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11.03.2024 (aggiornamento)

Governo: via libera al calendario elezioni accorpate del 9 giugno/Proteste: dipendenti del settore sanitario in piazza a Bucarest

11.03.2024 (aggiornamento)
11.03.2024 (aggiornamento)

, 11.03.2024, 21:06

Elezioni – Via libera del Governo di Bucarest alla decisione che stabilisce il calendario delle elezioni accorpate del prossimo 9 giugno. Secondo l’ordinanza d’urgenza riguardante lo svolgimento simultaneo delle elezioni europee ed amministrative, recentemente adottata dall’Esecutivo, gli eletti locali potranno candidarsi da parte di un’altra formazione politica se annunciano 45 giorni prima della data delle elezioni. D’altra parte, i leader dell’alleanza Destra Unita (opposizione) hanno sollecitato al Difensore CIvico di segnalare alla Corte Costituzionale l’ordinanza d’urgenza relativa all’accorpamernto delle europee con le amministrative. Secondo i rappresentanti dell’alleanza, nella normativa adottata sono stati individuati provvedimenti che non rispetterebbero la Costituzione e alcune decisioni anteriori della Corte.

 

Proteste – I dipendenti del sistema sanitario hanno protestato davanti alle sedi del Governo, del Ministero del Lavoro, del Ministero della Sanità e del Parlamento, rivendicando principalmente incrementi salariali. Alla protesta hanno partecipato alcune migliaia di sindacalisti, membri della Federazione Solidarietà Sanitaria. I dipendenti restano insoddisfatti, malgrado il via libera del Governo, la settimana scorsa, dell’aumento degli stipendi nel settore del 20% in due tranche uguali, questo mese e a  giugno. I rappresentanti sindacali ritengono  gli aumenti insufficienti, rilevando che le somme aggiuntive non sono in grado di coprire neanche il tasso d’inflazione.

 

Romania – Giappone – In occasione del primo anniversario della firma della Dichiarazione congiunta sull’istituzione del Partenariato Strategico tra Romania e Giappone, la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo giapponese, Yoko Kamikawa. Affrontati temi riguardanti i progetti economici, settoriali e culturali, nonchè le opportunità di sviluppo. Partendo dalla constatazione dell’interdipendenza delle situazioni di sicurezza,  i due ministri hanno esaminato anche gli ultimi sviluppi riguardanti l’Europa e l’Indo-Pacifico. Le parti hanno sottolineato il fermo sostegno della Romania e del Giappone all’Ucraina, nonchè il contributo di ciascun paese all’attenuazione degli effetti negativi provocati della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche nei confronti degli stati confinanti.

 

Roşia Montană – La società canadese Gabriel Resources ha a disposizione quattro mesi per contestare la decisione del  Centro Internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti di Washigton a favore della Romania nel caso Roşia Montană. Nel fascicolo, l’investitore aveva sollecitato un risarcimento di 6,7 miliardi di euro, dopo che lo Stato romeno ha bloccato il progetto di costruire nella zona – nel frattempo inserita nel patrimonio dell’UNESCO – la più grande miniera d’oro d’Europa, dalla quale intendeva estrarre circa 300 tonnellate d’oro e oltre 1.600 tonnellate di argento. Il tribunale ha deciso che la Romania non deve pagare alcun tipo di risarcimento, mentre i canadesi sono obbligati a pagare spese giudiziarie per un valore di circa 2,4 milioni di euro. L’Esecutivo di Bucarest ha accolto con favore la decisione, ringraziando tutti coloro che sono impegnati nella difesa degli interessi dello Stato.

 

Romania-Montenegro – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, riceverà domani a Bucarest il suo omologo montenegrino, Jakov Milatovic. Sul tavolo, temi come lo sviluppo delle relazioni bilaterali o la cooperazione settoriale, lo sviluppo del commercio e  dell’interconnettività, la sicurezza informatica, gli affari interni e la giustizia, la protezione civile, l’istruzione e la ricerca. In occasione dell’incontro, il presidente Iohannis ribadirà la posizione ferma della Romania per il proseguimento del processo d’integrazione europea dei paesi dei Balcani occidentali, sottolineando il costante sostegno di Bucarest al percorso europeo del Montenegro. I due capi di stato esamineranno anche la situazione della sicurezza a livello regionale, alla luce dell’ottima collaborazione tra Romania e Montenegro nel campo della difesa, come stati membi della NATO.

 

Fondi europei  – La Romania ha ricevuto 642 milioni di euro dalla Commissione Europea per il Programma di Transizione Giusta – FTJ STEP, un prefinanziamento eccezionale nell’ambito della piattaforma “Tecnologie Strategiche per l’Europa” (STEP). Lo ha annunciato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Adrian Câciu, precisando che la piattaforma sosterrà lo sviluppo dell’industria europea incentivando gli investimenti nelle tecnologie critiche in Europa. Secondo il ministro, finora la Romania ha ricevuto 1,23 miliardi di euro nell’ambito della Politica di Coesione 2021-2027 ed entro la fine di quest’anno avrà a disposizione almeno 5 miliardi di euro dalla nuova Politica di Coesione.

 

Moldova – La Corte Costituzionale di Chișinău ha deciso che la formula “lingua romena” resta in tutta la legislazione della Repubblica di Moldova, compresa la Costituzione, i magistrati bocciando la contestazione inoltrata dai deputati socialisti e comunisti, riferisce Radio Chișinău. Alla fine del mese di marzo dello scorso anno, i deputati del Blocco dei Comunisti e Socialisti (BCS) hanno sollecitato alla Corte Costituzionale di verificare la costituzionalità della decisione di cambiare il nome della lingua di stato dal moldavo al romeno, in tutta la legislazione della Moldova, compresa la Costituzione. L’argomentazione principale degli autori è che il gruppo parlamentare del partito Azione e Solidarietà (PAS, al governo) ha cambiato la Costituzione con i voti della maggioranza semplice dei deputati e non con due terzi dei voti. La bozza è stata votata l’anno scorso dal Parlamento di Chișinău in lettura finale ed è stata promulgata dalla presidente Maia Sandu.

 

NATO – La Romania sostiene pienamente la politica delle “Porta aperte” dell’Alleanza Nord Atlantica e “l’adesione della Svezia dimostra che la porta della NATO rimane aperta e che insieme siamo più forti”, ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr. La cerimonia di innalzamento delle bandiere di Svezia, Romania e NATO si è svolta alla sede del Ministero, in occasione dell’adesione della Svezia all’Alleanza, alla presenza del ministro e dell’ambasciatore svedese a Bucarest, Teresa Hyden. Angel Tîlvăr ha dichiarato che la Svezia, come membro della NATO, contribuirà ugualmente sia allo sviluppo delle politiche e delle decisioni dell’Alleanza, sia al consolidamento delle forze alleate. Dal canto suo, Therese Hyden ha dichiarato che con l’ingresso nella NATO, l’Alleanza Nord Atlantica sarà più forte e la Svezia più sicura.

 

Tennis – Dopo una pausa di oltre un anno, torna in campo la tennista romena Simona Halep, ex n. 1 WTA. La Halep partecipa al torneo WTA di Miami, senza un ranking, ma beneficiando di una wildcard da parte degli organizzatori. La romena ha ricevuto il diritto di tornare in campo, dopo che il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna gli ha ridotto la squalifica per doping da 4 anni a 9 mesi. La sportiva è riuscita a provare che la sostanza vietata ingerita involontariamente proveniva da un integratore alimentare contaminato.

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