09.10.2020
România Internațional, 09.10.2020, 16:39
Coronavirus – Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato oggi che non desidera un ritorno allo stato di emergenza in Romania, e che le misure restrittive vanno imposte laddove non esiste più unaltra soluzione. Il capo dello stato ha ribadito la necessità di rispettare le misure preventive. “Non dobbiamo farci prendere dal panico, ma dobbiamo essere consapevoli che ci troviamo in una situazione pubblica estremamente grave, e che se vogliamo avere una vita vicina alla normalità, dobbiamo rispettare le misure”, ha detto Klaus Iohannis. 3.186 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania su 29.282 tamponi processati, fanno salire a 148.886 il numero totale dei casi. 114.792 persone rilevate positive sono guarite. Lo rileva il bollettino diffuso oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica, indicando che altri 52 decessi portano a 5.299 il numero delle vittime del nuovo coronavirus in Romania. Degli 8.772 pazienti ricoverati nelle strutture specializzate, 613 stanno nelle terapie intensive. A Bucarest sono stati rilevati decine di focolai epidemici, il numero totale contagi è salito a più di 21.000, lindice di infezioni negli ultimi 14 giorni è il più alto di tutto il paese – 2,28/ 1.000 abitanti.
Industria ospitalità – Il premier Ludovic Orban ha incontrato i rappresentanti del settore HoReCa (ristorazione e ospitalità), fortemente colpito dallepidemia di coronavirus. Ieri, il governo ha discusso in prima lettura una bozza di ordinanza durgenza che esenta il settore dal pagamento della tassa specifica fino alla fine di questanno. Unaltro provvedimento dellordinanza prevede che, per un periodo di 12 mesi, a tappe, i contribuenti possano pagare i loro oneri di bilancio rimasti in sospeso dopo listituzione dello stato di emergenza a marzo.
Shoah – Nel suo messaggio in occasione della Giornata Nazionale della Memoria dellOlocausto, il presidente Klaus Iohannis ha reso onore alle vittime e onorato i superstiti. Il capo dello stato ha condannato fermamente le atrocità che hanno mutilato per sempre la storia della Romania. “A nome di tutti i romeni, affermo con forza che non dimenticheremo mai le vittime innocenti e che ci impegniamo di non permettere il ripetersi di una simile tragedia”, sottolinea il presidente Iohannis. Anche il Ministero degli Esteri ha reso omaggio alla memoria delle vittime delle tragiche vicende della seconda Guerra mondiale, pronunciandosi per una vigorosa azione nazionale e internazionale volta a combattere la proliferazione dellincitamento allodio e allantisemitismo online. Negli anni 40, centinaia di migliaia di ebrei romeni sono stati deportati in Transnistria (est) dal regime filo-tedesco del maresciallo Ion Antonescu a Bucarest, o inviati nei campi di sterminio nazisti dai fascisti ungheresi che occupavano il nord-ovest della Transilvania.
Romania-USA – Incontro oggi a Washington tra il ministro dellEconomia romeno, Virgil Popescu, e il segretario americano allEnergia, Dan Brouillette, per gettare le basi di Accordo di cooperazione intergovernativa per la modernizzazione di un reattore nucleare e la costruzione di altri due nuovi alla centrale di Cernavoda (sud-est della Romania). Ieri, il ministro della Difesa romeno Nicolae Ciuca e il suo omologo americano Mark Esper hanno firmato a Washington un accordo sulla road map di cooperazione militare nei prossimi dieci anni. Il documento riflette obiettivi e interessi comuni nel campo della difesa, come la modernizzazione di questo settore e la sicurezza nella regione del Mar Nero.
Politica – Il partito dellex primo ministro Victor Ponta – Pro Romania, staccato dal Partito socialdemocratico, e lALDE dellex premier liberale Calin Popescu Tariceanu, hanno deciso la fusione e candidati comuni alle elezioni politiche previste per il 6 dicembre. Il nuovo partito si chiamerà Pro Romania Social Liberale. Secondo Ponta, lobiettivo della formazione politica è costruire unalternativa e di opporsi alle misure sbagliate che, a suo avviso, sono prese dal governo liberale e dai suoi alleati. Dal canto suo, Călin Popescu-Tăriceanu afferma che la nuova formazione politica sarà centrista e cercherà di garantire un equilibrio sulla scena politica, dominata da PSD e PNL.