10.01.2023
Covid – Sono stati confermati in Romania i primi casi di infezione con la nuova variante del coronavirus, la cosidetta Kraken. Secondo gli specialisti, sebbene il numero di casi di COVID-19 sia tornato a crescere, non ci sono problemi nella loro gestione, compreso per i casi che richiedono il ricovero, mentre le nuove varianti di SARS-CoV-2 non generano preoccupazioni sulla gravità della malattia. Daltra parte, sono stati rilevati anche alcuni casi di doppia infezione, con influenza e Covid. Una donna di 74 anni ha perso la vita con diagnosi di Flurona, termine usato dagli specialisti per descrivere linfezione simultanea con i due virus.
România Internațional, 10.01.2023, 16:47
Covid – Sono stati confermati in Romania i primi casi di infezione con la nuova variante del coronavirus, la cosidetta Kraken. Secondo gli specialisti, sebbene il numero di casi di COVID-19 sia tornato a crescere, non ci sono problemi nella loro gestione, compreso per i casi che richiedono il ricovero, mentre le nuove varianti di SARS-CoV-2 non generano preoccupazioni sulla gravità della malattia. Daltra parte, sono stati rilevati anche alcuni casi di doppia infezione, con influenza e Covid. Una donna di 74 anni ha perso la vita con diagnosi di Flurona, termine usato dagli specialisti per descrivere linfezione simultanea con i due virus.
Tasso Riferimento – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale di Romania ha innalzato il tasso di interesse della politica monetaria dal 6,75% fino al 7% annuo. Si tratta del livello più alto del tasso di riferimento degli ultimi 13 anni. La misura porta automaticamente alla crescita dei tassi per i mutui nella moneta nazionale – il leu. Laumento dei tassi di interesse è lo strumento principale atttraverso il quale la Banca Centrale interviene per tenere sotto controllo linflazione, dopo un anno di aumenti record dei prezzi.
UE-NATO – Il presidente Klaus Iohannis ha salutato la firma della terza dichiarazione congiunta di cooperazione tra NATO e UE, rilevando che la Romania sostiene il consolidamento della sicurezza e della prosperità dello spazio euro-atlantico. Il documento è stato firmato dal Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg e dai presidenti del Consiglio Europeo, Charles Michel, e della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, presso la sede dellAlleanza nordatlantica di Bruxelles. La Romania continuerà a contribuire in modo sostanziale allattuazione delle nuove priorità e linee dazione stabilite nella Dichiarazione congiunta UE-NATO – ha affermato, dal canto suo, il Ministro degli Affari Esteri, Bogdan Aurescu. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri, la riunione dei capi delle diplomazie della Nato, ospitata a Bucarest alla fine di novembre, “ha agevolato ladozione di questa Dichiarazione, confermando il sostegno allapprofondimento della cooperazione tra lUnione Europea e la NATO”. La Romania saluta il messaggio di unità e complementarità delle azioni proposte dalla nuova Dichiarazione – rileva il comunicato del Ministero degli Affari Esteri.
Deficit – Nei primi 11 mesi dello scorso anno, la Romania ha registrato un deficit record della bilancia commerciale. In questo senso, secondo i dati ufficiali, la differenza tra import ed export ha superato i 31 miliardi di euro. Il commercio internazionale della Romania continua ad essere dominato dagli scambi con gli stati membri dellUnione Europea, con oltre il 72% delle esportazioni e con circa il 70% in termini di importazioni.
Schengen – La Svezia non avvierà un voto sulladesione di Romania e Bulgaria allarea Schengen se non saraà raggiunto un accordo con i Paesi che si oppongono allingresso dei due stati nellarea europea di libera circolazione. La dichiarazione è stata rilasciata dal rappresentante permanente della Svezia presso lUnione Europea, Lars Danielsson, il cui Paese ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio UE. Danielsson ha assicurato che la presidenza svedese del Consiglio organizzerà consultazioni sul percorso da seguire. Lo scorso dicembre, Vienna e l’Ajia si sono opposte alladesione di Romania e Bulgaria a Schengen. Per raggiungere un accordo è necessaria lunanimità di tutti gli stati membri.
Sondaggio – Per la maggior parte dei romeni (54%), il 2022 è stato un anno milgiore rispetto al 2020 (24%) e al 2021 (22%), anni fortemente segnati dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Secondo i dati di uno studio effettuato dalla Reveal Marketing Research, nel 2022, con la riconquista di alcune libertà, i romeni sono diventati più rilassati e ottimisti. Per quanto riguarda le aspettative per il nuovo anno, i romeni sono più ottimisti sul miglioramento della propria situazione finanziaria rispetto al 2022 (43%). Al polo opposto, il livello di pessimismo raggiunge valori più alti se si tiene conto della situazione del Paese nel prossimo anno, del miglioramento della situazione economica e della riduzione del livello di corruzione, obiettivi percepiti come difficili o impossibili da raggiungere da rispettivamente il 46% e 67% degli intervistati. Per quanto riguarda la sfera professionale, nel 2023, il 23% dei romeni vuole cambiare il posto di lavoro mentre il 50% vuole mantenere la posizione professionale attuale. Lo studio è stato condotto online tra il 28 dicembre 2022 e il 1 gennaio 2023 su un campione di 1.005 intervistati. Lerrore massimo è di +/-3,1% con un livello di fiducia pari al 95%.