09.10.2014
Bucarest — Il presidente romeno, Traian Basescu, ha dichiarato, oggi, che il Governo dev’essere preparato a prendere la raffineria Petrotel di Ploiesti (nel sud-est della Romania) se il proprietario, il consorzio russo Lukoil, non riavvia la produzione. Basescu ha definito una minaccia” l’annuncio della direzione di Lukoil di chiudere definitivamente la raffineria se i procuratori non tolgono il sequestro sulle scorte di greggio e sul patrimonio della compagnia. Un simile approccio è innaccettabile, ha concluos il presidente. L’attività sulla piattaforma Petrotel è stata fermata temporaneamente dopo le perquisizioni fatte, la scorsa settimana, dai procuratori. Questi hanno aperto una causa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, con danni stimati a 230 milioni di euro. Presente sul mercato romeno da 15 anni, la Lukoil detiene una rete di circa 300 distributori di benzina, pari a circa il 20% del mercato interno dei carburanti.
România Internațional, 09.10.2014, 16:30
Bucarest — Il presidente romeno, Traian Basescu, ha dichiarato, oggi, che il Governo dev’essere preparato a prendere la raffineria Petrotel di Ploiesti (nel sud-est della Romania) se il proprietario, il consorzio russo Lukoil, non riavvia la produzione. Basescu ha definito una minaccia” l’annuncio della direzione di Lukoil di chiudere definitivamente la raffineria se i procuratori non tolgono il sequestro sulle scorte di greggio e sul patrimonio della compagnia. Un simile approccio è innaccettabile, ha concluos il presidente. L’attività sulla piattaforma Petrotel è stata fermata temporaneamente dopo le perquisizioni fatte, la scorsa settimana, dai procuratori. Questi hanno aperto una causa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, con danni stimati a 230 milioni di euro. Presente sul mercato romeno da 15 anni, la Lukoil detiene una rete di circa 300 distributori di benzina, pari a circa il 20% del mercato interno dei carburanti.
Bucarest — Le forniture di gas russi alla Romania sono calate oggi del 15% rispetto alle quantità normali. Lo ha reso noto il ministro romeno con delega all’Energia, Razvan Nicolescu. Il ministro ha ricordato che ultimamente il colosso russo Gazprom ha annunciato varie volte di voler ridurre le forniture alla Romania. Un simile intento si è materializzato, lo scorso mese, nella riduzione effettiva dei rifornimenti per un giorno. Il Dipartimento per l’Energia ha affermato ripetutamente che la popolazione romena non sarà intaccata in nessun modo da questi tagli, anche se i russi fermerebbero totalmente le forniture fino alla prossima primavera. Dal canto suo, il ministro Nicolescu ha dato assicurazioni che le scorte di gas della Romania sono sufficienti per questo inverno.
Bruxelles — Il ministro romeno dell’Istruzione, Remus Pricopie, ha partecipato, oggi, a Bruxelles, alla conferenza internazionale Lo stato dell’Europa. Un nuovo piano di azione”, organizzata sotto l’egida della Presidenza italiana del Consiglio Ue. Alla conferenza hanno partecipato oltre 80 decisori governativi e rappresentanti della società civile e del mondo d’affari, che hanno discusso dell’aumento della competività economica dell’Europa e dell’incentivazione della creazione di posti di lavoro nello spazio comunitario.
XXX – 7 persone sospette di essere contagiate con il virus Ebola sono attualmente ricoverate in isolamento in Spagna, tra cui il caso accertato dell’infermiera spagnola, il primo caso di contagio fuori dall’Africa. Gli Usa e il Canada hanno rafforzato i controlli sugli aeroporti dopo il caso del paziente zero” morto di Ebola a Dallas, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia e Spagna hanno in cura pazienti rimpatriati dopo essere stati contagiati con il virus nell’Africa Occidentale, dove Ebola si è diffusa, generando la più grave epidemia della storia. In Romania, le autorità sanitarie preparano, intorno alla capitale Bucarest, un centro di accoglienza degli eventuali malatti.
Bucarest — Il Consiglio Supremo della Magistratura in Romania ha deciso, oggi, di fare una segnalazione all’Ispezione Giudiziaria sulle dichiarazioni fatte da alcuni politici sull’attività dei procuratori. I membri del Consiglio chiedono, all’unanimità, l’analisi delle affermazioni su una serie di inchieste in corso dal presidente romeno Traian Basescu, dal premier Victor Ponta e dal senatore liberale Varujan Vosganian. Il Consiglio Supremo della Magistratura chiede che i politici rispettino nei discorsi pubblici i limiti della libertà d’espressione e non rechino danni al sistema giudiziario. Il procuratore generale della Romania, Tiberiu Nitu, ha definito “pressione” sugli inquirenti la minaccia del gruppo russo Lukoil di chiudere la raffineria Petrotel di Ploiesti se non verrà rimosso il sequestro istituito nella causa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha sottolineato gli sforzi significativi compiuti dalla Romania negli ultimi anni per l’assunzione del passato e la condanna della negazione dell’Olocausto e dell’antisemitismo. In un comunicato stampa diffuso oggi, in occasione della Giornata Nazionale per la Commemorazione dell’Olocausto, la diplomazia romena ha recato un omaggio alle vittime dell’Olocausto dell’intero mondo, esprimendo la solidarietà ai superstiti dei tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. In questo contesto, il dicastero ribadisce la decisione di continuare a contribuire al rafforzamento degli strumenti legislativi e isituzionali atti a prevenire e sanzionare l’antisemitismo e qualsiasi altra manifestazione di razzismo, xenofobia, discriminazione razziale e intolleranza.
Chisinau — Il presidente della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), il filo-occidentale Nicolae Timofti, ha dichiarato di non avere grandi attese dal vertice della Comunità degli Stati Indipendenti di domani, di Minsk. Timofti ha affermato che andrà al vertice solo per consolidare le relazioni bilaterali con alcuni Paesi di questa struttura regionale, che riunisce le ex repubbliche sovietiche, eccezione fatta per i tre stati baltici e la Georgia. Il presidente ucraino, Petro Poroschenko, non parteciperà al vertice di Minsk, di cui gli analisti affermano che sarebbe una struttura con cui Mosca cerca di mantenere il suo ruolo dominante nella sua ex sfera d’influenza. Ricordiamo che la Moldova, l’Ucraina e la Georgia hanno concluso, quest’anno, accordi di associazione e libero scambio con l’Ue.
(traduzione di Adina Vasile)