10.01.2019
Presidenza Ue – Oggi, a Bucarest, è stata lanciata ufficialmente la prima Presidenza di turno romena del Consiglio dell’Ue. A 12 anni dall’adesione della Romania all’Ue, la Romania si assume un ruolo di primo piano a livello europeo, con il principale obiettivo di contribuire al consolidamento di un’Europa più coesa, più unita e più forte. Lo ha affermato nel suo discorso il capo dello stato romeno Klaus Iohannis. La Romania presiederà con dignità il Consiglio dell’Ue, ha dichiarato, dal canto suo, la premier Viorica Dancila, la quale ha aggiunto che si auspica che, al termine del mandato romeno, l’Unione sia più unita, più solida e solidale. Dal canto suo, il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha sottolineato che la Romania sarà l’anfitrione dell’Europa e che è convinto che agirà nello spirito del proverbio “è la persona che santifica il posto”. Dipende solo dalla Romania se la sua politica sarà per l’Europa un buon esempio oppure un duro monito, ha detto Tusk. Egli ha rivolto un appello ai romeni affinchè difendano le fondamenta della nostra civiltà politica, la libertà, l’integrità, il rispetto della verità nella vita pubblica, lo stato di diritto e la Costituzione. La Romania si assume la Presidenza Ue in un momento cruciale, ha affermato il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. Egli ha menzionato che l’Unione non sarebbe completa senza la Romania e che il luogo naturale della Romania è anche nell’Area Schengen. Conto sull’energia e l’unità dell’intera nazione romena per poter decidere cosa dobiamo fare e cosa potremo fare nei prossimi mesi, ha concluso Juncker. Il lancio della Presidenza di turno romena dell’Ue è stato segnato da un concerto presso l’Auditorium romeno di Bucarest, tenuto dall’Orchestra dell’Unione Europea, che ha interpretato la Rapsodia Romena numero 1 di George Enescu e l’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven, diventato, dal 1985, Inno dell’Ue. L’evento all’Auditorium ha imposto misure eccezionali di sicurezza nella zona centrale della Capitale. D’altra parte, alcune centinaia di persone si sono radunate stasera nella zona dell’Auditorium, ad una protesta pro-europea organizzata, all’insegna di ”We need UE” e ”Vogliamo l’Europa, non dittatura”, da alcune organizzazioni civiche. I manifestanti hanno scandito slogan pro Europa, ma hanno anche manifestato il malcontento nei confronti del Governo di Bucarest. Domani, Jean-Claude Juncker avrà incontri con il presidente Klaus Iohannis e la premier Viorica Dăncilă, e con i presidenti delle due Camere del Parlamento di Bucarest. Gli esponenti europei hanno programmate anche discussioni al Governo con i ministri romeni che presiederanno per sei mesi, a Bucarest e Bruxelles, riunioni di lavoro con i colleghi dagli stati membri.
România Internațional, 10.01.2019, 17:24
Governo – La premier romena Viorica Dăncilă ha trasmesso, oggi, una lettera, al presidente Klaus Iohannis in cui ribadisce la proposta di nomina di Lia Olguţa Vasilescu come vicepremier, ministro dello Sviluppo Regionale e dellAmministrazione Pubblica, e di Mircea Drăghici come ministro di Trasporti. Stando al Governo, nel documento trasmesso alla Presidenza, la premier precisa che le due proposte riuniscono i requisiti di legalità previsti per legge e le persone proposte non si trovano in nessuno dei casi di incompatibilità. Allo stesso tempo, la premier sollecita la cessazione degli effetti del decreto del presidente romeno per la designazione di due membri del governo come ministri interinali per i due incarichi. Oggi, il capo dello stato aveva inviato alla premier romena due lettere in cui ha motivato il rifiuto di accettare le proposte per i Ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo.
Romania-Usa – Il vice segretario di stato agli Affari Politici presso il Dipartimento di Stato Usa, David Hale, ha affermato, oggi, a Bucarest, di aver trasmesso al presidente romeno Klaus Iohannis e alla vicepremier Ana Birchall le preoccupazioni di Washington per le recenti evoluzioni in Romania per quanto riguarda lo stato di diritto e le politiche fiscali adottate a dicembre, che possono avere un impatto negativo sull’economia e sul clima d’investimenti. In una dichiarazione alla stampa, Hale ha aggiunto che la Romania ha una visione strategica “impressionante” per la Presidenza del Consiglio dell’Ue. Egli ha sottolineato che la Romania si assumerà un ruolo-guida nei dibattiti intra-Ue su temi importanti come la sicurezza energetica e una cooperazione aumentata nel campo della difesa, temi importanti anche per gli Usa. David Hale ha menzionato che, oggi, a Bucarest, ha discusso con il presidente Iohannis e il consigliere presidenziale per la politica estera Bogdan Aurescu, ma anche con il vicepremier Ana Birchall, dell’ampia cooperazione bilaterale in vari settori, soprattutto, in quelli della sicurezza e difesa, dell’energia e del commercio.
Romania – Polonia — Il ministro romeno degli Esteri, ha avuto un incontro con il collega polacco, Jacek Czaputowicz, che ha fatto una visita a Bucarest. I due hanno discusso dei progressi fatti nel raggiungere gli obiettivi comuni a livello bilaterale, regionale, europeo e multilaterale e delle direttrici della collaborazione romeno-polacca a breve e medio termine. Accennando alla Presidenza romena del Consiglio dell’Ue, Teodor Meleşcanu ha affermato che Bucarest seguirà attentamente la promozione della coesione come valore comune europeo, il superamento delle divisioni tra i Paesi membri e l’individuazione di modalità di consolidamento del ruolo Ue. D’altra parte, Jacek Czaputowicz ha ricevuto da Teodor Melescanu, in occasione di un secolo di relazioni diplomatiche tra la Romania e la Polonia, una copia digitalizzata di 294 dossier di archivio riguardanti il periodo 1918 – 1947.
Trasporti — I trasportatori in Romania e altri stati dell’Europa Orientale hanno protestato, oggi, davanti all’Europarlamento contro la modifica della legislazione nel settore, nel contesto in cui gli eurodeputati della Commissione Trasporti votano le nuove regole. I protestatari affermano che le proposte incluse nel pacchetto mobilità sono state realizzate nel contesto del protezionismo in crescita degli stati nell’ovest dell’Europa, mentre i trasportatori nell’est e nel sud-est dell’Europa saranno colpiti dalle misure proposte. Nella loro opinione, queste determineranno la crescita significativa dei costi operativi e la limitazione dei trasporti stradali internazionali nello spazio comunitario. Due delle misure riguardano il divieto di riposo settimanale nella cabina dell’autocarro o il ritorno a casa degli autisti almeno una volta ogni 4 settimane. Allo stesso tempo, è previsto l’obbligo di dotare tutti i veicoli di trasporto internazionale con cronotachigrafo digitale entro la fine del 2024.