10.05.2020
COVID-19 – Mascherina obbligatoria negli spazi pubblici chiusi, nei negozi, sui mezzi pubblici e al posto di lavoro, ma anche continuare lo smart working, se possibile, e aggiustaare l’orario lavorativo per evitare il sovraffollamento del trasporto. Sono alcune delle misure proposte al dibattito pubblico dalle autorità romene per l’allentamento delle restrizioni dopo il 15 maggio, quando scadrà lo stato di emergenza indetto per contenere il diffondersi del COVID-19. Restano ancora vietati gli eventi e gli assembramenti in spazi aperti, nonchè le attività culturali, artistiche, sportive e religiose in spazi chiusi. Invece, dovrebebro riaprire i saloni di bellezza, gli studi odontoiatrici o i parchi, e restano consentiti gli spostamenti fuori le località di residenza, tutto nel rispetto delle regole di contenimento. Intanto, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato 952 decessi provocati dal COVID-19 in Romania. Delle oltre 15.300 persone contagiate, più di 7000 sono guarite e dimesse. Il maggior numero di infezioni si riconferma in provincia di Suceava (3.213), nel nord-est del Paese, e nella capitale Bucarest (1.508). All’estero, sono oltre 2.750 i connazionali rilevati positivi al nuovo coronavirus, per la maggior parte in Italia e Spagna, e 100 hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia.
România Internațional, 10.05.2020, 15:52
COVID-19 – Mascherina obbligatoria negli spazi pubblici chiusi, nei negozi, sui mezzi pubblici e al posto di lavoro, ma anche continuare lo smart working, se possibile, e aggiustaare l’orario lavorativo per evitare il sovraffollamento del trasporto. Sono alcune delle misure proposte al dibattito pubblico dalle autorità romene per l’allentamento delle restrizioni dopo il 15 maggio, quando scadrà lo stato di emergenza indetto per contenere il diffondersi del COVID-19. Restano ancora vietati gli eventi e gli assembramenti in spazi aperti, nonchè le attività culturali, artistiche, sportive e religiose in spazi chiusi. Invece, dovrebebro riaprire i saloni di bellezza, gli studi odontoiatrici o i parchi, e restano consentiti gli spostamenti fuori le località di residenza, tutto nel rispetto delle regole di contenimento. Intanto, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato 952 decessi provocati dal COVID-19 in Romania. Delle oltre 15.300 persone contagiate, più di 7000 sono guarite e dimesse. Il maggior numero di infezioni si riconferma in provincia di Suceava (3.213), nel nord-est del Paese, e nella capitale Bucarest (1.508). All’estero, sono oltre 2.750 i connazionali rilevati positivi al nuovo coronavirus, per la maggior parte in Italia e Spagna, e 100 hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia.
Aiuti in Montenegro e Macedonia del Nord – La Romania ha inviato oggi in Montenegro e Macedonia del Nord 20.000 mascherine protettive, trasportate con un pullmino dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza del Ministero dell’Interno. Il materiale sanitario proviene dalla riserva di contromisure mediche della Romania per l’epidemia di COVID-19, acquistate dal nostro Paese in base ad una sovvenzione di 10 milioni di euro firmata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza/ Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza e la Commissione Europea, attraverso la Direzione Generale per la Protezione Civile e le Operazioni per aiuto umanitario europee (DGECHO). Nei giorni scorsi, è arrivato in Moldova anche il convoglio di 20 camion carichi del materiale sanitario offerto dalla Romania allo stato confinante a maggioranza romenofona, per sostenere la lotta all’epidemia di COVID-19. Il Governo di Bucarest ha deciso di concedere un aiuto umanitario per un valore di 3,5 milioni di euro alla Moldova, dove ha inviato anche decine di medici e infermieri negli ospedali che curano i pazienti affetti dal nuovo coronavirus. Dal 7 al 24 aprile, 15 medici e infermieri volontari romeni, accompagnati da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal COVID-19, nell’ambito di una missione rientrata nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea.
Parlamento – I ministri della Salute, Nelu Tătaru, del Lavoro – Violeta Alexandru, e degli Esteri – Bogdan Aurescu, saranno ascoltati domani al Parlamento sulla gestione di alcuni problemi di loro competenza durante lo stato di emergenza. Un aspetto importante riguarda la situazione degli stagionali andati a lavorare all’estero in piena pandemia.
Malore leader interinale PSD – Il presidente della Camera dei deputati e leader socialdemocratico interinale, Marcel Ciolacu, è stato colpito da un malore nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi alla sede del partito. Ciolacu stava presentando ai giornalisti le proposte incluse in un piano di rilancio economico intitolato Facciamo ripartire la Romania. La conferenza stampa è stata interrotta e il capo del principale partito all’opposizione è salito in macchina per recarsi in ospedale. E’ stato dimesso in seguito agli accertamenti dei medici che hanno indicato un episodio lipotimico.
Monarchia – Un gruppo di professori universitari di Cluj sollecita che il 10 Maggio, attualmente celebrato come Festa della Regalità, sia dichiarato Festa Nazionale della Romania, congiuntamente al 1 Dicembre. I professori propongono il modello della Polonia, che celebra due feste nazionali, o dell’Ungheria che ne ha tre. Per i romeni, il 10 maggio riveste un triplice significato: nel 1866, con la salita al trono del principe tedesco Carlo I di Hohenzollern-Sigmaringen, veniva insediata la dinastia, mentre nel 1877 venne proclamata l’Indipendenza della Romania, dopo che, il giorno prima, il Parlamento aveva chiesto a Carlo I di rompere qualsiasi legame con l’Impero ottomano. Infine, nel 1881, lo stesso 10 maggio, veniva proclamato il Regno di Romania. Il 10 maggio fu il giorno in cui venne celebrata la Festa Nazionale della Romania fino al 1947, quando il governo comunista fantoccio insediato dalle truppe di occupazione sovietiche costrinse Re Michele I ad abdicare e andare in esilio. Negli ultimi anni, il 10 Maggio è stato festeggiato con una rosa di eventi pubblici a Bucarest e nel Paese, ma anche nella confinante Moldova, a maggioranza romenofona. In un messaggio diffuso oggi, la Custode della Corona, Sua Maestà Margherita, afferma che la Casa Reale è vicina a tutti quanti celebrano la Corona della Romania, la sua storia moderna e le sue aspirazioni di libertà, progresso e democrazia.
Arrivi stranieri – Nel primo trimestre del corrente anno, alle frontiere della Romania sono stati registrati 1,97 visitatori stranieri, in calo dell’11,3% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che il 94,5% dei visitatori stranieri proveniva dall’Europa, soprattutto da Moldova (20,6%), Bulgaria (18,7%), Ucraina e Ungheria (11,8% ciascuna), Turchia (5%), Serbia (4,9%) e Italia (3,4%). Il viaggio in auto è stata la modalità di trasporto scelta dalla maggior parte dei visitatori stranieri in questi primi tre mesi del 2020. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, gli stessi dati relativi agli arrivi in Romania rilevano una crescita dello 0,4% della domanda per il trasporto navale. Invece, il traffico aereo ha registrato un calo del 21,7% rispetto al primo trimestre del 2019, per quanto riguarda gli arrivi dei visitatori stranieri in Romania.