11.01.2015
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha partecipato a Parigi, accanto a decine di capi di stato e di governo dell’interno mondo, alla Marcia Repubblicana contro il terrorismo e alla memoria delle vittime dei recenti attentati avvenuti nella capitale francese. Il presidente Iohannis ha dichiarato in un comunicato che la sua presenza a Parigi rappresenta un segnale fermo del desiderio di impegno della Romania nella lotta al terrorismo e all’estremismo di qualsiasi tipo. Circa 200 persone hanno partecipato sabato, davanti all’Ambasciata di Francia a Bucarest, a una manifestazione organizzata dall’Associazione dei Francesi Espatriati, per osservare un momento di raccoglimento e condannare gli attentati di Parigi. L’ambasciatore François Saint-Paul ha ringraziato tutti, francesi e romeni, per il loro appoggio e compassione alla Francia, dimostrando di condividere valori comuni, quali la libertà e la tolleranza. 17 persone sono rimaste uccise nei tre giorni che hanno scosso la Francia, giornalisti della pubblicazione satirica Charlie Hebdo, poliziotti, ma anche civili presi in ostaggio nel supermercato. I tre jihadisti sono morti nel doppio blitz antiterroristico delle teste di cuoio francesi.
România Internațional, 11.01.2015, 13:41
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha partecipato a Parigi, accanto a decine di capi di stato e di governo dell’interno mondo, alla Marcia Repubblicana contro il terrorismo e alla memoria delle vittime dei recenti attentati avvenuti nella capitale francese. Il presidente Iohannis ha dichiarato in un comunicato che la sua presenza a Parigi rappresenta un segnale fermo del desiderio di impegno della Romania nella lotta al terrorismo e all’estremismo di qualsiasi tipo. Circa 200 persone hanno partecipato sabato, davanti all’Ambasciata di Francia a Bucarest, a una manifestazione organizzata dall’Associazione dei Francesi Espatriati, per osservare un momento di raccoglimento e condannare gli attentati di Parigi. L’ambasciatore François Saint-Paul ha ringraziato tutti, francesi e romeni, per il loro appoggio e compassione alla Francia, dimostrando di condividere valori comuni, quali la libertà e la tolleranza. 17 persone sono rimaste uccise nei tre giorni che hanno scosso la Francia, giornalisti della pubblicazione satirica Charlie Hebdo, poliziotti, ma anche civili presi in ostaggio nel supermercato. I tre jihadisti sono morti nel doppio blitz antiterroristico delle teste di cuoio francesi.
Parigi — Oltre un milione di persone hanno partecipato alla grande marcia contro il terrore a Parigi. Oltre alla manifestazione, nella capitale francese è stata organizzata anche una riunione internazionale sul terrorismo. I ministri dell’Interno di 11 Paesi europei e il ministro della Giustizia americano, Eric Holder, hanno concordato di consolidare la cooperazione nel controllo dei viaggi dei combattenti stranieri e nella lotta contro i vettori della radicalizzazione”, soprattutto via internet. Inoltre, i partecipanti hanno espresso l’intenzione di rivedere il Trattato di Schengen per migliorare i controlli alle frontiere esterne dell’UE. Sabato, il premier francese Manuel Valls ha ammesso che si sono verificate delle crepe nell’impianto di identificazione delle persone sospettabili di commettere attentati.
Bucarest — Il senatore liberale Tudor Chiuariu, ex ministro della Giustizia in Romania, è indagato sotto controllo giudiziario in un fascicolo sulla restituzione illegale di foreste, con l’accusa di concussione, riciclaggio di denaro e associazione per delinquere. Stando ai procuratori anticorruzione, Chiuariu ha preteso 2 milioni di euro per intervenire presso il prefetto della provincia di Bacau (est) per la restituzione di oltre 43.000 ettari di foreste. Nello stesso dossier sono arrestati gli ex deputati socialdemocratici Viorel Hrebenciuc e Ioan Adam. Inchieste penali sono state avviate anche contro i senatori socialdemocratici Dan Sova e Ilie Sarbu, nonchè contro il direttore generale dell’Ente Nazionale delle Risorse Boschive, Adam Craciunescu. I danni arrecati all’Ente superano i 300 milioni di euro.
Bucarest — La Banca Centrale della Romania ha ridotto il tasso di interesse di politica monetaria dal 2,75 al 2,5%, un minimo storico. Inoltre, la Banca ha deciso di mantenere gli attuali livelli dei tassi minimi obbligatori applicabili ai passivi in lei e valuta delle istituzioni di credito. Il tasso medio annuo dell’inflazione, determinato in base all’indice armonizzato dei prezzi al consumo, rilevante per valutare il processo di convergenza con l’Unione Europa, si è mantenuto all’1,4%. Il tasso di cambio della moneta nazionale nei confronti dell’euro si è mantenuto stabile lungo il 2014, e il ritmo annuo di crescita dei mutui in moneta nazionale è aumentato.