10.04.2016
Bucarest – Il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione romena, Laura Codruţa Kovesi, afferma che, dalla prospettiva dellistituzione che dirige, occorrerebbe una modifica legislativa afinchè le persone che sono state condannate in via definitiva per reati di corruzione non possano più esercitare il loro incarico. In un programma diffuso oggi da una tv privata, la Kovesi ha sottolineato che la continua sfida legislativa è una vulnerabilità per la DNA. Il procuratore capo ha spiegato che cè molto spesso il rischio che certi strumenti legislativi che la DNA usa siano modificati, che certe competenze che i procuratori e i magistrati in generale hanno siano cambiate, e che ci sono moltissimi progetti di legge nel Parlamento in cui sono toccate queste questioni che riguardano direttamente anche lattività della DNA. Unaltra vulnerabilità sottolineata dal procuratore capo della DNA è il gran numero di fascicoli in corso, situazione che potrebbe essere parzialmente migliorata attraverso la modifica della legislazione, nel senso dellampliamento dellarea di applicabilità dellaccordo di ammissione della colpa. La Kovesi ha precisato che, alllorquando ci sono delle prove sul compimento di un reato, i procuratori anticorruzione possono decidere la confisca di qualsiasi bene e somma di denaro, anche se si trovano allestero.
România Internațional, 10.04.2016, 16:57
Bucarest – Il presidente della Romania Klaus Iohannis discuterà domani con il premier Dacian Ciolos sul tema della legislazione nel campo della sicurezza nazionale. Martedi e mercoledi il capo dello stato avrà consultazioni sullo stesso tema con i leader dei partiti parlamentari. Iohannis ha affermato di recente che la legislazione sulla sicurezza nazionale va ammodernata e migliorata, e certi provvedimenti persino sostituiti, in quanto non rispondono più allattuale contesto di sicurezza a livello globale e nazionale. Iohannis ha sottolineato che, nellelaborazione di questa legislazione, si deve tener conto sia del bisogno di sicurezza dei cittadini, che dei loro diritti e delle loro libertà.
Bucarest – Circa mille sindaci dalla Romania e dalla confinante Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) sono stati, oggi, presenti, per la prima volta, a Bucarest, ad una Conferenza congiunta dei Rappresentanti delle Comunità locali. Allevento sono stati siglati 450 accordi di gemellaggio e partenariato, tra le autorità locali moldave e romene, che stabiliscono azioni congiunte per lo sviluppo in campo economico, educativo, culturale e sportivo e dellamminstrazione pubblica locale.
Bucarest — I partiti politici in Romania possono inoltrare le loro candidature per le elezioni locali a partire da domani, fino al 26 aprile, stando al calendario elettorale. Il 4 maggio saranno annunciate le candidature rimaste definitive. 126 partiti, alleanze e unioni hanno iscritto presso l’Ufficio Elettorale Centrale le denominazioni e i simboli politici con cui si candideranno alle locali del 5 giugno. La campagna elettorale si terrà tra il 6 maggio e il 4 giugno.
Bucarest — Oltre 100.000 cittadini stranieri con diritto di soggiorno si trovavano in Romania alla fine del primo trimestre del 2016, stando all’Ispettorato Generale per Immigrazioni. Circa 65 mila provengono da stati non membri Ue, la maggiror parte dalla Moldova, Turchia e Cina. Oltre 45 mila cittadini stranieri provengono da stati Ue, nella loro maggioranza essendo italiani. Le principali finalità per cui gli stranieri hanno stabilito la loro residenza sul territorio della Romania riguardano il diritto di ricongiungimento familiare, gli studi e l’impiego. Inoltre, nel primo semestre dell’anno, è stato assicurato l’accesso alla procedura di asilo per 229 persone che hanno inoltrato domande di concessione di una forma di protezione internazionale. La maggior parte dei richiedenti provengono da Siria, Irak, Pakistan e Somalia.
Bucarest — La Romania ha utilizzato l’anno scorso 11,2 milioni di tonnellate di greggio, di cui 4 milioni dalla produzione interna, ed oltre 7 milioni di tonnellate dall’import, stando al rapporto della Commissione Nazionale di Prognosi sull’industria petrolifera romena nel 2015. Il consumo di greggio è stato maggiore del 3,9% rispetto a quello del 2014, quando a livello nazionale sono state utilizzate 10,79 milioni di tonnellate. I rappresentanti della Commissione mostrano che il calo brusco del prezzo del petrolio negli ultimi mesi ha determinato le compagnie petrolifere, compresa la Romania, a rinunciare ad una parte degli investimenti. (traduzione di Adina Vasile)