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11.02.2021 (aggiornamento)

Istruzione — La situazione dopo la riapertura delle scuole in Romania è buona. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, dopo colloqui con il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, aggiungendo che oltre due milioni di alunni sono tornati nelle aule l’8 febbraio, cioè il 70% degli alunni in Romania, mentre gli altri continuano le lezioni online. Il presidente ha ammonito che la pandemia non è finita, anche se la Romania si trova adesso in una fase di plateau. Iohannis ha aggiunto che le restrizioni vanno rispettate ancora ed ha esortato i romeni a vaccinarsi. Durante i colloqui con il ministro dell’Istruzione, il presidente ha accennato anche al finanziamento dell’insegnamento dai fondi di cui la Romania beneficerà tramite il Meccanismo Europeo per la Ripresa e la Resilienza e che possono cambiare radicalmente le scuole. Stando al capo dello stato, i fondi europei possono essere investiti nella digitalizzazione, nella modernizzazione delle unità di insegnamento, ma anche nell’introduzione del concetto di “scuole verdi “.

11.02.2021 (aggiornamento)
11.02.2021 (aggiornamento)

, 11.02.2021, 19:23

Istruzione — La situazione dopo la riapertura delle scuole in Romania è buona. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, dopo colloqui con il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, aggiungendo che oltre due milioni di alunni sono tornati nelle aule l’8 febbraio, cioè il 70% degli alunni in Romania, mentre gli altri continuano le lezioni online. Il presidente ha ammonito che la pandemia non è finita, anche se la Romania si trova adesso in una fase di plateau. Iohannis ha aggiunto che le restrizioni vanno rispettate ancora ed ha esortato i romeni a vaccinarsi. Durante i colloqui con il ministro dell’Istruzione, il presidente ha accennato anche al finanziamento dell’insegnamento dai fondi di cui la Romania beneficerà tramite il Meccanismo Europeo per la Ripresa e la Resilienza e che possono cambiare radicalmente le scuole. Stando al capo dello stato, i fondi europei possono essere investiti nella digitalizzazione, nella modernizzazione delle unità di insegnamento, ma anche nell’introduzione del concetto di “scuole verdi “.



Previsioni economiche — La Commissione Europea anticipa che la Romania registrerà una crescita economica del 3,8% nel 2021 e del 4% nel 2022, secondo le previsioni economiche d’inverno rese pubbliche oggi. L’inflazione aumenterà al 2,6% quest’anno e registrerà un leggero calo al 2,4% l’anno prossimo. Stando alla Commissione, il consumo privato dovrebbe aumentare nella seconda metà dell’anno, grazie ai vaccini. D’altra parte, a Bucarest, l’Istituto Nazionale di Statistica ha annunciato, oggi, uno stipendio medio netto, a dicembre dell’anno scorso, pari a 3.620 lei (circa 740 euro), in aumento di oltre 200 lei rispetto al precedente mese (circa 41 euro). I più alti valori sono stati registrati nell’industria della lavorazione del greggio, mentre i più bassi nel settore alberghiero e nella ristorazione. Nel settore pubblico, ci sono state crescite dello stipendio medio netto nella salute, assistenza sociale e amministrazione pubblica e cali nell’istruzione.



Fondi europei per la ripresa — Il Parlamento Europeo ha approvato ieri il Meccanismo per la ripresa e la resilienza, volto ad aiutare gli stati membri a contrastare gli effetti economici e sociali della pandemia di Covid-19. Si tratta del più importante elemento del pacchetto di stimoli afferente al dispositivo europeo per la ripresa Next Generation EU. Saranno messi a disposizione 672,5 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni e prestiti, di cui alla Romania spettano 30,44 miliardi. Il ministro delle Finanze romeno, Alexandru Nazare, ha dichiarato che le autorità di Bucarest sono in permanente dialogo con la Commissione Europea per portare a compimento il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, in base al quale saranno approvati i fondi.



Romania-UE — Il premier romeno, Florin Cîţu, ha incontrato oggi, nel primo giorno della sua visita a Bruxelles, il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli e i leader dei gruppi politici del Legislativo europeo. Secondo un comunicato dell’Esecutivo di Bucarest, all’incontro con il presidente del PE, il premier romeno ha sottolineato l’importanza di una stretta cooperazione a livello europeo in vista della gestione della pandemia e delle sue conseguenze anche nel prossimo periodo. Egli ha accennato all’importanza del successo delle campagne vaccinali degli stati membri e alla necessità di mantenere la funzionalità del Mercato Interno e dello spazio europeo di libera circolazione. Florin Cîţu ha ringraziato per il sostegno offerto dal Parlamento Europeo all’adesione della Romania all’area Schengen, mentre David Sassoli ha ribadito il sostegno dell’istituzione europea in tal senso. In piano economico, il premier romeno ha sottolineato l’importanza dell’implementazione dei nuovi dispositivi finanziari per garantire una crescita economica forte. D’altra parte, il premier romeno ha accennato alla priorità concessa alla confinante Moldova e al sostegno per la gestione della pandemia e per il processo di riforma democratica e pro-europea. Il presidente del Parlamento Europeo ha espresso l’apprezzamento per l’aiuto offerto dalla Romania a Chisinau, anche tramite la donazione di circa 200.000 dosi di vaccino anti-COVID-19. Sempre oggi, il premier Florin Cîţu ha avuto incontri con i leader dei gruppi politici europei del Parlamento Europeo.



Coronavirus — Il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha proposto la proroga dello stato di allerta in Romania di altri 30 giorni, a cominciare dal 12 febbraio, il mantenimento delle attuali restrizioni e l’inserimento dei focolai di Covid-19 nel calcolo d ell’incidenza della diffusione del virus. Altri 2644 nuovi contagi dal nuovo coronavirus sono stati riferiti oggi a livello nazionale. Il numero totale sale a 755.000, mentre quello dei decessi è arrivato a 19.200. Al momento, 958 persone sono ricoverate nelle terapie intensive. Continua intanto la campagna di vaccinazione. La Romania ha superato oggi la soglia di un milione di dosi di vaccino anti-Covid somministrate dall’inizio della campagna vaccinale. Più di 330.000 persone hanno ricevuto anche la seconda dose. Dall’inizio della campagna, il 27 dicembre scorso, sono state immunizzate oltre 675.000 persone, la maggior parte con dosi Pfizer/BioNTech, però vengono somministrati anche vaccini prodotti da Moderna e AstraZeneca.



Incendio ospedale — Altre due persone hanno perso la vita in seguito all’incendio scoppiato il 29 gennaio scorso all’Istituto Nazionale di Malattie Infettive “Matei Balş” di Bucarest, il che fa salire il numero delle vittime a 20, ha annunciato oggi il Ministero della Salute romeno. Venerdì scorso, il Procura presso il Tribunale di Bucarest ha annunciato di aver finito le indagini sul posto dell’incendio. E’ stata portata a compimento anche la procedura per stabilire l’identità dei pazienti carbonizzati. Finora sono state ascoltate 33 persone, personale medico, amministrativo, agenti di polizia che hanno partecipato all’intervento iniziale e parenti delle vittime. Una tragedia simile è accaduta anche lo scorso novembre, all’ospedale di emergenza di Piatra Neamţ (nord-est), in seguito alla quale 10 malati hanno perso la vita.



Moldova — Il Parlamento della Moldova ha bocciato, oggi, l’investitura di un governo guidato da Natalia Gavriliţa. Nessun deputato ha votato a favore del gabinetto e del programma proposto dalla candidata designata dalla presidente della Moldova, la pro-europea Maia Sandu. Stando a Radio Chisinau, Natalia Gavriliță, aveva sollecitato che non fosse votata, affinché si potessero organizzare elezioni poliche anticipate. Secondo la legislazione moldava, se il governo non viene insediato dopo almeno due tentativi, il Parlamento deve essere sciolto. L’esecutivo di Chișinău è presieduto, ad interim, dal ministro degli Esteri in carica, Aureliu Ciocoi, dopo che l’ex premier, Ion Chicu, ha rassegnato le dimissioni il 23 dicembre 2020, nell’ultimo giorno di mandato dell’ex presidente pro-russo Igor Dodon.



Cinema — Il documentario “colectiv”, del regista romeno Alexander Nanau, è stato inserito sulla short list delle nomination agli Oscar in due categorie: al miglior documentario e al miglior lungometraggio in lingua straniera. E’ la prima volta che una produzione romena arriva nella tappa finale delle nomination in due categorie dei premi assegnati dall’Accademia Americana del Cinema. La pellicola parla di un’indagine giornalistica sulla corruzione nel sistema sanitario romeno. Il film “colectiv” è stato designato il migliore documentario ai premi dell’Accademia Europea del Cinema, ma anche a quelli del Circolo dei Critici di Cinema di Londra.



Meteo — Allarme giallo di temperature in calo, vento forte, neve e ghiaccio valido per tutto il Paese fino a lunedì mattina. Fino a domani pomeriggio è in vigore anche un allarme arancione di vento forte e bufere di neve nelle zone montane del centro. Le massime saranno comprese tra -10 e -2 gradi centigradi.

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