10.04.2020 (aggiornamento)
Coronavirus — 265 nuovi contagi dal COVID-19 sono stati accertati in Romania dallultimo bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica, portando a 5.467 il numero delle infezioni. Sono 729 le persone guarite e dimesse, indica ancora il GCS, precisando che si sono verificati 270 decessi. Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha dichiarato a una rete televisiva privata che, al momento, in Romania si stima un picco dei contagi dal COVID-19 di circa 10.000-12.000 persone, che potrebbe modificarsi, a seconda dellevoluzione nelle prossime due settimane, considerate difficili. Il numero dei contagi importati è in continuo calo e le infezioni si trovano nella fase di trasmissione locale, ma non esiste una situazione epidemica estesa, afferma l’Istituto Nazionale di Sanità. Allestero sono 684 i romeni contagiati e 42 i connazionali deceduti, ha indicato ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.
România Internațional, 10.04.2020, 19:56
Ordinanza — Sullo sfondo dello stato di emergenza istituito in seguito alla pandemia di coronavirus, è stata emanata una nuova ordinanza militare, l’ottava, che prevede tra l’altro la sospensione dell’esportazione di più prodotti, tra cui grano, orzo, avena, granoturco, riso, farina di grano, soia, semi di girasole, olio, zucchero e prodotti di panificazione. Inoltre, siccome si avvicinano la Pasqua cattolica — festeggiata questo finesettimana — e quella ortodossa — il prossimo weekend -, i mercati agroalimentari resteranno aperti per tutta la durata dello stato di emergenza per i produttori in possesso di certificazioni. Nei giorni di giovedì, venerdì e sabato prima delle feste gli operatori economici che vendono prodotti agroalimentari possono adeguare l’orario di apertura in funzione delle necessità. Presentando l’Ordinanza, il ministro dell’interno romeno, Marcel Vela, ha rivolto di nuovo ai romeni lappello a rimanere a casa per la festa di Pasqua e a rispettare l’isolamento e ai romeni all’estero a passare le feste di Pasqua quest’anno nei Paesi in cui si trovano.
Misure economiche — I ministri delle finanze dell’UE hanno raggiunto un accordo sulla concessione di un pacchetto di emergenza agli stati membri maggiormente colpiti dalla pandemia di coronavirus. Si tratta di oltre 500 miliardi di euro stanziati a sostegno dei lavoratori, degli affari e dei governi. L’accordo è stato raggiunto in seguito ai negoziati svolti a Bruxelles. Nei colloqui online, da una parte si sono schierati gli stati nordici, soprattutto l’Olanda, notano le agenzie stampa, d’altra parte quelli meridionali, più colpiti e più fragili dal punto di vista economico. L’Italia e la Spagna hanno sollecitato accesso a fondi che possano spendere come ritengono necessario, però gli olandesi hanno insistito su alcune condizioni chiare. Alla fine si è arrivati a un compromesso e il pacchetto di emergenza includerà anche una linea di credito consolidata di fino a 240 miliardi di euro, che può arrivare fino al 2% del PIL del Paese che inoltra la domanda di credito.
Coronavirus nel mondo — Una rimozione prematura delle misure di isolamento prese per fermare il diffondersi del nuovo coronavirus potrebbe determinare un ritorno mortale della pandemia, ha ammonito oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il numero dei contagi registrati ufficialmente a livello mondiale ha superato 1,6 milioni, mentre quello dei decessi è arrivato a quasi 96 mila. 355 mila malati sono guariti. Negli USA, sono attualmente testate 19 schemi di terapia contro il COVID-19 e altri 26 sono in fase di preparazione, ha annunciato il presidente Donald Trump. Oltre 1700 decessi sono stati registrati nelle ultime 24 ore in America, con un totale che supera 16.000. L’Europa resta però il continente maggiormente colpito, con il più alto numero di decessi e contagi registrati in Spagna, Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna.
Lavoratori — Il capo del governo di Bucarest, Ludovic Orban ha dichiarato, alla televisione pubblica che, nel prossimo periodo circa 80.000- 90.000 romeni potrebbero andare a lavorare all’estero. Il premier ha aggiunto che si tratta di contratti di lavoro conclusi tra i cittadini romeni e compagnie di altri Paesi – Germania, Italia, Spagna, Austria, Olanda, soprattutto per lavori agricoli. D’altra parte, il premier ha criticato la decisione del direttore dell’Aeroporto di Cluj-Napoca (nord-ovest) il quale non ha informato le autorità in merito alla partenza, ieri, di 2.000 lavoratori stagionali romeni. Di conseguenza, all’aeroporto si è creato un caso e non sono state osservate le restrizioni imposte dalle autorità per la durata dello stato di emergenza. I voli dei circa 400 lavoratori stagionali che dovevano partire oggi per la Germania dall’Aeroporto Internazionale Iaşi (est) sono stati cancellati. La misura è stata presa in osservanza dei provvedimenti dell’Ordinanza Militare che restringe le riunioni di più persone negli spazi pubblici. La direzione dell’aeroporto aveva chiesto anche l’aiuto della Gendarmeria per assicurarsi che sia rispettato il distanziamento sociale e che non accada una situazione simile a quella di Cluj.
Inflazione — Il tasso inflazionistico annuo si è mantenuto al 3% a marzo di quest’anno, nel contesto in cui i generi alimentari hanno registrato un rincaro del 5,11%, i servizi del 3,8%, mentre le merci non alimentari dell’1,39%. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica di Bucarest. La Banca Centrale della Romania anticipa per quest’anno un tasso inflazionistico del 3%.