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10.02.2022

Difesa – Il presidente romeno Klaus Iohannis e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, visiteranno domani la Base aerea 57 di Mihail Kogălniceanu, nel sud-est della Romania. La Presidenza riferisce che il capo dello stato e il Segretario Generale dell’Alleanza avranno colloqui tête-à-tête, incontreranno le truppe di stanza alla base e terranno una conferenza stampa congiunta. Alcuni mezzi tecnici del distaccamento statunitense, che si chiamerà Task Force Cougar, sono già in Romania. La TF Cougar sarà composta principalmente da soldati del 2° Battaglione/2° Reggimento di Cavalleria, che opereranno con mezzi corazzati tipo Stryker, ai quali si aggiungeranno militari con altre specialità (artiglieria, genio, strutture di supporto). Il Pentagono ha annunciato la scorsa settimana che, nel contesto delle tensioni create dalla Russia al confine con l’Ucraina, 1.000 soldati statunitensi saranno trasferiti dalla Germania verso la Romania. Dopo la visita effettuata oggi alla sede della Brigata Multinazionale Sud-Est, il presidente Iohannis ha dichiarato che le decisioni degli USA e della Francia relative alla presenza militare in Romania rappresentano un forte segnale di coerenza e consistenza della solidarietà euro-atlantica e ha lanciato un invito agli altri alleati a considerare di contribuire con forze alle strutture multinazionali esistenti sul territorio romeno. Membro della NATO dal 2004, la Romania ospita già 900 soldati statunitensi, 140 italiani e 250 polacchi.

10.02.2022
10.02.2022

, 10.02.2022, 17:00

Difesa – Il presidente romeno Klaus Iohannis e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, visiteranno domani la Base aerea 57 di Mihail Kogălniceanu, nel sud-est della Romania. La Presidenza riferisce che il capo dello stato e il Segretario Generale dell’Alleanza avranno colloqui tête-à-tête, incontreranno le truppe di stanza alla base e terranno una conferenza stampa congiunta. Alcuni mezzi tecnici del distaccamento statunitense, che si chiamerà Task Force Cougar, sono già in Romania. La TF Cougar sarà composta principalmente da soldati del 2° Battaglione/2° Reggimento di Cavalleria, che opereranno con mezzi corazzati tipo Stryker, ai quali si aggiungeranno militari con altre specialità (artiglieria, genio, strutture di supporto). Il Pentagono ha annunciato la scorsa settimana che, nel contesto delle tensioni create dalla Russia al confine con l’Ucraina, 1.000 soldati statunitensi saranno trasferiti dalla Germania verso la Romania. Dopo la visita effettuata oggi alla sede della Brigata Multinazionale Sud-Est, il presidente Iohannis ha dichiarato che le decisioni degli USA e della Francia relative alla presenza militare in Romania rappresentano un forte segnale di coerenza e consistenza della solidarietà euro-atlantica e ha lanciato un invito agli altri alleati a considerare di contribuire con forze alle strutture multinazionali esistenti sul territorio romeno. Membro della NATO dal 2004, la Romania ospita già 900 soldati statunitensi, 140 italiani e 250 polacchi.

Romania-Moldova – I governi di Romania e Moldova avranno domani la prima seduta congiunta a Chisinau. Inoltre, il primo ministro romeno, Nicolae Ciucă, avrà colloqui con la presidente Maia Sandu e con il leader del Parlamento, Igor Grosu. Sarà elaborato un piano congiunto di azioni e misure di solidarietà in caso di crisi energetica, con scadenza a sei mesi dalla sigla del memorandum congiunto sulla sicurezza energetica, documento bilaterale che sarà firmato domani. Lo ha annunciato il portavoce del governo Bucarest, Dan Cărbunaru, precisando che è stato approvato anche un disegno di legge sul reciproco riconoscimento dei titoli di studio. Attualmente, in Romania si trovano oltre 12.000 studenti della Repubblica di Moldova e più di 2.000 allievi. I governi di Romania e Moldova firmeranno domani anche un accordo sugli aspetti tecnici, finanziari, legali e organizzativi riguardanti la costruzione, lo sfruttamento, la manutenzione e la riparazione del ponte stradale di confine sul fiume Prut, a Ungheni. Verrà inoltre firmato un accordo per la riduzione delle tariffe dei servizi roaming e delle chiamate internazionali tra i due stati.

Coronavirus – In Romania, oggi sono stati riferiti 26.466 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 e 139 decessi, di cui uno antecedente. Il più alto numero di contagi giornalieri dall’inizio della pandemia – 40.018 è stato registrato il 1 febbraio. D’altra parte, l’Istituto nazionale di Pubblica Sanità informa che, nella settimana 31 gennaio – 6 febbraio, il 51,4% dei casi confermati di COVID-19 è stato rilevato tra le persone non vaccinate. Tra le persone vaccinate che si sono ammalate, il 43% è stato confermato subito dopo l’immunizzazione o a più di sei mesi dopo l’ultima dose. Più di tre quarti (78,2%) dei decessi sono stati riscontrati tra persone non vaccinate. Dall’inizio della pandemia, l’86% del totale dei decessi si è verificato tra gli ultrasessantenni, mentre il 54,6% presso persone di sesso maschile. Il 93,3% delle vittime aveva almeno una patologia associata. Dall’inizio della pandemia, due anni fa, oltre due milioni di romeni hanno contratto il nuovo coronavirus e più di 60.000 hanno perso la vita.

Previsioni economiche – Nel 2021, l’economia della Romania è cresciuta del 6,3%, grazie alla forte domanda interna. Lo rilevano le previsioni d’inverno pubblicate oggi dalla Commissione Europea. Il tasso di crescita rallenterà quest’anno fino al 4,2%, per aumentare lievemente al 4,5% nel 2023. Lo scorso autunno, l’Esecutivo comunitario aveva previsto una crescita del 7% del PIL in Romania nel 2021, un rallentamento al 5,1% nel 2022, e un aumento del 5,2% nel 2023. I più recenti dati sulla fiducia nell’economia indicano una prospettiva di crescita positiva, pur moderata, soprattutto nei servizi, commercio al dettaglio, edilizia e industria. Allo stesso tempo, i consumi privati dovrebbero riprendersi nella seconda metà di quest’anno, quando si prevedono un allentamento delle restrizioni e un calo dell’inflazione. D’altra parte, la Commissione ha rivisto significativamente al rialzo le stime sull’inflazione in Romania nel 2022, dal 4% stimato a novembre, fino al 5,3%. Nel 2021, l’inflazione media aveva raggiunto il 4,1%.

Politica monetaria – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale di Romania ha aumentato di mezzo punto percentuale il tasso di interesse della politica monetaria, fino al 2,5% all’anno, una crescita superiore alle aspettative dei mercati e degli analisti. La decisione, in vigore da oggi, è giustificata dalle stime relative al tasso dell’inflazione che, secondo i calcoli della Banca Centrale, dovrebbe raggiungere presto valore con due cifre. La prima conseguenza è l’aumento dei tassi di interesse sui prestiti in moneta nazionale, il leu, seguito dal calo dei consumi e dal rallentamento della crescita economica. I costi sono tuttavia accettabili, affermano gli esperti, perché l’inflazione è diventata la più grande minaccia contro la stabilità macroeconomica del Paese.

Accusa plagio – La Procura Generale ha aperto un procedimento penale in rem, a seguito di una denuncia secondo cui il primo ministro liberale, Nicolae Ciucă, avrebbe plagiato la sua tesi di dottorato. Il mese scorso, l’Università Nazionale di Difesa Carol I di Bucarest ha annunciato l’inizio delle procedure per la verifica del rispetto degli standard di qualità ed etica universitaria per la tesi presentata dall’attuale premier nel 2003. La giornalista Emilia Şercan, nota come cacciatrice di plagi tra i vertici della politica e dell’amministrazione romena, afferma che almeno 42 pagine, su un totale di 138 della tesi di dottorato di Nicolae Ciucă, sono plagiate e che la tesi nel suo insieme non è un prodotto di ricerca scientifica. Il liberale Nicolae Ciucă è il terzo capo del governo di Bucarest accusato di plagio, dopo i socialdemocratici Victor Ponta e Mihai Tudose.

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