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10.12.2017

Bucarest – Il Parlamento romeno si riunisce domani in seduta solenne per rendere omaggio a Re Michele, il quale si è spento il 5 dicembre in Svizzera, all’età di 96 anni. I romeni continuano a deporre fiori e candele alle residenze della Casa Reale in Romania e Svizzera. Le spoglie di Sua Maestà saranno rimpatriate il 13 dicembre. Le autorità hanno indetto tre giorni di lutto nazionale, dal 14 al 16 dicembre. Re Michele, l’ultimo dei quattro sovrani di Romania, sarà sepolto il 16 dicembre a Curtea de Argeş (sud), la necropoli reale dove risposano anche i suoi antenati e la consorte, la Regina Ana, deceduta lo scorso anno. Ai funerali sono attese numerose personalità del Paese e dall’estero. Gli storici attribuiscono a Re Michele il merito di aver accorciato di sei mesi la durata della seconda Guerra mondiale, grazie alla decisione di arrestare il dittatore fascista Ion Antonescu e di far schierare la Romania con l’alleanza antinazista. Costretto dai comunisti ad abdicare nel 1947, il Re è tornato in Patria appena dopo il crollo del comunismo. Michele I ha sostenuto l’ingresso della Romania nella NATO e nell’UE presso le grandi cancellerie occidentali.

10.12.2017
10.12.2017

, 10.12.2017, 14:48

Bucarest – Il Parlamento romeno si riunisce domani in seduta solenne per rendere omaggio a Re Michele, il quale si è spento il 5 dicembre in Svizzera, all’età di 96 anni. I romeni continuano a deporre fiori e candele alle residenze della Casa Reale in Romania e Svizzera. Le spoglie di Sua Maestà saranno rimpatriate il 13 dicembre. Le autorità hanno indetto tre giorni di lutto nazionale, dal 14 al 16 dicembre. Re Michele, l’ultimo dei quattro sovrani di Romania, sarà sepolto il 16 dicembre a Curtea de Argeş (sud), la necropoli reale dove risposano anche i suoi antenati e la consorte, la Regina Ana, deceduta lo scorso anno. Ai funerali sono attese numerose personalità del Paese e dall’estero. Gli storici attribuiscono a Re Michele il merito di aver accorciato di sei mesi la durata della seconda Guerra mondiale, grazie alla decisione di arrestare il dittatore fascista Ion Antonescu e di far schierare la Romania con l’alleanza antinazista. Costretto dai comunisti ad abdicare nel 1947, il Re è tornato in Patria appena dopo il crollo del comunismo. Michele I ha sostenuto l’ingresso della Romania nella NATO e nell’UE presso le grandi cancellerie occidentali.

Bucarest – La bozza della Finanziaria e del budget della previdenza per il 2018 andranno la settimana prossima alle commissioni bilancio-finanza del Parlamento di Bucarest. Il voto finale è previsto per il 21 dicembre. La coalizione governativa PSD – ALDE sostiene che si tratta di una proiezione equilibrata e sostenibile, mentre l’opposizione denuncia i tempi troppo brevi per il dibattito e sostiene che la bozza della Finanziaria richiede numerosi miglioramenti. I calcoli si basano su una crescita economica del 5,5%, un’inflazione media annua del 3,1% e un deficit di bilancio inferiore al 3% del Pil. Il reddito salariale medio netto mensile previsto si aggira sui 2.600 lei (circa 570 euro). La sanità, l’istruzione e gli investimenti sono le priorità del budget, afferma il governo di Bucarest. D’altra parte, il deficit di bilancio potrebbe tornare a scendere a partire dal 2019, per arrivare all’1,45% del Pil nel 2021. Le stime sono incluse nel Rapporto sulla situazione macroeconomica elaborato dal Ministero delle Finanze, documento che accompagna la bozza della Finanziaria per l’anno prossimo.

XXX – La Romania ha speso solo l’1,1% di fondi europei stanziati nell’esercizio 2014-2020, precisamente 400,4 milioni di euro, nelle condizioni in cui stati come la Bulgaria e la Polonia hanno speso rispettivamente 7,5% e il 6,5%. Lo rilevano i dati della Commissione Europea, forniti su richiesta dell’agenzia stampa romena AGERPRES. La maggior parte dei fondi – circa 242 milioni di euro – sono stati impiegati attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. I Paesi che hanno speso fondi strutturali e di investimenti in meno rispetto alla Romania sono l’Austria (0,3%) e l’Irlanda (0,9%). L’Agerpres ricorda che il ministro con delega ai fondi europei, Marius Nica, ha dichiarato di recente che la Romania sarà presentata come esempio in materia di assorbimento dei fondi europei e ha valutato come abbastanza buona la percentuale del periodo 2007-2013, pari a circa l’89%. Il ministro sostiene che, per il periodo 2014-2020, 20 dei 27 stati membri si sono lamentati per la burocrazia e le procedure difficoltose nell’implementazione dei fondi europei.

Bucarest – Nuove proteste oggi a Bucarest e in altre città del Paese, contro l’attuale maggioranza e la modifica delle leggi sulla giustizia. Promosse dalla coalizione di sinistra e criticate con veemenza dalla società civile, ma anche dai capi delle principali istituzioni giudiziarie di Romania, le controverse leggi sulla giustizia sono in questi giorni al dibattito del Parlamento. Secondo il progetto della coalizione PSD-ALDE, il capo dello stato non può modificare le nomine per le cariche dirigenziali all’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, mantenendo invece le attribuzioni nella procedura per la nomina del procuratore generale e dei capi della Direzione Nazionale Anticorruzione e della Direzione per l’investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo. Inoltre, un magistrato non potrà più essere sospeso automaticamente dall’incarico se viene rinviato a giudizio. Sarà anche creata una sezione speciale che indagherà i magistrati accusati di reati connessi al campo della giustizia.

Bruxelles – Il segretario di stato al Ministero degli Esteri romeno, George Ciamba, parteciperà domani a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri (CAE). Un comunicato del MAE di Bucarest precisa che i temi che domineranno l’agenda riguardano le evoluzioni nel Medio Oriente e la situazione in Iraq. Inoltre, i ministri degli Esteri avranno una sessione di lavoro congiunta con i ministri dello Sviluppo degli stati membri UE, dedicata all’implementazione delle decisioni del vertice Unione Africana – UE, svoltasi a fine novembre ad Abidjan. Sempre domani, in margine alla riunione del CAE, i capi delle diplomazie comunitarie parteciperanno ad una colazione di lavoro ospitata dall’Alto Rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della CE, Federica Mogherini, che avrà come invitato speciale il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

XXX – Prima della visita che farà domani a Bruxelles, dove vedrà la responsabile della diplomazia UE, Federica Mogherini, e i ministri degli esteri dell’Unione, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato oggi a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron, nel contesto in cui la Francia ha esortato gli Stati Uniti a rianalizzare la decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele. Macron ha detto che Parigi disapprova l’iter della Casa Bianca, condannando allo stesso tempo qualsiasi minaccia alla sicurezza d’Israele. La Francia ritiene che un importante gesto verso la pace da parte d’Israele sarebbe la cessazione della costruzione di stabilimenti ebraici nei territorio palestinesi. Il conflitto israeliano-palestinese va risolto tramite negoziati e la soluzione dei due stati, ha aggiunto Macron. In precedenza, Netanyahu ha detto che la reazione dell’Europa alla decisione del presidente americano è ipocrita e svela doppi standard che non è disposto ad accettare. Federica Mogherini ha criticato l’annuncio della Casa Bianca, pari agli alleati europei degli Stati Uniti. Anche i ministri degli Esteri dei Paesi della Lega Araba hanno chiesto agli USA di annullare la decisione, in una risoluzione resa pubblica oggi, al termine di una riunione al Cairo. I ministri della Lega Araba hanno esortato la comunità internazionale a riconoscere uno stato palestinese avente come capitale Gerusalemme est, parte della città annessa nel 1967 da Israele.

Bucarest – Il presidente della piattaforma Romania 100, l’ex premier tecnico Dacian Ciolos, ha annunciato oggi che nascerà un partito da questa iniziativa creata da personalità che dicono di voler cambiare il modo in cui si fa la politica. Il partito verrà presentato nei prossimi mesi e sarà aperto alla collaborazione con l’opposizione di destra. Dacian Ciolos ha presieduto un governo tecnico tra novembre 2015 e gennaio 2017, quando la nuova maggioranza è stata costituita dalla coalizione di sinistra PSD – ALDE. Il gabinetto Ciolos è stato insediato dopo le dimissioni del governo socialdemocratico presieduto da Victor Ponta, sullo sfondo delle ampie proteste contro la corruzione, generate dalla tragedia avvenuta nel club Colectiv di Bucarest, che ha provocato 64 morti.

Berlino – In Germania si svolgono oggi le prime partite degli ottavi di finale dei Campionati Mondiali di pallamano femminile. Qualificatasi dal primo posto nel gruppo A, la nazionale romena giocherà domani con la R.Ceca e, se vincerà, si disputerà il prossimo match con la vincitrice della partita Paesi Bassi – Giappone. La squadra olandese è vicecampione mondiale ed europea. Alla prececente edizione del 2015, la Romania ha vinto il bronzo. E’ l’unica squadra ad aver partecipato a tutti i 22 tornei finali mondiali svoltisi finora.

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