09.11.2014
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha messo a disposizione circa 800 persone a Bucarest e nelle missioni diplomatiche e consolari per un buono svolgimento, all’estero, del secondo turno delle presidenziali del 16 novembre. La diplomazia di Bucarest ha inoltre precisato che sta analizzando il comunicato dell’Ufficio Elettorale Centrale, secondo il quale la responsabilità sulla creazione di nuovi seggi elettorali all’estero spetta al Ministero degli Esteri. Il Ministero sostiene che ciò non risultava dalle precedenti decisioni dell’Ufficio Elettorale Centrale. Il 2 novembre, al primo turno delle presidenziali, si sono formate file di centinaia di persone in alcuni seggi in Europa, e molti di coloro che intendevano votare non ci sono riusciti. In vista del secondo turno, le autorità hanno annunciato misure di agevolazione del processo di voto e hanno deciso di aumentare il numero delle cabine e dei timbri. A Bucarest e in altre grandi città romene si sono svolte manifestazioni di sostegno ai romeni d’oltreconfine. I partecipanti hanno scandito slogan contro il Governo e il Ministero degli Esteri, ritenuti responsabili per i problemi nel modo in cui si è svolto il processo di votazione in alcuni dei 294 seggi aperti all’estero. Nel secondo turno delle presidenziali si sfideranno il candidato della sinistra, il premier Victor Ponta, e quello della destra, il sindaco di Sibiu (centro della Romania), Klaus Iohannis.
România Internațional, 09.11.2014, 16:26
Bucarest — Il capo del governo di Bucarest, Victor Ponta, è andato ieri nel Kosovo, ed ha incontrato i militari romeni che partecipano alla missione di mantenimento della pace nella regione. Ponta ha affermato che i militari non sono considerati dei nemici e che continueranno ad essere presenti nella zona. In precedenza, in Serbia, Victor Ponta aveva ribadito il sostegno all’adesione all’UE del Paese confinante. La Romania è uno dei cinque stati membri dell’UE che non hanno riconosciuto l’indipendenza dell’ex provincia serba di Kosovo, con popolazione a maggioranza albanese. D’altra parte, Bucarest sostiene l’osservanza dei diritti delle minoranze etniche in Serbia, soprattutto della numerosa comunità romena di Voivodina e della Valle del Timoc (est).
Berlino — Il crollo del Muro di Berlino è un segnale di speranza per Paesi come l’Ucraina, la Siria e l’Iraq, in cui le libertà sono minacciate o trasgredite. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel alle cerimonie per il 25esimo anniversario di quel momento storico. “Possiamo cambiare le cose in meglio — questo è il messaggio del crollo del Muro il 9 novembre 1989”, ha aggiunto la Merkel, sottolineando che anche altri muri, della dittatura, della violenza, delle ideologie e dell’odio, possono essere distrutti. A novembre 1989, dopo più settimane di ampie manifestazioni nella Germania dell’Est, il regime comunista annunciava sorprendentemente che i cittadini potevano viaggiare liberamente all’estero, e qualche ora dopo i poliziotti di confine del Berlino Orientale, sopraffatti dall’ondata di gente, aprivano il Muro. Il crollo del Muro di Berlino poneva fine alla Guerra Fredda, annunciando la riunificazione della Germania ma anche dell’Europa.
Londra — Al via a Londra la nona edizione del Torneo dei Campioni di tennis maschile. La Romania vi è rappresentata solo nel doppio da Horia Tecău, il quale, assieme all’olandese Jean-Julien Rojer, si è qualificato nella competizione che riunisce i primi 8 tennisti del mondo nelle prove singole e le prime 8 coppie nel 2014. Tecau e il suo partner incontreranno lunedì la coppia formata dal brasiliano Bruno Soares e dall’austriaco Alexander Peya. Al Torneo delle Campionesse di Singapore, la romena Simona Halep, n.3 mondiale, è arrivata nella finale, ma ha perso di fronte alla leader mondiale Serena Williams.
(traduzione di Gabriela Petre)