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10.11.2014

Bucarest — L’ex direttore del Servizio Romeno d’Informazioni Estere, Teodor Meleşcanu, ha prestato, oggi, giuramento come ministro degli Esteri, dopo che, in precedenza, il capo dello stato, Traian Basescu, aveva firmato il decreto di nomina. Meleşcanu sostituisce in carica Titus Corlatean, che si è dimesso in seguito alle accuse legate al modo in cui è stato organizzato all’estero il primo turno delle presidenziali, il 2 novembre scorso, quando migliaia di romeni non hanno potuto esercitare il proprio diritto di voto. Titus Corlatean ha dichiarato di aver preso questa decisione per non trasgredire alla legge e invoca una decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale che non conferma l’esistenza di una base giuridica per l’allestimento di nuovi seggi elettorali per i romeni all’estero. L’Ufficio Elettorale Centrale precisa però in un comunicato che l’organizzazione dei seggi elettorali all’estero compete esclusivamente al Ministero degli Esteri e di aver chiarito questo aspetto tramite una decisione che esclude qualsiasi impedimento legale all’allestimento di nuovi seggi all’estero. Prima di dimettersi, Titus Corlatean ha ricordato che il Ministero degli Esteri ha deciso di aumentare il numero delle cabine di voto e dei timbri spettanti a ciascun seggio. Ieri nelle grandi città europee – Londra, Dublino, Madrid, Parigi, Vienna — i romeni all’estero hanno protestato, denunciando l’insufficiente numero di seggi e linsufficiente personale nelle commissioni elettorali. Anche nelle grandi città della Romania si sono svolte per il secondo giorno consecutivo manifestazioni di solidarietà con i romeni all’estero, in cui sono state chieste la dimissioni del ministero degli Esteri, sollecitate anteriormente anche dal capo dello stato, Traian Basescu. Al ballottaggio del 16 novembre si sfideranno il candidato della sinistra, il premier Victor Ponta, e quello della destra, il sindaco di Sibiu (centro della Romania), Klaus Iohannis.

10.11.2014
10.11.2014

, 10.11.2014, 16:27

Bucarest — L’ex direttore del Servizio Romeno d’Informazioni Estere, Teodor Meleşcanu, ha prestato, oggi, giuramento come ministro degli Esteri, dopo che, in precedenza, il capo dello stato, Traian Basescu, aveva firmato il decreto di nomina. Meleşcanu sostituisce in carica Titus Corlatean, che si è dimesso in seguito alle accuse legate al modo in cui è stato organizzato all’estero il primo turno delle presidenziali, il 2 novembre scorso, quando migliaia di romeni non hanno potuto esercitare il proprio diritto di voto. Titus Corlatean ha dichiarato di aver preso questa decisione per non trasgredire alla legge e invoca una decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale che non conferma l’esistenza di una base giuridica per l’allestimento di nuovi seggi elettorali per i romeni all’estero. L’Ufficio Elettorale Centrale precisa però in un comunicato che l’organizzazione dei seggi elettorali all’estero compete esclusivamente al Ministero degli Esteri e di aver chiarito questo aspetto tramite una decisione che esclude qualsiasi impedimento legale all’allestimento di nuovi seggi all’estero. Prima di dimettersi, Titus Corlatean ha ricordato che il Ministero degli Esteri ha deciso di aumentare il numero delle cabine di voto e dei timbri spettanti a ciascun seggio. Ieri nelle grandi città europee – Londra, Dublino, Madrid, Parigi, Vienna — i romeni all’estero hanno protestato, denunciando l’insufficiente numero di seggi e linsufficiente personale nelle commissioni elettorali. Anche nelle grandi città della Romania si sono svolte per il secondo giorno consecutivo manifestazioni di solidarietà con i romeni all’estero, in cui sono state chieste la dimissioni del ministero degli Esteri, sollecitate anteriormente anche dal capo dello stato, Traian Basescu. Al ballottaggio del 16 novembre si sfideranno il candidato della sinistra, il premier Victor Ponta, e quello della destra, il sindaco di Sibiu (centro della Romania), Klaus Iohannis.



Bucarest — La Direzione Nazionale Anticorruzione ha chiesto oggi l’approvazione del presidente romeno per l’avvio dell’inchiesta penale nei confronti dell’ex ministro degli Interni, Cristian David, per tangenti e riciclaggio di denaro. Secondo la Direzione Nazionale Anticorruzione, ci sono sospetti che David avrebbe ricevuto nel febbraio 2008, quando era ministro, 500 mila euro affinché una certa persona ottenesse il titolo di proprietà di un terreno di 15 ettari a Buzău. Di recente, i giudici hanno deciso l’arresto cautelare nei confronti dell’ex vicepresidente della Camera dei Deputati, Viorel Hrebenciuc, accusato di corruzione in un caso di restituzione illegale di terreni.



Bucarest — La Romania chiederà alla Commissione Europea, questa settimana, il rimborso di oltre 200 milioni di euro tramite il programma operativo settoriale “Lo sviluppo delle risorse umane” (POSDRU). Entro fine anno, la Romania trasmetterà alla Commissione altre applicazioni di pagamento per un valore di circa 500 milioni di euro. La somma totale che dovrà essere rimborsata all’interno del programma POSDRU ammonterà a circa 700 milioni di euro a fine anno. Il Ministero dei Fondi Europei precisa che le autorità di Bucarest hanno avuto luce verde per inviare la sollecitazione dopo che la missione di audit della Commissione Europea della prima parte di ottobre si è conclusa con risultati positivi.



Amsterdam — Commemorazioni, ad Amsterdam, delle vittime a bordo dell’aereo di linea malese MH 17, abbattuto il 17 luglio in una zona controllata dai separatisti prorussi, nell’est dell’Ucraina. 196 delle 298 persone morte nell’incidente erano cittadini olandesi. Alla cerimonia hanno partecipato accanto a parenti e amici delle vittime, Re Willem-Alexander, la Regina Maxima, la principessa Beatrix, ma anche il premier Mark Rutte. Le autorità olandesi e malesi hanno concordato mercoledì scorso di mantenere la pressione per avere accesso in Ucraina al posto in cui è crollata l’aeronave e per portare i colpevoli di fronte alla giustizia. L’ipotesi più diffusa è che l’aereo sia stato abbattuto da un missile lanciato dalla terra. Secondo gli USA e l’Ucraina, si tratta di un missile terra-aria fornito ai ribelli dalla Russia. Dal canto suo, Mosca accusa le forze ucraine di aver lanciato il missile.



Londra — La coppia formata dal romeno Horia Tecău e dall’olandese Jean-Julien Rojer gioca oggi a Londra la prima partita nel Torneo dei Campioni di tennis maschile. La competizione vede partecipare i primi otto tennisti nelle prove individuali e le prime 8 coppie del mondo nel 2014. Tecău e Rojer incontreranno la coppia Bruno Soares – Alexander Peya (Brasile – Austria). Al Torneo delle Campionesse, a Singapore, la romena Simona Halep, n.3 mondiale, è arrivata nella finale, ma ha perso di fronte al leader mondiale Serena Williams.


(traduzione di Gabriela Petre&Adina Vasile)

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