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11.02.2014

Bucarest — I leader dell’Unione Social-Liberale, la coalizione di centro-sinistra al governo in Romania, non hanno raggiunto oggi alcun’intesa sulla nuova struttura e formula di governo. Il premier Victor Ponta, il leader socialdemocratico, ha dichiarato di aver proposto una variante in cui il liberale Klaus Iohannis, l’attuale sindaco di Sibiu (centro), diventi ministro dell’interno e vicepremier, ma anche che il Governo abbia quattro vicepremier, che rappresentino tutti i partiti dell’USL. Un nuovo round di negoziati avrà luogo domani. Oltre alla carica di ministro dell’interno, sono vacanti anche quelle di ministri dell’Economia, delle Finanze e della Salute.

11.02.2014
11.02.2014

, 11.02.2014, 15:48

Bucarest — I leader dell’Unione Social-Liberale, la coalizione di centro-sinistra al governo in Romania, non hanno raggiunto oggi alcun’intesa sulla nuova struttura e formula di governo. Il premier Victor Ponta, il leader socialdemocratico, ha dichiarato di aver proposto una variante in cui il liberale Klaus Iohannis, l’attuale sindaco di Sibiu (centro), diventi ministro dell’interno e vicepremier, ma anche che il Governo abbia quattro vicepremier, che rappresentino tutti i partiti dell’USL. Un nuovo round di negoziati avrà luogo domani. Oltre alla carica di ministro dell’interno, sono vacanti anche quelle di ministri dell’Economia, delle Finanze e della Salute.



Bucarest — Il progetto di modifica del Codice Stradale romeno non ha ricevuto il numero di voti necessario per il via libera dalle commissioni di specialità del Senato. A favore si sono pronunciati solo i rappresentanti del Partito Socialdemocratico, mentre i senatori liberali e democratico-liberali hanno votato contro oppure si sono astenuti. Secondo la bozza, la velocità massima legale nelle località e fuori le località aumenterebbe e sarebbero modificate alcune procedure di inflizione delle multe. Inoltre il nuovo progetto prevede multe fino a 9.600 lei (2.000 euro) per reati come l’attraversamento col semaforo rosso o l’inosservanza delle regole di attraversamento delle ferrovie.



Bucarest — La Romania rimpiange profondamente la decisione della Svizzera di limitare l’immigrazione. Lo ha dichiarato oggi il ministro romeno degli esteri, Titus Corlăţean, dopo che, domenica, il 50,3% degli svizzeri hanno votato, al referendum, a favore della reintroduzione delle quote gli immigrati provenienti soprattutto dall’UE. Il capo della diplomazia di Bucarest ha ricordato la posizione dell’Unione Europea, secondo la quale la libertà di movimento nello spazio europeo allargato è un valore fondamentale. La Romania — ha aggiunto il ministro Titus Corlatean — si coordinerà con i partner europei quando sarà fatta un’analisi e saranno prese delle decisioni. Dopo il referendum, Bruxelles ha precisato che riesaminerà i rapporti con la Svizzera.



Bucarest — L’interscambio commerciale tra la Francia e la Romania ha toccato un livello record nel 2013, superando 7 miliardi di euro. Lo ha dichiarato l’Ambasciatore francese a Bucarest, Philippe Gustin, al Forum d’Affari “Francia – Europa Sud-Orientale”, aggiungendo che il suo Paese si piazza al terzo posto tra i partner economici della Romania. All’evento, organizzato dalla Missione Economica UBIFRANCE dell’Ambasciata francese, partecipano più di 300 compagnie di 14 Paesi, autorità romene e gli ambasciatori dei Paesi sud-est europei accreditati a Bucarest. Le compagnie presenti operano nei settori: infrastruttura, trasporti, energia, industria automobilistica, tutela ambientale, agricoltura e industria alimentare, e-commerce, IT&C, equipaggiamenti medici. Gli imprenditori francesi hanno l’occasione di incontrare potenziali partner dell’Europa Sud-Orientale, una regione con 70 milioni di abitanti e un importante potenziale di crescita economica.



Bucarest — Il commissario europeo all’agricoltura e allo sviluppo rurale Dacian Cioloş, in visita a Bucarest, ha incontrato oggi il premier Victor Ponta e il ministro dell’agricoltura Daniel Constantin. In agenda: la nuova politica agricola comune dell’UE e il modo in cui la Romania la utilizzerà per continuare lo sviluppo dell’agricoltura. Il 2013 è stato un anno eccellente, ha precisato il premier Ponta, in cui per la prima volta le esportazioni romene di prodotti agro-alimentari hanno superato le importazioni. Il capo dell’esecutivo di Bucarest si è detto a favore della modernizzazione dell’agricoltura e del sostegno all’agricoltura biologica.



Bucarest — L’Istituto per l’Investigazione dei Crimini del Comunismo e la Memoria dell’Esilio Romeno ha chiesto alla Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di avviare linchiesta penale contro un ex boia comunista, comandante di un campo di lavoro, accusato di crimini contro l’umanità. L’Istituto spiega che Florian Cormoş (87 de ani), già capo del campo di lavoro di Cernavoda (sud-est), tra dicembre 1952 e aprile 1953, ha imposto un regime di sterminio, che ha incluso, torture e privazione di cibo e di assistenza medica. Secondo la requisitoria, Florian Cormoş è responsabile della morte di 115 oppositori del regime comunista. Cormoş è il quarto boia comunista identificato dall’IICMER su una lista di 35 nomi.



Bucarest — Il Consiglio Nazionale per il Contrasto della Discriminazione ha inflitto al presidente romeno Traian Basescu la terza multa negli ultimi sette anni, per una dichiarazione nei confronti dei rrom. Stando al Consiglio, tramite la sua affermazione, il capo dello stato ha discriminato i rrom ed ha trasgredito il loro diritto alla dignità. Nel 2010, durante una visita in Slovenia, il presidente Basescu ha dichiarato che “molti rrom, tradizionalmente vivono di quello che rubano”. Numerose ONG del Paese impegnate nella difesa dei diritti dell’uomo hanno detto che tale affermazione è un nuovo episodio di stigmatizzazione della minoranza rrom da parte di alti responsabili politici. Ufficialmente, in Romania vivono circa 620.000 rrom, però le stesse ONG sostengono che infatti la minoranza rrom conta circa due milioni di membri.



Madrid — Il ministro con delega ai romeni del mondo, Cristian David, ha incontrato a Madrid i rappresentanti della stampa in lingua romena della Spagna. Oltre al sostegno alla partecipazione dei romeni alla vita sociale e ai progetti a carattere identitario, David ha auspicato l’esistenza di una campagna per il miglioramento dell’immagine della comunità. Sempre oggi, Cristian David ha svolto colloqui con rappresentanti del Governo e del Parlamento di Madrid. I romeni di Spagna rappresentano la più numerosa comunità straniera del Paese, il loro numero ammontando a un milione di persone.


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