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11.01.2019

Presidenza — L’esercitazione per la prima volta, da parte della Romania, della presidenza di turno del Consiglio dell’UE sarà un’opportunità per Bucarest di riaffermare il suo impegno a favore del consolidamento del progetto europeo — lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, durante un incontro con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e con i membri del Collegio dei Commissari. Il capo dello stato romeno ha aggiunto inoltre che l’esercitazione di questa presidenza metterà in risalto il fatto che la Romania desidera avere un mandato di successo che punti su risultati concreti, che contribuisca all’avanzamento dell’agenda europea, prendendo in considerazione anche il complesso contesto dei prossimi sei mesi. Dal canto suo, Jean-Claude Juncker si è detto convinto che esistono tutte le chance affinché la Romania abbia un primo mandato di successo alla presidenza del Consiglio dell’UE, ma ha sottolineato che non vanno esportati in Europa conflitti interni”. La presidenza romena del Consiglio dell’UE deve offrire speranza e si svolge in un momento difficile per l’Europa, per cui la presidenza romena conoscerà più episodi diversi, ha dichiarato ancora il capo della Commissione Europea. Jean-Claude Juncker e i membri del Collegio dei Commissari, presenti a Bucarest ieri e oggi, si sono incontrati anche con la premier Viorica Dăncilă. Il capo dell’Esecutivo di Bucarest ha sottolineato che l’approcio costante e le iniziative della Commissione Europea per la realizzazione di un’Unione più forte e più efficace nell’ottenere risultati concreti per tutti i cittadini europei corrisponde pienamente alla prospettiva e agli obiettivi che la Romania desidera promuovere durante la sua presidenza del Consiglio dell’UE. La visita dei membri della Commissione Europea a Bucarest giunge nel contesto dell’assunzione ufficiale da parte della Romania della presidenza di turno del Consiglio dell’UE, celebrata, ieri sera, all’Auditorium romeno di Bucarest tramite discorsi sull’importanza di questo momento e sul luogo della Romania nell’UE.

11.01.2019
11.01.2019

, 11.01.2019, 16:55

Presidenza — L’esercitazione per la prima volta, da parte della Romania, della presidenza di turno del Consiglio dell’UE sarà un’opportunità per Bucarest di riaffermare il suo impegno a favore del consolidamento del progetto europeo — lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, durante un incontro con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e con i membri del Collegio dei Commissari. Il capo dello stato romeno ha aggiunto inoltre che l’esercitazione di questa presidenza metterà in risalto il fatto che la Romania desidera avere un mandato di successo che punti su risultati concreti, che contribuisca all’avanzamento dell’agenda europea, prendendo in considerazione anche il complesso contesto dei prossimi sei mesi. Dal canto suo, Jean-Claude Juncker si è detto convinto che esistono tutte le chance affinché la Romania abbia un primo mandato di successo alla presidenza del Consiglio dell’UE, ma ha sottolineato che non vanno esportati in Europa conflitti interni”. La presidenza romena del Consiglio dell’UE deve offrire speranza e si svolge in un momento difficile per l’Europa, per cui la presidenza romena conoscerà più episodi diversi, ha dichiarato ancora il capo della Commissione Europea. Jean-Claude Juncker e i membri del Collegio dei Commissari, presenti a Bucarest ieri e oggi, si sono incontrati anche con la premier Viorica Dăncilă. Il capo dell’Esecutivo di Bucarest ha sottolineato che l’approcio costante e le iniziative della Commissione Europea per la realizzazione di un’Unione più forte e più efficace nell’ottenere risultati concreti per tutti i cittadini europei corrisponde pienamente alla prospettiva e agli obiettivi che la Romania desidera promuovere durante la sua presidenza del Consiglio dell’UE. La visita dei membri della Commissione Europea a Bucarest giunge nel contesto dell’assunzione ufficiale da parte della Romania della presidenza di turno del Consiglio dell’UE, celebrata, ieri sera, all’Auditorium romeno di Bucarest tramite discorsi sull’importanza di questo momento e sul luogo della Romania nell’UE.



Papa — Sua Santità Papa Francesco si recherà per una visita apostolica in Romania, Paese a maggioranza ortodossa, dal 31 maggio al 2 giugno — lo hanno reso pubblico oggi il Vaticano e l’Amministrazione Presidenziale di Bucarest. Il Papa visiterà la Capitale, le città di Iaşi (nord-est) e Blaj (centro), nonché il santuario mariano di Şumuleu Ciuc (centru). In un comunicato, la Conferenza Episcopale Cattolica di Romania precisa che la visita avrà, in primo luogo, un carattere pastorale, ma anche importanti valenze ecumeniche e si svolgerà sotto lo slogan Andiamo insieme!”. I vescovi cattolici di Romania auspicano che la visita del Sommo Pontefice porti alla Romania l’ispirazione di unificare tutto quello che è buono e valoroso a favore del Paese e del bene comune, ma anche la volontà del dialogo tra le Chiese cristiane basato sul rispetto della diversità. Papa Francesco è il secondo Papa a visitare la Romania, dopo che, nel 1999, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II era stato il primo capo della Chiesa Cattolica a recarsi in un Paese a maggioranza ortodossa dopo il Grande Scisma del 1054.



Iniziativa — E’ stata lanciata oggi nell’UE l’Iniziativa Civica “Europe CARES”, un evento tramite il quale i genitori di bambini disabili di 7 stati membri, tra cui anche la Romania, hanno deciso di far sentire la propria voce e lottare per il diritto dei loro figli all’educazione inclusiva di qualità. Attualmente, l’UE non ha una legislazione dedicata all’istruzione delle persone con disabilità, fatto che porta a numerosi problemi, tra cui l’esclusione e la segregazione. Mancano pure le misure di sostegno e integrazione degli alunni disabili nel sistema d’istruzione generale obbligatoria. In Romania, negli ultimi 8 anni, il Centro Europeo per i Diritti dei Bambini Disabili ha aiutato più di 1.000 bambini ad ottenere il diritto all’istruzione. Nel mondo vivono oltre 70 milioni di persone con disabilità.



Trasportatori — Rappresentanti dei trasportatori romeni hanno protestato oggi davanti alla Rappresentanza della Commissione Europa a Bucarest contro le nuove regolamentazioni europee in questo settore. Ad organizzare le proteste è stata l’Unione Nazionale dei Trasportatori Stradali, la quale ha precisato che l’effetto a medio e lungo termine di tali misure sarebbe una segregazione tra l’Ovest e l’Est dell’Europa. Così, stando ai protestatari, aumenteranno, tra l’altro, i costi di operazione, mentre le tasse e le imposte saranno pagate sul territorio degli stati dove vanno gli autisti. Le proteste hanno coinciso con la visita a Bucarest del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker, e del Collegio dei Commissari, per attirare l’attenzione degli esponenti europei, ma anche del Governo di Bucarest sul pericolo che i trasportatori considerano che rappresenti questo nuovo pacchetto di regolamentazioni. Proteste simili dei trasportatori dell’Est dell’UE si sono svolte giovedì a Bruxelles. Di conseguenza, la Commissione per i trasporti del Parlamento Europeo ha rinunciato ad una serie di proposte considerate discriminatorie dai trasportatori est-europei.



Romania-Francia — La premier romena, Viorica Dăncilă, ha svolto ieri colloqui con la ministra con delega agli affari europei della Francia, Nathalie Loiseau. Sono stati sottolineati i rapporti di stretta collaborazione tra i due Paesi in numerosi settori, che riflettono il Partenariato Strategico tra la Romania e la Francia. Il capo dell’Esecutivo romeno ha affermato che la Stagione Francia-Romania, inaugurata di recente, offre un’eccellente occasione per presentare, in entrambi i Paesi, numerose immagini contemporanee della Romania e della Francia, di vari settori di attività anche per rafforzare la cooperazione bilaterale nel campo della cultura, della scienza e dell’economia. Viorica Dăncilă ha inoltre ricordato l’importante comunità romena in Francia e il suo grande contributo all’approfondimento dei rapporti economici bilaterali e allo sviluppo di entrambi gli stati.



Dentisti — Con 83 dentisti per ogni centomila abitanti, la Romania si annovera tra gli stati dell’Unione Europea che, nel 2016, avevano il maggiore numero di medici dentisti rapportato alla popolazione — lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Ufficio Europeo di Statistica (Eurostat). Il numero più basso si registrava in Polonia – 33. D’altra parte, Malta aveva la maggiore numero di farmacisti in possesso del diploma di laurea per ogni 100.000 abitanti, cioè 133, mentre il numero più basso si registrava in Olanda – 21. Il maggiore numero di specialisti in fisioterapia per ogni 100.000 abitanti si registrava in Germania – 225, mentre il più basso in Romania – 7. Nel 2016, nell’UE lavoravano oltre 360.000 dentisti, 450.000 farmacisti e 550.000 specialisti in fisioterapia.

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