costituzionale di annullare le elezioni presidenziali alla fine dello scorso anno, rilevando che la candidatura di Georgescu non riunisce le condizioni di legalità inquanto, non rispettando la procedura elettorale, lui ha violato l’obbligo stesso di difendere la democrazia, fondata su un voto giusto, integro e imparziale. La decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale di respingere la candidatura di Georgescu è stata seguita domenica sera dalle proteste violente dei suoi sostenitori, in cui 13 gendarmi sono rimasti feriti. La Procura Generale ha aperto un procedimento penale per istigazione pubblica, mentre il partito REPER (opposizione extraparlamentare) ha inoltrato una denuncia penale per istigazione pubblica e oltraggio, dopo le dichiarazioni pubbliche fatte da George Simion, il leader dell’opposizione AUR (populista, ultranazionalista), dal mercenario Horațiu Potra e da Călin Georgescu, come reazione alla decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale. Nel caso in cui Călin Georgescu e i partiti che lo sostengono – Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) e il Partito della Gente Giovane (POT) – vorranno registrare un altro candidato per le elezioni di maggio, dovranno presentare il fascicolo necessario accompagnato da una lista con almeno 200.000 firme entro il 15 marzo. D’altra parte, il sindaco di Bucarest, Nicușor Dan, potrà candidarsi come indipendente alle elezioni presidenziali di maggio, dopo che la Corte Costituzionale ha deciso di bocciare tutte le contestazioni presentate contro la decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale di convalidare la sua candidatura. Sempre oggi, l’Ufficio Centrale Elettorale ha deciso di registrare la candidatura alla presidenza di Crin Antonescu, sostenuto dalla coalizione di governo PSD – PNL – UDMR.
NATO – “La NATO ha preparato scenari militari per qualsiasi situazione di sicurezza che possa ledere i paesi membri, compresi quelli collocati sul Fianco Orientale”. Lo ha dichiarato il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, dopo che l’amministrazione di Washington ha inviato segnali che indicano una possibile riduzione della sua presenza in Europa e un riposizionamento delle sue truppe americane. D’altra parte, sottolineano i media romeni, l’estensione della base militare NATO di Mihail Kogălniceanu (sud-est) prosegue secondo i piani senza indicazioni che potrebbe fermarsi. Nella base lavorano già circa 200 cittadini locali, numero che potrebbe aumentare, visto che il progetto per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro prevede la trasformazione dell’area in una vera e propria città, che potrà ospitare 10.000 militari e civili.
Tratta esseri umani – Via libera della plenaria della Camera dei Deputati e del Senato di Bucarest all’istituzione della Commissione speciale mista per il contrasto alla tratta di esseri umani. La creazione della commissione è stata proposta dal presidente della Camera dei Deputati, Ciprian Şerban. Tra gli obiettivi della commissione figurano: l’analisi delle cause e dei fattori che favoriscono la tratta di esseri umani, compreso lo sfruttamento lavorativo, lo sfruttamento sessuale, la tratta di minori o altre forme di abuso, l’analisi dell’attività delle istituzioni e delle autorità della pubblica amministrazione abilitate a livello centrale e locale nella prevenzione, nell’identificazione, nell’investigazione e nella soluzione della tratta di esseri umani, l’elaborazione di proposte legislative volte a modificate la legislazione specifica. Un altro obiettivo è quello di identificare, valutare e promuovere le migliori pratiche, strumenti e strategie per prevenire e combattere la tratta di esseri umani, compreso lo sfruttamento lavorativo e altre forme di abuso, nonché la protezione, il sostegno e il reinserimento sociale delle vittime di questo tipo di pratiche.
Moldova – Il Parlamento Europeo ha votato con un’ampia maggioranza un piano di sviluppo per un valore di 1,9 miliardi di euro per la Repubblica di Moldova, paese a maggioranza romenofona. A favore hanno votato 499 deputati, 117 sono stati contrari, mentre 44 si sono astenuti. Nei dibattiti di lunedì, gli eurodeputati hanno sottolineato che, attraverso questo meccanismo, la Moldova viene aiutata a diventare indipendente dal punto di vista energetico dalla Russia, riferisce Radio Chișinău. Secondo la fonte citata, il piano europeo per la Moldova prevede la concessione di 520 milioni di euro sotto forma di sovvenzioni. Altri 1,5 miliardi arriveranno come prestiti a tasso agevolato. I fondi verranno concessi due volte l’anno, seguendo le richieste del governo di Chișinău, e la Commissione Europea verificherà se le condizioni del piano di riforma sono state rispettate. Il piano prevede lo sviluppo delle infrastrutture e l’aumento dell’assistenza finanziaria, l’integrazione progressiva della Moldova sul mercato unico dell’UE, nonché l’attuazione di riforme socioeconomiche fondamentali.
UE – Il ministro delle Finanze romeno, Tanczos Barna, ha partecipato a Bruxelles alla riunione del Consiglio Affari Economici e Finanziari. Sul tavolo temi come la competitività e il miglioramento dell’ambiente imprenditoriale, la cooperazione in campo fiscale, l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, il meccanismo di ripresa e resilienza. La Commissione ha presentato ai ministri il pacchetto Omnibus, il cui obiettivo è di contribuire al raggiungimento di una riduzione degli oneri amministrativi di almeno il 25% e del 35% per le piccole e medie imprese. Per quanto riguarda l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, i ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione in corso, riguardo all’impatto economico e finanziario dell’aggressione, compresa l’applicazione di eventuali sanzioni. I ministri hanno presentato anche il bilancio dell’applicazione del Meccanismo di ripresa e resilienza.