10.02.2015
Parigi — I rapporti con la Francia sono una priorità. Lo ha dichiarato oggi a Parigi il presidente romeno, Klaus Iohannis, dopo i colloqui con il collega francese, François Hollande. Presente per una visita ufficiale in questo Paese per la prima volta da quando ha assunto il mandato, il capo dello stato romeno ha chiesto il sostegno della Francia all’adesione della Romania a Schengen auspicando che una decisione in tal senso sia presa il prima possibile. I due capi di stato hanno discusso anche dello sviluppo della cooperazione economica e culturale. Holande ha annunciato che nel 2018 sarà celebrato il centenario della Romania moderna, e in Francia ci sarà una grande mobilitazione in merito. I due presidenti hanno analizzato anche la situazione in Ucraina, Klaus Iohannis ribadendo il sostegno fermo di Bucarest alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina confinante. Dal canto suo, Holande ha auspicato che all’incontro di domani a Minsk al quale parteciperà accanto alla cancelliera tedesca Angela Merkel e ai colleghi di Russia e Ucraina, sia raggiunto un accordo per porre fine al conflitto nell’est dell’Ucraina.
România Internațional, 10.02.2015, 15:49
Parigi — I rapporti con la Francia sono una priorità. Lo ha dichiarato oggi a Parigi il presidente romeno, Klaus Iohannis, dopo i colloqui con il collega francese, François Hollande. Presente per una visita ufficiale in questo Paese per la prima volta da quando ha assunto il mandato, il capo dello stato romeno ha chiesto il sostegno della Francia all’adesione della Romania a Schengen auspicando che una decisione in tal senso sia presa il prima possibile. I due capi di stato hanno discusso anche dello sviluppo della cooperazione economica e culturale. Holande ha annunciato che nel 2018 sarà celebrato il centenario della Romania moderna, e in Francia ci sarà una grande mobilitazione in merito. I due presidenti hanno analizzato anche la situazione in Ucraina, Klaus Iohannis ribadendo il sostegno fermo di Bucarest alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina confinante. Dal canto suo, Holande ha auspicato che all’incontro di domani a Minsk al quale parteciperà accanto alla cancelliera tedesca Angela Merkel e ai colleghi di Russia e Ucraina, sia raggiunto un accordo per porre fine al conflitto nell’est dell’Ucraina.
Bucarest — Il premier romeno Victor Ponta ha annunciato oggi che in questi giorni farà una visita negli Stati Uniti per incontrare il segretario americano del Commercio e rappresentanti dell’ambiente d’affari. Il capo del governo di Bucarest ha sottolineato che agli eccellenti rapporti politici e militari fra Romania e USA bisogna aggiungere anche un miglioramento delle relazioni economiche. Ponta ha chiesto ai ministri del suo governo con attributi nei settori economici di eliminare le barriere amministrative e burocratiche di modo che la Romania sia attraente dal punto di vista degli investimenti per gli imprenditori americani.
Bucarest — Il Governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isarescu, ha escluso in modo categorico qualsiasi intervento della Banca Centrale nel tasso di cambio leu romeno — franco svizzero, come eventuale misura per attenuare la crisi dei crediti in questa moneta. Isarescu ha spiegato oggi, alla seduta congiunta delle commissioni parlamentari di Budget e Finanza, che un intervento della Banca Centrale sul mercato valutario per riportare il tasso di cambio leu/franco al livello precedente il 14 gennaio significherebbe spendere alcuni miliardi di euro dalla riserva valutaria e, ulteriormente, l’entrata in recessione dell’economia romena. Migliaia di romeni con prestiti in franchi svizzeri hanno protestato nuovamente domenica a Bucarest e in altre grandi città. La gente è scontenta a causa dell’apprezzamento del franco e sollecita un atto normativo volto a rendere possibile la conversione dei crediti al tasso di cambio dell’anno scorso. La Banca Centrale e le banche commerciali invocano però la mancanza di conformità alla legge fondamentale di una misura del genere e possibili perdite che potrebbero determinare il fallimento, essendo piuttosto favorevoli alle soluzioni individuali. Più di 75.000 romeni hanno crediti in franchi svizzeri.
Bucarest — L’economia romena ha corretto in gran parte gli squilibri interni ed esterni tramite un insieme di politiche macroeconomiche solide, però la Romania resta ancora vulnerabile agli shock esterni, e la sistemazione dei bilanci non è stata ancora ultimata, lo rilevano gli esperti del FMI nella dichiarazione rilasciata alla fine della missione a Bucarest. Il premier Victor Ponta ha spiegato ieri che il Governo non ha raggiunto un accordo con i partner finanziari internazionali in merito all’aumento del prezzo del gas naturale e alla ristrutturazione delle industrie produttrici di energia in base al carbone fossile. Il capo dell’Esecutivo ha precisato che l’accordo con i creditori internazionali resta in vigore e che i due problemi saranno rianalizzati ad aprile quando gli esperti finanziari torneranno a Bucarest. Una missione del FMI e della Commissione Europea si è trovata a Bucarest dal 27 gennaio al 10 febbraio, per continuare i colloqui sull’accordo preventivo stand-by che si conclude in autunno e il cui valore ammonta a circa 2 miliardi di euro.
Bucarest — La deputata Elena Udrea, già ministro dello sviluppo e del turismo nel Governo di Bucarest, è ascoltata presso la sede della Direzione Nazionale Anticorruzione. La notte scorsa, la Camera ha approvato le domande dei procuratori sull’avvio dell’inchiesta penale e sulla custodia cautelare nei confronti della deputata in due casi famosi di corruzione. Udrea è accusata tra l’altro di abuso d’ufficio, traffico d’influenza, riciclaggio di denaro e falso nelle dichiarazioni patrimoniali. Stando ai commentatori è molto probabile che Elena Udrea sia fermata dai procuratori anticorruzione. Stretta collaboratrice dell’ex presidente Traian Basescu, Udrea è stata una delle protagoniste del suo regime nel periodo 2004 – 2014. La deputata afferma di essere vittima di una vendetta dopo aver sporto una querela penale alla Direzione Nazionale Anticorruzione contro l’attuale direttore interinale dellintelligence romena, il generale Florian Coldea.
Chisinau — Il premier designato della Moldova, Iurie Leancă, ha presentato oggi il programma di governo per il periodo 2015-2018, due giorni prima di chiedere il voto del Parlamento. Il documento prevede tra l’altro l’ottenimento da parte della Moldova dello statuto di Paese-candidato all’adesione all’UE e l’approfondimento del Partenariato strategico con la Romania per l’integrazione europea dell’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona. Nel programma si propone la normalizzazione delle relazioni con la Russia e la continuazione del dialogo strategico con gli Stati Uniti. Il Parlamento di Chisinau ha rinviato a giovedì il voto per il premier designato e la sua equipe governativa. Per essere investito, il nuovo esecutivo ha bisogno del sostegno della maggioranza dei deputati, cioè di almeno 51 voti. L’attuale coalizione minoritaria pro-europea, formata dal Partito Liberale Democratico e dal Partito Democratico, detiene solo 42 seggi sui 101 del Parlamento. I due partiti contano su una parte dei voti del Partito Liberale, ex partner del PLDM e del PD, oppure su quelli dei comunisti pro-russi.
Londra — L’equipe di Fed Cup della Romania incontrerà quella del Canada negli spareggi per il Gruppo Mondiale, in seguito al sorteggio svoltosi oggi a Londra, presso la sede della Federazione Internazionale di Tennis. Gli spareggi per l’accesso nel Gruppo Mondiale sono previsti il 18 e il 19 aprile. La Romania si è qualificata dopo aver sconfitto la Spagna per 3-2 all’incontro organizzato alla fine della scorsa settimana a Galati (est della Romania). (traduzione di Gabriela Petre)