Coronavirus – 1.271 nuovi contagi da COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania fanno salire a 98.304 il numero totale dei casi. Il bollettino diramato oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica indica che, tra le persone rilevate positive, 41.002 sono guarite. Altri 51 decessi portano a 4.018 il numero delle vittime del nuovo coronavirus in Romania. 459 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha dichiarato che si preannuncia un mese difficile nella lotta contro la pandemia COVID-19, a causa della campagna elettorale per le amministrative del 27 settembre e dellapertura del nuovo anno scolastico. Secondo Tătaru, nel caso in cui le regole di protezione sanitaria saranno osservate, da metà ottobre la Romania potrebbe entrare su una curva discendente dei contagi.
Scuola – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha dichiarato, oggi, che la decisione di aprire le scuole, malgrado non sia facile, è una “corretta e necessaria”. Iohannis si è rivolto ai genitori, incoraggiandoli di mandare i figli a scuola. L’anno scolastico inizierà il 14 settembre in condizioni di pandemia e secondo 3 scenari a seconda della situazione epidemiologica locale: la presenza di tutti gli studenti in classe, la presenza parziale o lezioni tenute esclusivamente online.
Deficit commerciale – Secondo i dati pubblicati dallIstituto Nazionale di Statistica, nei primi sette mesi dellanno, il deficit commerciale della Romania è salito fino a quasi 10 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, laumento è di oltre 480 milioni di euro. Nei primi sette mesi del 2020, le esportazioni hanno raggiunto 34,1 miliardi di euro, in calo del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le importazioni sono salite, invece, a 44,1 miliardi di euro, del 12,2% in meno rispetto ai primi sette mesi dallo scorso anno.
Diplomazia – La ministra spagnola degli Esteri, Arancha Gonzalez Laya, ha partecipato, oggi, alla Riunione annua della diplomazia romena, organizzata a Bucarest in videoconferenza. Per l’occasione, la Gonzalez ha affermato che la Spagna “non ha alcun tipo di ambizione geopolitica” in Bielorussia e che il sostegno concesso, nel contesto delle tensioni in questo Paese, è per i valori “preziosi” dellUnione Europea. Ieri, in un messaggio ai partecipanti, il vice segretario generale della NATO, Mircea Geoana, ha sottolineato che la Romania è un membro vitale della NATO con ruolo di “pilastro regionale” nella difesa e deterrenza delle minacce contro lAlleanza. Geoana ha sottolineato che i rischi già esistenti contro la sicurezza sono stati amplificati dalla pandemia, anche nella zona del Mar Nero. La Russia, ha affermato Geoana, continua il suo modello di comportamento aggressivo con campagne di disinformazione, attacchi cibernetici e azioni militari. Ospite donore della riunione, lAlto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, ha affermato che i membri dellUE devono continuare a lavorare insieme in modo più strategico e integrato per dare una risposta congiunta alle tendenze e sfide geopolitiche.
Bielorussia – Lambasciatore romeno a Minsk ha visitato, oggi, assieme ai colleghi dellUnione Europea, uno dei rappresentanti dellopposizione in Bielorussia, la scrittrice Svetlana Aleksievici, Nobel per la Letteratura. Lo ha detto il ministro degli Esteri Bogdan Aurescu, secondo il quale, lo scopo della visita è stato di assicurarsi che i diritti umani sono rispettati. “Penso che dobbiamo continuare a fare pressione sul regime, al fine ottenere un dialogo aperto con lopposizione, non con mezzi repressivi”, ha aggiunto il capo della diplomazia romena. La rielezione del presidente Alexander Lukashenko è stata contestata dallopposizione democratica in Bielorussia e non riconosciuta dalle capitali occidentali. Migliaia di manifestanti sono stati arrestati e alcuni addirittura torturati e picchiati.
Commemorazione – Nel comune Treznea, nel nord-ovest della Romania, si sono svolte, oggi, cerimonie commemorative del massacro commesso il 9 settembre 1940 dalle truppe ungheresi. Subito dopo lentrata in vigore del Diktat di Vienna, con il quale la Germania nazista e lItalia fascista costrinsero la Romania a cedere la Transilvania settentrionale allUngheria, le truppe ungheresi uccisero centinaia di romeni. Tra le più note, la carneficina di Treznea, dove state uccise 86 persone, e di Ip, con 157 morti. Verso la fine della Seconda Guerra mondiale, il 14 ottobre 1944, un simile massacro fu commesso anche a Moisei, dove furono uccisi 29 etnici romeni.
Migrazione illegale – 16 migranti provenienti da Siria, Iran e Iraq, tra i 18 ei 30 anni, sono stati trovati in un minibus abbandonato sullautostrada A1, vicino a Timisoara (Romania occidentale). Nel corso delle indagini, i 16 hanno dichiarato durante le indagini di essere stati presi da una località in provincia di Timiş dallautista del minibus, che si è impegnato a trasportarli al confine con lUngheria. Nel momento in cui sarebbero arrivati in Austria o in Germania, i migranti avrebbero dovuto pagare tra 1.500 e 5.000 euro. Il confine non è stato raggiunto perché il minibus si è guastato sullautostrada e lautista lo ha abbandonato. Sono in corso indagini per identificare tutte le persone coinvolte nellattività illegale.